Milano | Portello – Piazza Gino Valle… a chi piace e a chi no

Ci sono luoghi che a Milano fanno discutere: uno di questi è Piazza Gino Valle al Portello, dedicata all’architetto che l’ha disegnata,

Qui sorgeva l’area industriale dell’Alfa Romeo e Lancia, poi vari studi di architettura si sono prodigati a ridisegnare quest’enorme area al Portello, tra l’ex-Fiera, la Cagnola e il Monte Stella.

Dismessa la grande fabbrica dal 2003-5 l’area si è rinnovata con le firme di vari architetti. Studio Valle, CZA Cino Zucchi Architetti, Guido Canali, Andreas Kipar e Charles Jencks sono alcuni dei nomi che hanno ridisegnato il quartiere.

Allo Studio Valle, capitanato dall’architetto e designer italiano Gino Valle (Udine, 7 dicembre 1923 – Udine, 30 settembre 2003) toccò la progettazione di una grande piazza pedonale (una delle più ampie di Milano, circa 20.000 mq di estensione) e tre edifici ad uso terziario: uno oggi occupato da Vittoria Assicurazioni, uno da LG e uno occupato da A.C Milan.

A proposito di questa piazza i cittadini si dividono in due fazioni: chi la trova interessante, metafisica, dove i volumi purissimi degli edifici che qui si affacciano si godono appieno su questo enorme piano inclinato, considerandola un luogo quasi meditativo e spirituale che a Milano in altri luoghi manca. All’opposto c’è chi la trova un luogo privo di anima, uno spazio asettico, dove ci si sente soli e attraversarla, in modo frettoloso, è come attraversare un parcheggio deserto, una landa desolata.

Onestamente siamo combattuti: da un lato, l’effetto metafisico è di spazio enorme che si percepisce potrebbe essere interessante, ma, secondo il nostro modesto parere, la città è fatta anche dalla gente e qui, a parte qualche skaterboy e a qualche fan del Milan, di gente ce n’è sempre poca.

L’unico “spazio commerciale” e verde (una striscia di cespugli) è ricavato in una “fossa” laterale, rimata chiusa per anni e aperta solo recentemente.

Nonostante la vastità e le possibilità, questa piazza nei suoi circa dieci anni di vita, non ha mai visto un evento, un concerto, una fiera tenutasi nel suo infinito spiazzo.

A questo punto avremmo preferito un po’ più di verde, anche semplice prato, sarebbe stata di sicuro più ecosostenibile e meno “landa desolata”.

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

Portello, Piazza Gino Valle, Studio Valle, viale Serra, viale Scarampo

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

50 commenti su “Milano | Portello – Piazza Gino Valle… a chi piace e a chi no”

  1. L’idea teorica magari era pure interessante ma della serie “non tutte le ciambelle riescono col buco”…
    L’unico problema è che se fosse un edificio si potrebbe ricoprire di edera e rampicanti ma qui che ci si può fare? 🙂

    Rispondi
    • Mai un commento positivo su questa zona di milano…. city life case da tamarri, i grattacieli ma anche no, parco vittoria troppo grigio e troppi terrazzi, torre aurora per lamor del cielo e adesso anche la piazza. Ad oggi, forse per qualche gioco politico il comune non se ne fa carico e non sfrutta incomprensibilmente le potenzialità che ha.

      Rispondi
      • City Life qualche volta lo si critica per alcune scelte, ma non è male.
        La piazza Gino Valle è assurda ma almeno non se la fila (o la vede) nessuno.

        Il vero problema è effettivamente la Torre Aurora, che però è recentissima, quindi non capisco di quale “gioco politico” potrebbe mai essere vittima?

        Rispondi
        • Ovviamente non c’entra il gioco politico con la torre aurora, questa è stata una scelta data per l’autorizzazione edilizia. Piazza valle non è viva e vivibile perche non ci sono negozi e perché è difficile raggiungerla non solo con i mezzi ma anche a piedi. Non si cwpisce perché ka fermata Portello, a due passi dalla fermata Tre Torri, non dia stata progettata in questa piazza.

          Rispondi
  2. Piuttosto che andare in una piazza con architetture del genere è meglio sedersi sulla panchina di un qualsiasi giardinetto.
    Orrenda la torre Libeskind è anche la Hadid non è di molto meglio,

    Rispondi
  3. Bella, sostenibile (si è mantenuta bene in questi anni senza particolari necessità di manutenzione) e ariosa, in una città molto densa, anche per questo epicentro Covid

    Rispondi
  4. Io appartengo a quelli che la trovano sterile, in particolare con quella inutilissima enorme pensilna centrale. È vero che una certa metafisicità e spazialità la comunica quando in bici in discesa faccio dei curvoni come sulle piste da sci per poi abbandonarla subito al suo inutile destino.. Ma a piedi che ci fai? Di peggio c’è solo piazza Adriano Olivetti.

    Rispondi
    • La metafisicità va bene nei quadri di De Chirico, nel mondo reale le piazze devono essere luoghi di aggregazione. Vedi Gae Aulenti, o anche Tre Torri.

      Se non fosse una definizione abusata, si potrebbe ben dire di questa piazza che è il classico non-luogo.

