Milano | Lorenteggio – Il nuovo giardino G129 di via Giambellino

Lo spazio che si torva attorno alla chiesa parrocchiale del Santo Curato d’Ars in Via Giambellino 127, sarà convertito in giardino pubblico.

Dopo qualche settimana di arresto obbligato dei lavori a causa del blocco per la pandemia da Covid19, finalmente è nuovamente operativo il cantiere per la realizzazione della nuova area verde di via Giambellino 129.

Nel luglio 2019 è stato avviato dal Comune di Milano un percorso di progettazione condivisa per coinvolgere abitanti, organizzazioni e istituzioni locali nell’ideazione e nello sviluppo di un progetto partecipato di rigenerazione dell’area. Il percorso è realizzato in collaborazione con il progetto europeo Clever Cities.

L’idea è di far diventare G129 (via Giambellino 129) un’area verde aperta a tutta la città: attraverso l’utilizzo di Nature Based Solutions (NBS) si vuole creare una relazione tra l’ambiente naturale e la città, tra la natura e il cittadino. Attraverso queste tecniche si introducono elementi naturali e ambientali per la rigenerazione dell’individuo attraverso la contemplazione degli ambienti ricreati, l’interazione attraverso la coltivazione degli orti, la pratica dello sport e di attività per il tempo libero. Parte dello spazio era stato dato in gestione all’associazione Retake Milano che aveva creato un giardino condiviso. Oggi il Comune porta a termine quell’esperienza estemporanea riprogettando e successivamente aprendo ai cittadini tutta l’area a parco.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

9 commenti su “Milano | Lorenteggio – Il nuovo giardino G129 di via Giambellino”

  1. Ottimo!

    Avevo sentito che a destra della chiesa ci facevano un parcheggio a raso a compensazione dei posti (abusivi) persi sul parterre del tram, meno male che era una fake new e che fanno tutto giardino!

    Certo che l’ideale sarebbe connetterlo con l’alzaia e la ciclabile…così rischia di rimanere un po’ imbottigliato e marginale, ma immagino non si possa per via della ferrovia.

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    • in basso a destra del jpeg si legge futuro colegamento
      non solo è possibile ma è anche previsto nelle variazioni al masterplan scalo san cristoforo
      il tempo però credo non sarà breve purtroppo

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      • In effetti proprio in quel punto c’è la biforcazione linea S9/binari per Porta Genova e di binari ce ne sono parecchi.
        Però se dobbiamo aspettare che sbaracchino Porta Genova, il ponte e il collegamento lo vedranno i miei nipoti quando vanno all’Università (forse).
        Uffa.

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  2. la cosa migliore per la passerella ciclopedonale è anche la più facile appena scavalcata la ferrovia il posto c’è ma soprattutto andrebbe eliminata quella specie di parcheggio roulotte che occupa spazio che andrebbe destinato alla seconda parte del giardino e che fa transitare sulla ciclabile dell’alzaia rimorchi roulotte camper a ogni ora ingombrando e rendendo pericolosa quel tratto tra ciclisti runner mamme e bimbi

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  3. L’immancabile parcheggio per le auto è previsto: nell’angolo lungo la Giambellino, dove c’era il giardino condiviso di retake.

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    • Il fatto che ci sia un parcheggio, peraltro di modeste dimensioni, non è un male. È male che auto e moto siano parcheggiate su tutti i marciapiedi. Speriamo piuttosto che oltre a prevedere quel parcheggio installino anche dissuasori o doppi cordoli per impedire sosta selvaggia.

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      • Ma si ovvio che hai ragione non facciamo che l’ottimo sia nemico del buono.

        Poi tanto piccolo non è (30 metri x 30), e non è parte dell’appalto e del progetto del parco (c’è scritto). Sarà forse la solita spianata di asfalto a servizio del personale ATM del deposito o dello studentato di fianco (se qualcuno se lo compra e lo finisce). Amen, ameno il giardino lo fanno 🙂

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