Roma | Mobilità – La nuova viabilità di via La Spezia – via Taranto

Con la riapertura delle attività dopo la quarantena degli scorsi mesi, si è reso necessario un ripensamento generale della mobilità nelle grandi città.

Roma soffriva già di una carenza nei servizi di trasporto collettivo, con una forte prevalenza del mezzo privato nella ripartizione totale degli spostamenti cittadini.

Si è capito subito che con le nuove restrizioni sulla capacità del TPL per garantire la sicurezza degli utenti, si doveva incentivare la mobilità alternativa, cosa che ha dato un leggero, seppur repentino, impulso alla predisposizione di nuove ciclabili ai lati di alcune importanti arterie (via Tuscolana – viale Castro Pretorio – via della Muraglia Cinese).

Tra gli interventi che si stanno portando avanti in tal senso, è partito anche quello per la riorganizzazione degli spazi da largo Brindisi verso via La Spezia e via Taranto, in quelle stesse strade attraversate per anni dai lavori della metro C ma riconsegnate alla città con una predisposizione urbana più orientata agli anni ’70 piuttosto che al nuovo millennio.

Con l’avvio di questi nuovi lavori si creeranno fino a via Monza dei sensi unici con percorsi protetti per le biciclette e una corsia preferenziale per gli autobus in direzione San Giovanni.

Sicuramente un primo passo che ci auguriamo possa continuare per raccordare la ciclabile ai percorsi già esistenti sulla Tuscolana e a tutti quelli che verranno predisposti in futuro per creare un soddisfacente effetto rete, unico modo per sviluppare a dovere e in sicurezza la mobilità dolce a Roma.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Roma | Mobilità – La nuova viabilità di via La Spezia – via Taranto”

  1. Le zone in rosso sulle ciclabili sono per segnalare l’attraversamento di passi carrai?
    Mi sembra una idea molto buona che dovrebbero copiare anche qui a Milano.

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    • Non è una semplice piazza quella che vedi è il nodo S.Giovanni tra la linea arancione A e la verde C e quei manufatti che puoi notare sullo slargo fanno parte di una ciclostazione.
      Va da sé la strategicità per un ciclista di poter imbarcarsi in metropolitana lasciando la bici nel bikepark o scendere dalla metro lì e poi proseguire con la propria bici oppure noleggiarne una in loco pronto all’uso.

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      • Bikepark alle stazioni. Mi sembra un sogno.

        Basterebbe vedere l’equivalente che abbiamo a Milano a Porta Genova (dove peraltro non c’è nemmeno uno straccio di ciclabile) per vergognarci.

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  2. Non è una semplice piazza quella che vedi è il nodo S.Giovanni tra la linea arancione A e la verde C e quei manufatti che puoi notare sullo slargo fanno parte di una ciclostazione.
    Va da sé la strategicità per un ciclista di poter imbarcarsi in metropolitana lasciando la bici nel bikepark o scendere dalla metro lì e poi proseguire con la propria bici oppure noleggiarne una in loco pronto all’uso.

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