Milano | San Cristoforo – WPP Village: aprile 2021, completato

Dopo quasi tre anni di lavori, l’area ex-Richard a San Cristoforo sul Naviglio è praticamente completata. Si tratta di una delle 4 torri ex-Ligrsti realizzate negli anni Ottanta, poste lungo viale Giulio Richard e di una vasta porzione dei vecchi magazzini a shed dell’epoca industriale disposto lungo la via Lodovico il Moro.

Qui saranno ospitate le attività della WPP, colosso mondiale della pubblicità e delle pubbliche relazioni. Si tratta del WPP Village, che a partire dalle prossime settimane, inizierà il trasloco di tutte le 65 società nel rinnovato complesso, destinato ad accogliere tutti i 2.300 professionisti della multinazionale leader nei servizi per il marketing e la comunicazione. Radunando sotto un solo tetto le agenzie pubblicitarie, come Young&Rubicam, Grey e Ogilvy. Landor, che si occupa di identità e marchi. Il mondo delle pubbliche relazioni e degli affari istituzionali come Burson Cohn&Wolfe e Finsbury. La gestione dei dati per le ricerche di mercato con il gruppo Kantar. La pianificazione degli investimenti pubblicitari sui media, come giornali, tv, stampa, web con GroupM e l’agenzia Mindshare.

Il progetto di recupero urbano e di sviluppo degli spazi della vecchia fabbrica sono firmati dallo studio di architettura britannico BDG, che ha curato lavori di tutti i Campus WPP già realizzati a New York e Shangaii e quelli di Londra, Madrid ed Amsterdam.

Mentre per la torre C3 e E5, la riqualificazione è stata curata, sia dal punto di vista architettonico, civile, strutturale ed impiantistico, su progetto dello studio BMS. Sicuramente una delle migliori riqualificazioni completate quest’anno, sperando presto di vedere rinnovate anche le altre tre torri, fortemente degradate da anni.

San Cristoforo, Via Lodovico il Moro, Viale Giulio Richard, Via Morimondo, Naviglio Grande, BDG, BMS, WPP Village

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | San Cristoforo – WPP Village: aprile 2021, completato”

  1. Mi fa specie che una delle più grandi aziende di immagine scelga delle torri in stile ligrestiano e in una zona non troppo attraente per concentrare le proprie attività…

    Capisco le esigenze di spazio e di esborsi contenuti, però la scelta mi sembra si stata fatta senza pensare… all’immagine!

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    • Magari gira il vento, si ricomincia a parlare di circle line sul serio e fanno la famosa fermata Canottieri (passata in cavalleria in questi ultimi anni)
      Poi comunque fra 4 anni aprirà Frattini M4, non vicina ma nemmeno impossibile

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  2. Vi seguo da anni, ma tra la sciatteria crescente dei testi ufficiali e la desolazione dei commenti, è sempre più dura. Dunque: per sviluppare Milano bisogna che aziende e investire nelle zone evolute, ben servite e collegate, con infrastrutture e parcheggi, senza insediamenti socialmente problematici, che non ledano l’immagine. La vedo grigia per la redenzione delle periferie degradate.

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