Un bellissimo edificio d’epoca che si trova in via Comelico 41, a cavallo tra le zone di Porta Romana e Calvairate, presto troverà nuova gloria e nuova funzione.
Siamo contenti che vengano preservate la stupenda facciata in stile eclettico e soprattutto la meravigliosa tettoia liberty che sovrasta l’ingresso.
Si tratta di uno sviluppo immobiliare di pregio di Abitare Co. e comprende i palazzi di Via Comelico 39 e 41, all’angolo con viale Umbria.
L’intervento ci sembra molto bello e ben inserito, dove l’esistente palazzo d’epoca viene completamente riqualificato e inserito egregiamente nel nuovo complesso.
L’edificio d’epoca, di tre livelli, posto ad angolo con ingresso in via Comelico 41, era originariamente il palazzo per uffici della società Monti e Martini.
La Società Anonima Monti & Martini (produttrice di isolanti per l’elettricità) fu fondata a Milano nel 1907 con sede in Via Oriani (porta Vigentina) ma, pochi anni dopo, l’attività fu trasferita nel nuovo stabilimento di Via Bergamo 51, a Porta Romana, nei pressi della vecchia Cascina Pregarella. Tale tratto di strada alla fine degli anni ’20 del Novecento, assunse il nome di Via Comelico. L’edificio per uffici venne costruito tra il 1914 e il 1918.
Nel 1932 venne aperto un grande stabilimento a Melegnano, su un’area vicino alla stazione ferroviaria; la ditta produceva materiali dielettrici e materie plastiche. L’azienda arrivò ad occupare 750 dipendenti, che si ridussero a 500 negli anni ‘70, ma nel 1983 la ditta ha cessato l’attività.
Negli anni Sessanta venne aggiunta la palazzina che ancora per poco lo affianca (via Comelico 39), utilizzata fino a poco tempo fa dall’Università degli Studi di Milano col Dipartimento di Informatica. La Monti e Martini SPA, rimase nella sua sede sino al 1978, quando il complesso venne ceduto successivamente alla Co. Umbria Spa, che vi rimase sino al 1980, quando passò al Fondo Pensioni personale Cariplo, questo fino al 1993.
Attualmente è oggetto di fusione/frazionamento in capo alla Valore e sviluppo Immobiliare Srl.
Ringraziamo per la ricostruzione storica: Gabriele dell’Oglio e Stefano Gusmeroli. Altre info per la cartolina: il Postalista.
Beh, non sembra male. Speriamo riqualifichino anche la zona, vicino c’è il mercato abbandonato
Magari ne facessero di più di recuperi come questo 👏👏👏👏
Bel recupero. Porta Romana merita progetti di alta qualità e più verde. Ottimo!
Palazzo che da sempre mi ha affascinato.
Sono davvero felice del recupero (sperando che allarghino il marciapiede)
Lo stile del sopralzo e il colore non mi garba.
Beh il sopralzo anche no, non capisco come si possano permettere tali scempi.
Nella foto sette si può notare che il sopralzo nella parte destra e’ di ben quattro piani ! Con buona pace dei palazzi circostanti!
Non capisco l’entusiasmo per un recupero che va a danneggiare l’estetica di un bel palazzo, affibbiandogli il solito sopralzo fuori luogo. Non sarebbe stato molto meglio rivalorizzare mantenendo l’estetica originale?
Appunto
Vedo solo ora questo articolo. Ormai sono state demolite la palazzina al civico 41 e le strutture interne (che ospitavano negli anni ’90, quando il Dipartimento di Scienze dell’Informazione si trasferì da via Moretto da Brescia, il laboratorio didattico e le aule). Ma la palazzina anni ’60 non era la sola a far parte del DSI: anche la parte liberty ospitava al piano terra la biblioteca, con gli uffici dei professori e i laboratori di ricerca al primo, secondo e terzo piano, quest’ultimo in realtà un recupero di sottotetto (quante craniate al soffitto nel lato più basso, che dava su viale Umbria!). Era davvero notevole la vetrata delle scale, spero sia stata conservata.
Nella foto sette si può notare che il sopralzo nella parte destra e’ di ben quattro piani ! Con buona pace dei palazzi circostanti!
Se qualcuno ha comprato li mi contatti:
madquinterio@gmail.com