Pare si sia giunti alla tanto attesa soluzione per il piccolo edificio di Corso Lodi 39, sede del mitico Cinema Maestoso, dal 2007 rimasto una scatola vuota, dopo la chiusura della sala. 13 anni di idee mai sviluppate e un restauro inutile concluso qualche anno fa.
La svolta prevede la sua trasformazione in centro sportivo e palestra con piscina. L’operazione di recupero è curata da Italcine, che rimarrà proprietaria dell’immobile, mentre la gestione del complesso verrà affidata a Virgin Active.
La commissione paesaggio del Comune ha dato parere positivo, così, dopo anni di indecisione sul suo futuro, ecco la sua nuova rinascita “sportiva”. L’edificio rimarrà più o meno così com’è esternamente, mentre gli interni saranno naturalmente adattati al nuovo scopo. Siccome sotto l’ex cinema passa il canale del Redefossi (scolmatore fra l’altro del fiume Seveso), l’edificio non può essere modificato nel suo perimetro, infatti per legge bisogna mantenere una fascia di rispetto di 10 metri. Il progetto di restauro e recupero dell’edificio storico, realizzato negli anni Trenta, è dello studio De Amicis Architetti.
Per mantenere la memoria storica col passato di sala cinematografica, il complesso si chiamerà: Cinema Italia Teatro pur non essendo più né un teatro e tantomeno un cinema. Come abbiamo detto, i volumi resteranno gli stessi ma verranno reinterpretati in chiave contemporanea. La “hall” d’ingresso, su Corso Lodi, sarà riportata allo splendore di un tempo, riproponendo i marmi che abbellivano l’ingresso, nascosti da decenni di interventi. Mentre sul lato che si affaccia sul piccolo giardino, saranno aperte delle grandi finestre che consentiranno di poter osservare l’attività che si svolgerà all’interno, mentre la copertura sarà realizzata in vetrocemento da poter far entrare più luce nello spazio un tempo la platea del cinema. Inoltre pare ci sia l’intenzione di posizionare nell’atrio del futuro centro sportivo alcuni cimeli storici dell’ex cinema per rievocare i fasti degli anni di film.
Anche se esteriormente aveva un aspetto anni Trenta, il cinema venne edificato in stile eclettico-liberty, nel 1912 e aprì i battenti col nome di Cinema Roma. Nel 1929 il civico muta in piazzale Lodi 1. Il nome di questa sala periferica venne subito associato, grazie ai manifesti pubblicitari, come “il più bel ritrovo di Porta Romana”, “il locale più fresco e arieggiato di Porta Romana” e i film come “nuovissimo per il rione”.
Dal 1939 il Roma “rinasce” nello stesso luogo come Cinema Italia, completamente ristrutturato, ereditando il nome dal dismesso cinema Italia di piazza Missori (attivo dal 1914-38).
Si tratta di un vasto cineteatro (1800 posti tra platea e galleria) situato al nuovo numero civico di corso Lodi n.39 (ma negli anni del fascismo – a partire dal 1930 – era corso XXVIII Ottobre), inserito nel circuito delle terze visioni.
La sala, già negli anni ’50 è dotata di aria condizionata. Sulla sinistra dell’ingresso, era presente una piccola galleria dotata di vetrinette per esposizioni, poi eliminata per far spazio al portalocandine.
Nel 1975 il cinema Italia, opportunamente riammodernato (i posti vengono ridotti a 1346) e dotato di un grande schermo (14,6 x 6,5m), si trasforma nel cinema Maestoso, attivo sino al 2007 e famoso per avere le poltrone più comode della città. (Fonte Giuseppe Rausa)
Certo, diremmo noi (come molta altra gente), che forse sarebbe stato meglio mantenere la vocazione di sala cinematografica per questo spazio storico, ma come ben si sa, le sale cinematografiche oramai stanno soccombendo (così come lo stesso cinema) al nuovo mercato, fatto soprattutto di serie tv. Questa sala se non si fosse proceduto con questa nuova funzione chissà quanto ancora sarebbe rimasta così, abbandonata. Qualche anno fa vi fu una idea di trasformare lo spazio in “centro commerciale”, ma anche lo shopping ormai è cosa vecchia e defunta… si sa.
Va bene la riqualifica come palestra, ma si poteva rispettare il colore rosso originario che lo rende caratteristico. I nuovi colori da render sono decisamente brutti.
Capisco l’esigenza di trasformare il cinema in palestra, ma non comprendo perchè modificare i colori dei prospetti. Le nuove tinte da render sono imbarazzantemente brutte, mentre il rosso attuale lo trovo molto caratterizzante.
Tra l’altro il virgin ha il rosso nel logo….
imbarazzantemente? caratterizzante?!
Non sono d’accordo con la critica ai colori: i colori del render sono molto molto belli ed eleganti, a differenza dell’attuale orrido rosso che lo rende un pugno in un occhio, per non parlare del grigio. Si legherà molto meglio al contesto, anche in virtù del fatto che piazzale Lodi diventerà l’accesso a tutta l’area dello scalo che si riqualificherà totalmente. Credo che quella zona e tutto il quartiere di Porta Romana diventeranno la nuova Garibaldi.