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Milano | Porta Vercellina – Non sarebbe più bella via Belfiore pedonalizzata?

Un tempo l’odierna Via Belfiore si chiamava Corso Vercelli anche in questo tratto. Dal rettilineo principale che cominciava dalla porta neoclassica che si trovava in piazzale Baracca, il corso Vercelli deviava verso l’antico borgo di San Pietro in Sala – uno dei “Corpi Santi” formatisi dopo l’assedio del Barbarossa (1162) – ripiegando verso il fiume Olona e La Maddalena, dove si diramava in due strade, una verso Figino e Novara e l’altra verso Baggio e Cusago. Rimasta strada maestra per secoli, sino a quando nei primi anni del Novecento venne “raddrizzato e prolungato” Corso Vercelli verso l’odierna Piazza Piemonte.

Così perse l’importanza “viabilistica”, rimanendo però, di fatto, il proseguimento dello shopping di Corso Vercelli. Infatti, il Corso dopo l’incrocio con via Cimarosa/Cherubini, se ci fate caso, perde l’importanza commerciale, in favore della Via Belfiore.

Per 61 anni Via Belfiore rimase separata da Corso Vercelli dagli archi del rilievo ferroviario rimasto attivo all’incirca del 1870 sino al 1931-33, quando venne smantellato.

La via che come abbiamo detto, sino al 1905/6 portava il nome di Corso Vercelli, venne dedicata ai Martiri di Belfiore, una località Belfiore situata a ovest di Mantova sulla riva meridionale del Lago Superiore, tristemente passata alla storia per essere stata, negli anni dal 1851 al 1853, il luogo delle esecuzioni dei Martiri di Belfiore da parte degli austriaci.

Come dicevamo, Via Belfiore raccoglie la “staffetta” dello shopping di Corso Vercelli e lo devia in piazza Wagner per poi passarlo a via Marghera.

La via, non è lunga e nemmeno larga, ha un lato dove si trovano edifici più vecchi con qualche esempio eclettico e liberty e un lato più moderno, sviluppatosi dal dopoguerra in poi, con l’ultimo palazzo realizzato al civico 6 e 8, realizzato dall’Ingegnere C.Arrigoni nel 1969, caratterizzato dai balconi arrotondati e le fasce marcapiano molto evidenti. Sul lato dispari della via si trova anche un vecchio vicolo che portava alla scomparsa cascina Carzio e oggi serve solo i civici 13 e 13/2.

Come si può notare dalle foto, la via, è percorribile dalle automobili e presenta parcheggi in linea, relegandola a strada commerciale senza identità (Corso Vercelli e via Marghera sono più famose).

Più volte ci siamo chiesti se il Comune la rendesse pedonale, come cambierebbe? Noi abbiamo provato a dare una suggestione con un fotomontaggio.




Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


13 thoughts on “Milano | Porta Vercellina – Non sarebbe più bella via Belfiore pedonalizzata?

  1. Ma facciamolo in questa era geologica

    Questa proposta mi sembra del tutto ragionevole, classica e senza pretese stilistiche, quindi anche economicamente accettabile. Potrebbe, anzi dovrebbe essere adottata per una serie infinita di strade di Milano. Di colpo la città diventerebbe piu’ civile e moderna. Non volete i navigli perchè puzzano o costano troppo? allora facciamo una mega isola pedonale. Ma facciamolo in questa era geologica. E a morte tutti quelli che sono contro. Fucilazione diretta senza processo. E al rogo le loro auto.

    1. Anonimo

      Dai.. vanno bene le iperboli ma sentire augurare la morte e leggere di fucilazioni dirette mi sembra un tantino di cattivo gusto.

  2. Gian

    Avevo percorso questa via un anno fa e mi aveva suscitato un’idea simile. Banalmente, mi sarei accontentato di un’alberatura con aiuole decenti e una pavimentazione del marciapiede di maggior qualità, ma la proposta di UF mi sembra molto bella.

    Bravi, come sempre!

  3. Anonimo

    Magari. Ma che si pedonalizzasse anche via Marghera che ha marciapiedi a dir poco ridicoli rispetto alla mole di pedoni che la frequentano. Pedoni/clienti che raddoppierebbero o triplicherebbero, ne sono certo, se si togliessero le automobili e si facesse spazio alle persone.

    Qua però so che i commercianti (come sempre poco lungimiranti) hanno paura di perdere quei clienti che arrivano in auto, senza minimamente considerare quanti clienti in piu guadagnerebbero gratis con la pedonalizzazione.

    Paolo Sarpi, Corso Garibaldi, Corso Como, Via Dante ecc purtroppo non hanno fatto scuola.

    1. Andrea

      A pensar male ho idea che i commercianti siano contrari perché vogliono parcheggiare la loro auto davanti al negozio. I clienti ce li hanno già, non glie ne servono di più.

  4. Anonimo

    Questa bellissima idea non si potrà realizzare a breve perché purtroppo non si trova a pochi passi dall’abitazione di Maran 😜

  5. Marco

    Buongiorno,
    la realizzazione ha un costo trascurabile e i negozianti ormai capiscono benissimo che alla fine avrebbero un guadagno. Provate a parlarci sul serio e vi diranno che sono favorevoli. In realtà sono i politici che non vogliono le pedonalizzazioni. Chi sarebbero i veri perdenti? I produttori di Auto. Trovato chi comanda a Milano

    1. Anonimo

      Ti sbagli. I negozianti sono contrari alle pedonalizzazioni. In Buenos Aires sono addirittura contrari ad aver sottratto 2 metri alle auto per le ciclabili. Il corso è un’autostrada ma a loro non basta, se potessero ci farebbero parcheggi a lisca di pesce anche riducendo i marciapiedi. Si ricredono solo dopo che la pedonalizzazione è stata imposta.

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