Milano | Navigli – ZTL serale permanente in via Ascanio Sforza

Da ieri 1° settembre 2021 la Zona a Traffico Limitato permanente serale in via Ascanio Sforza, nel distretto dei Navigli, è stata attivata. In questo modo, come sempre, la cittadinanza si divide in due fronti (favorevoli e contrari).

La nuova ZTL sarà attiva dalle ore 19 alle ore 6 del giorno successivo, lunedì, martedì, mercoledì e giovedì; dalle ore 19 del venerdì alle ore 6 del lunedì. Riguarderà le seguenti strade: Via Ascanio Sforza dall’intersezione con via Scoglio di Quarto all’intersezione con via Conchetta, Scoglio di Quarto dall’intersezione con l’accesso al parcheggio interrato di corso Manusardi (esclusa) a via Ascanio Sforza, Fratelli Bettinelli, Lagrange, Pavia nel tratto tra Ascanio Sforza e primo varco utile per l’inversione (per un’estensione di circa 20 metri).

La ZTL prevede l’istituzione del limite di velocità a 15 km/h nelle seguenti strade: in via Scoglio di Quarto, mantenendo il senso unico in direzione Ascanio Sforza; in via Bettinelli e via Lagrange, la prima mantenendo il doppio senso di marcia, la seconda mantenendo l’attuale senso unico direzione corso S. Gottardo (in entrambe rimarrà la possibilità di parcheggiare per i residenti); in via Pavia, nel breve tratto compreso tra via Ascanio Sforza e il primo torna indietro, a doppio senso di marcia.

In deroga al provvedimento sono consentiti il transito e la sosta ai residenti e ai domiciliati; ai velocipedi, ai mezzi di soccorso, di emergenza e di polizia; ai veicoli di supporto a manifestazioni, a eventi e a servizi essenziali, previa autorizzazione del competente Comando di zona della Polizia Locale; ai veicoli adibiti alla pulizia e alla manutenzione stradale, per il tempo strettamente necessario allo svolgimento delle operazioni; ai taxi e ai veicoli adibiti a servizio di noleggio con conducente non superiori ai nove posti, incluso il conducente, diretti all’interno della ZTL, limitatamente alle operazioni di carico e scarico passeggeri.

Inoltre è consentito il solo transito ai possessori di box o posto auto situato all’interno delle aree private il cui accesso avviene dalle vie comprese nella ZTL.

La posa e l’accensione delle due telecamere – una in via Scoglio di Quarto, all’incrocio con Corso Manusardi, l’altra in via Pavia, all’altezza dell’ultimo torna indietro prima dell’incrocio con via Ascanio Sforza – avverranno entro la fine dell’anno, al termine dei necessari adempimenti tecnici.

Non tutti hanno accolto con entusiasmo la scelta del Comune. Infatti i commercianti e alcuni abitanti della zona si dicono “entusiasti”, mentre una buona parte dei residenti pare essere molto “contrariata”.

Il motivo del contendere è lo stop serale al transito delle auto definitivo e non più solo estivo.

Il Naviglio Pavese è da sempre, il “brutto anatroccolo” tra i due navigli milanesi: case meno suggestive (brutti palazzi sorti a partire dagli anni Cinquanta) e soprattutto il passaggio delle auto ha da sempre influito sul sentimento negativo da parte dei cittadini verso il naviglio “B”.

Quindi per i commercianti questa è l’occasione di rinascita, spingendo molti avventori anche su questa sponda. Ciò probabilmente preoccupa invece molti abitanti dell’area.

Il Sindaco, Beppe Sala rassicura che la cosa non è definitiva e che se non funziona la si potrà modificare o ripristinare come in precedenza.

Referenze fotografiche: Comune di Milano

Tag: ZTL, Naviglio, Via Ascanio Sforza, Naviglio Pavese, Area Pedonale, Traffico, Viabilità

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16 commenti su “Milano | Navigli – ZTL serale permanente in via Ascanio Sforza”

  1. Ottimo progetto voluto fortemente dagli abitanti.

    Ps.
    Il governo ha aumentato l’importo delle multe per divieto di sosta.

    Piccole notizie positive

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  2. Noi residenti abbiamo chiesto la pedonalizzazione… Ma come sempre non è cambiato nulla.. solo i titoli dei giornali… Ci sono ancora le macchine e c’è gente che riesce a lamentarsi quando la situazione è esattamente come era prima.. un parcheggio.. non c’è spazio per passare neanche con sedia a rotelle sui marciapiedi dove in alcuni punti oltre ad essere stretto (sempre il marciapiede) vi sono presenti degli scalini… al posto di andare incontro al futuro e al ambiente (salute compresa) mettiamo al primo posto 35 parcheggi. Io non ho parole..

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    • Esatto.

      I residenti volevano la pedonalizzazione addirittura.

      E invece si è giunti al solito compromesso con una chiusura parziale…

      Quindi non c’è nua di esagerato o radicale.

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      • Il problema è che a tutti piacciono le aree pedonale, ma il problema è che la movida ti desertifica il quartiere: bello avere un bar sottocasa, ma se qualsiasi negozio diventa un bar o un pub sei meno contento.
        Servirebbe una gestione più equilibrata delle zone della movida, non facile ma con intelligenza e voglia ci si può lavorare in futuro.

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        • Prima di tuto bisogna definire cosa vuol dire “desertifica”. Il Naviglio Grande è deserto?

          La gestione più equilibrata delle zone di movida (tipo economia pianificata sovietica) prescinde dall’esistenza dell’area pedonale o meno. Non è che sul Naviglio Pavese apre o chiude il negozio di vestiti (aperto di giorno) perché la via è pedonale o meno. In Paolo Sarpi per esempio i negozi di vestiti hanno *aperto* a seguito della pedonalizzazione.

          In generale le vie pedonali attraggono sicuramente di più la gente che abita vicino (che può venire in bici o TPL) e scoraggiano la gente che abita lontano (che non può più arrivare in macchina). La pedonalizzazione cambia dunque la residenza dei clienti ma non c’è motivo per ritenere che cambino anche i loro bisogni, siamo tutti esseri umani, sia i milanesi che i “giargiana” 🙂

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          • Senza fiumi di parole “desertifica” è quando tutti i negozi sono comperati da investitori che poi ci mettono in gestione un bar o un ristorante.
            Senza evocare l’Unione Sovietica, ci sono modi per evitarlo, lasciando un minimo di tessuto sociale.

            Perchè non di solo aperitivo o bicicletta vive l’uomo. 🙂

  3. Due sono i miei grandi rimpianti per le ultime vicende urbanistiche di Milano. Il primo riguarda il parcheggio sotto la Darsena, che avrebbe risolto il caos delle auto in zona Navigli. L’altro è il mancato giardino nell’area del Policlinico occupata da un blocco di cemento con una misera aiuola sul tetto.

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