Facciate e portici di piazza Duomo saranno presto riqualificati e avverrà grazie ad uno sponsor. Era ora.
Lo ha deciso la Giunta che in una delibera ha approvato le linee di indirizzo per la sponsorizzazione dell’intervento di restauro dei palazzi di proprietà comunale sugli affacci meridionali e settentrionali della piazza e sulle vie Mazzini e Mengoni. Il piano prevede anche la riqualificazione della Cittadella degli Archivi ovvero l’edificio di via Gregorovius (Niguarda). Allo stato attuale è pervenuta una proposta di sponsorizzazione tecnica che prevede l’intera realizzazione dei lavori.
“Proseguiamo nel percorso di valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune e in questo caso con un intervento di restauro importante e prestigioso in piazza Duomo – afferma l’assessore al Demanio, Roberto Tasca -. Un intervento che per l’Amministrazione sarà a costo zero grazie all’interesse di uno sponsor che coprirà le spese dei lavori. Un passaggio che racconta molto bene il grado di partecipazione dei privati all’interesse pubblico. Con le dovute garanzie a tutela dei beni comunali e della libera concorrenza, contenute in questa delibera, credo che il connubio pubblico-privato sia una strada virtuosa da perseguire”.
Le attività di sponsorizzazione riguardano anche la redazione e l’attuazione di un Piano di Conservazione, a cura dello sponsor e di concerto con l’Amministrazione Comunale, e la predisposizione di un Consuntivo Scientifico sulle opere.
L’intervento, per un importo di 3,1 milioni di euro (di cui 404mila euro per il palazzo di via Gregorovius), è programmato per lotti funzionali. Ci sarà la copertura pubblicitaria di tre/quattro campate per volta, in modo che il ponteggio non ingombri, per una superficie superiore al 25% di quella complessiva e per una durata non superiore ai 48 (quarantotto) mesi, che non saranno prorogabili.
I lavori prevedono la realizzazione di opere di pre-consolidamento, pulitura, incollaggi sigillature e stuccature, consolidamento in profondità, consolidamento corticale, protezione delle superfici, nelle modalità adeguate definite secondo le risultanze delle indagini diagnostiche, messa in opera di un sistema di monitoraggio continuo della struttura.
Le attività di sponsorizzazione, oltre agli interventi sul patrimonio, ricomprendono una campagna di presentazione del progetto alla cittadinanza, di concerto con l’Amministrazione Comunale, nell’ambito di un Piano di Comunicazione in cui sono previste, tra le varie attività, iniziative di “cantiere aperto”.
Il Comune di Milano, in applicazione del Codice degli Appalti verificherà, all’atto della presentazione del progetto definitivo l’eventuale sussistenza di ulteriori soggetti interessati a presentare domande concorrenti e migliorative, pubblicando apposito avviso sul sito Internet del Comune di Milano per trenta giorni. L’avviso prevederà inoltre che l’affidamento delle successive fasi avverrà soltanto dopo il parere della Sovrintendenza sul progetto definitivo ed approvazione da parte dell’Amministrazione Comunale.
Ad alcuni capitelli mancano i fregi, me li ricordo così da sempre, forse erano stati danneggiati durante la guerra… si sa se verranno ripristinati?
Che vergogna…4 anni per ripulire qualche palazzo…solo qua in Italia si possono vedere certe cose…che schifo!!!
è evidente che del lavoro di ristrutturazione non sai nulla.
I lavori di restauro devono essere eseguiti con la massima cura. Durano anni anche altrove. I restauratori italiani sono tra i migliori del mondo. Facciamoli lavorare per una Milano bella ed elegante.
…e 80 anni per NON pulirli dove li mettiamo?
Almeno adesso ci stanno pensando
Qualifica? Anche tu dell’università della strada?
Sono i tempi canonici per un intervento di questo tipo
Un mio sogno nel cassetto è comunque che si finisca il progetto del Mengoni
Questo è l’ultimo edificio mancante dove ora ci sono taxi e palme
https://i.imgur.com/xx2OaUM.jpg
Lo sai che sarebbe un falso storico, vero?
il falso storico se restituisce un ambiente urbano piacevole non è un tabù.
mica vero
il progetto c’è e non è ancora finto
Ma il retro dei portici settentrionali (via Carlo Cattaneo) e il fianco (via Silvio Pellico), non saranno soggetti anch’ essi ad un profondo restauro???
Fanno vomitare!!!!
Per la serie una scarpa è una ciabatta.
Bene che si trovano modi per finanziare il restauro di architetture storiche. Milano deve usare la fase post-covid per ridarsi eleganza e cura.
Domanda.. La procedura è applicabile solo per edifici comunali o si può utilizzare anche per i privati con palazzi in centro?
Dietro l’impalcatura della foto 17 mi sembra di vedere ancora la scritta “no expo”.
Senza manutenzione anche il restauro più accurato resisterà poco.