Milano | San Cristoforo – Cantiere passerella sul Naviglio di piazza Negrelli: fine agosto 2021

Finalmente, dopo mesi, sono stati montati e predisposti i due ascensori per agevolare il passaggio sul ponticello-passerella sul Naviglio Grande all’altezza di piazzale Negrelli a San Cristoforo.

Il ponte pedonale venne costruito nel 2015 per Expo. Prevedeva il completamento tanto atteso degli elevatori, che avrebbe consentito un più facile attraversamento del Naviglio Grande da parte di tutti i cittadini. Infatti il ponte, assieme a quello di via Lombardini, era stato realizzato senza gli ascensori o elevatori per permettere a carrozzine o persone in difficoltà motorie di recarsi sulla sponda opposta del canale in modo facile.

Entrambi i ponti non sono provvisti di scivoli e rampe, ma non erano stati dotati di elevatori, pur inizialmente previsti, tanto da lasciare una predisposizione per il completamento in un prossimo futuro. Tuttavia, è arrivato ben 5 anni dopo; e solo per uno dei due ponti, per ora, appunto per quello di piazzale Negrelli.

Rispetto al progetto iniziale, presentato prima di Expo 2015, la struttura scelta ora per gli elevatori è molto più ingombrante e massiccia (cfr articolo sulla costruzione del ponte di via Lombardini). Forse, in fase di progettazione esecutiva, hanno preferito fare qualcosa di visivamente più impattante, ma più sicuro da un punto di vista della gestione.

E, a proposito di gestione, speriamo che le nuove strutture meccaniche verranno tenute sempre in efficienza.

Al contempo, sono in corso i lavori per la sostituzione della vecchia ringhiera-balaustra lungo la sponda dell’Alzaia Naviglio Grande con una più sicura e nuova. Questo da piazzale Negrelli sino al confine comunale con Buccinasco.

Referenze fotografiche: Marco Montella

Tag: San Cristoforo, Naviglio Grande, Passerella, Ponte, Piazza Negrelli, Via Lodovico il Moro

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10 commenti su “Milano | San Cristoforo – Cantiere passerella sul Naviglio di piazza Negrelli: fine agosto 2021”

  1. ” Forse, in fase di progettazione esecutiva, hanno preferito fare qualcosa di visivamente più impattante, ma più sicuro da un punto di vista della gestione.”

    E’ uno strazio da vedere e stringe molto la pista ciclabile.

    Apprezzo lo spirito positivo dell’articolo, ma a me sembra semplicemente un ascensore di quelli che si trovano nel catalogo delle varie ditte, che tanto chi se ne importa se è bello o se è quello specificato dal progettista che ha vinto il concorso del ponte.

    Insomma l’ennesima roba “meglio di prima”. Speriamo funzioni, almeno per un po’.

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      • In larghezza si ma in lunghezza no.
        Ammetto che sia punto iper marginale ma il week end li in bici trovi sempre l’assembramento per la strettoia

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  2. Mi sembra quasi che siano più numerosi i nuovi ponti con ascensore che quelli con rampa, da profano io mi chiedo: un ponte con due rampe di accesso non è meno costoso, sia da realizzare che da mantenere, rispetto a uno con due ascensori?

    Penso sia fuori di dubbio che percorrere due rampe (che funzionano sempre) sia più pratico e sicuro che dover prendere due ascensori (dei quali uno o entrambi potrebbero non funzionare).

    Se si vuole agevolare questo tipo di spostamenti, la gente deve essere sicura che il percorso previsto sia percorribile, esattamente come quando si decide di prendere l’auto per andare a Bergamo, non capita mai di trovare l’A4 improvvisamente inagibile e non capita mai di dover scendere dall’auto per caricarla sull’ascensore. Così dev’essere anche per i percorsi ciclopedonali, sicuri, comodi e pratici.

    Questo tipo di ponti con ascensore (vedi anche quello che attraversa Melchiorre Gioia) che si stanno moltiplicando a Milano mi sembrano la soluzione meno pratica, sicura e probabilmente la più anti-economica.

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  3. Oltre al minor ingombro orizzontale, la soluzione con ascensore è migliore rispetto alla rampa anche per altri potenziali utilizzatori (neonati in carrozzella, anziani con o senza ausili, persone in carrozzina).

    Ovviamente se l’ascensore garantisce il servizio…

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    • Sicuramente quello della mancanza di spazio per le rampe è un valido argomento sul quale non ho le conoscenze tecniche per disquisire.

      Mi pare lecito però chiedersi per quale motivo una persona con difficoltà di deambulazione tali da non essere in grado di superare una rampa dovrebbe immettersi in una strada (l’Alzaia) nella quale l’unica cosa che è possibile fare è proprio deambulare per interi chilometri prima di trovare un qualche punto di interesse.

      Non so, sarà che non è stato fatto per la mancanza di spazio, per la legge che obbliga a costruire ponti con ascensori (?), per la paura dei “pericolosi ciclisti” che si metterebbero a sfrecciare sull’eventuale rampa, sta di fatto che i ponti veramente ciclopedonali a Milano non siamo capaci di progettarne. Ad Assago ne hanno fatto uno con la rampa e lo hanno espressamente vietato alle bici con appositi cartelli, a Greco l’hanno pavimentato con il pavè, in Melchiorre Gioia, anche li, scale e ascensore.

      Resto dunque in attesa della passerella in progetto con la nuova stazione M4 San Cristoforo, incrocio le dita…

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  4. non è vero stanno ancora lavorando saltuariammente solo al primo che è molto distante dall’essere finito il secondo non è mai stato preso in considerazione
    ad oggi epifania 2022 fermi

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