      Rispondi
  5. Mah, a me non ha mai convinto, il fatto stesso che il punto focale della piazza sia rappresentato dagli accessi al parcheggio sotterraneo la dicono lunga sulla sua “monumentalità”

    Rispondi
  6. Immaginiamola con il cavallo di Leonardo posto al centro al posto del cubo, con una adeguato spazio monumentale per valorizzarlo, Ebbene oltre che omaggiare il desiderio del mecenate che lo ha voluto per Milano, noi tutti ne trarremo una sensazione più pregnante. Aggiungo che mettendo panchine intorno poste in ideale cerchio con una copertura disposta a palchi di rampicanti connoterebbe un cerchio verde poco impattante rafforzerebbe l’aspetto vitruviano. Il verde oltre che coprire le panchine ed offrire refrigerio nei mesi più assolati come una pensilina naturale facendo divenire il centro della piazza un elemento di comunicazione, di socialità, connoterebbe lo spazio un un concetto vitruviano (ripreso poi dalla metafisica). La metafisica della piazza assumerebbe un altro connotato, molto più in linea con la storia architettonica e urbanistica italiana. Il cavallo più grande del mondo, offerto da un mecenate che credeva nell’opera e nel rinascimento milanese diverrebbe elemento iconico in una piazza inventata nel 21° secolo Oltremodo sarebbe ricondotto in una sede adeguata e non nello scontato Ippodromo che ricordo, fu motivo di ripiego. Omaggeremo il Rinascimento italiano e il Neo Rinascimento milanese. la piazza diverrebbe luogo di incontro e conversazione, alfine ho buone ragioni di credere anche in una una ulteriore meta turistica della nostra città nuova..

    Rispondi
  7. Certo in confronto a prima, dove per anni ho visto prima la fabbrica dell’ Alfa , poi area parcheggio quando c’era la campionaria e innumerevoli circhi e feste prima della costruzione dei padiglioni del portello ma qualcosa di meglio si poteva fare! A mio parere è l’ennesima occasione persa di recupero delle ex aree industriali ed inoltre questi progetti andrebbero proposti alla cittadinanza e discussi. Il risultato? Piazza semivuota, in estate è un una piastra assolata i due piani dell’autosilo sono deserti in mano a bande di ragazzi che scorrazzano con skateboard e bici e auto in superficie OVUNQUE! Se al comune c’è qualcuno è bene che dia un segno di vita!

    Rispondi
  8. Il blocco centrale non solo rovina l’estetica ma anche la fruibilità già minata dalla posizione.
    Avessero fatto lo stadio del Milan sarebbe stata tutta un’altra storia.
    Ora che si ci può fare? Propongo orti urbani, facili facili da gestire col parcheggio sottostante

    Rispondi
  9. Attraverso spesso piazza Valle in bicicletta e il solo pensiero che mi coglie è che sarebbe perfetta per un set di un film di Antonioni sull’incomunicabilita’ o di un nuovo horror di Dario Argento. Comunica solo spaesamento.

    Rispondi
  10. Visto che la piazza c’è e gli accessi al parcheggio in mezzo li han fatti, forse conviene chiamare un architetto diverso/giovane con un Concorso e ripensare la piazza. Magari con qualche idea fresca si può recuperare.

    Rispondi
  11. Si l’architetto è una strana professione. Forse l’unica in cui il professionista progetta a volte cose peggiori di quelle che potrebbero essere progettate semplicemente da persone comuni. Un bel campo giochi? Una bella zona con attrezzature sportive magari con una pista come quella a porta nuova. Un boschetto con panchine?

    Rispondi
  12. “Piazza Gino Valle al Portello, dedicata all’architetto che l’ha disegnata”…boh…non è così? A lui piacerà così…non credo alla sciura Maria…

    Rispondi
  13. Il maggior difetto della piazza è la mancanza di un disegno che ne renda l’ambito complessivo leggibile, mentre nella realtà offre un’immagine sconclusionata. Inoltre su un lato (Sud) incombe il brutto troncone dell’asta dell’ex Fiera Milano City che pare il terminale dio un immenso capannone industriale. Sarebbe auspicabile che su quello sperone venisse apposta una facciata di più gradevole aspetto. Quanto alla piazza in sè condivido la critica alla specie di padiglione al centro. A mio avviso non sarebbe male creare un bacino d’acqua al centro eventualmente impreziosito da qualche elemento scultoreo e delle sedute in pietra.

    Rispondi
  14. È una piazza pedonale che non collega nulla a nulla, incastrata tra 2 strade ad alto scorrimento e la fiera milanocity. In un luogo così andava fatto qualcosa di attrattivo e vivibile x ke persone. Così com’è non ci passi neppure per sbaglio. Una piazza fine a se stessa.

    Rispondi
    • Concordo quando si progetta qualcosa prima si deve pensare alla funzione della cosa e poi al design o alla forma carina e bellina.

      Questa “piazza” sembra l’esatto opposto: prima han deciso (oppure comandato all’architetto) di fare una piazza gigante, “metafisica”, che sottolineasse la purezza degli edifici (o qualsiasi altra delle belle frasi scritte nell’articolo).
      Poi han pensato a che cavolo di funzione potesse avere: a quel punto ci han piazzato l’ingresso del parcheggio in mezzo!! Missione compiuta 🙂

      Rispondi
      • Comunque il design è la soluzione funzionale ad un problema… quindi questa piazza ha toppato da ogni punto di vista.
        Comunque mi chiedo perché in Italia, data la storia industriale passata, avete l’idea che il design sia arte.

        Rispondi
        • Negli anni 70 il design ha portato grande lustro al nostro paese attraverso le opere di persone come Joe Colombo, Ettore Sottsass, Marco Zanuso,…….
          Adessonon esistono oggetti innovativi e questo riflette lavdofieta in cui viviamo.
          Se il design non è arte, se l’architettura non è arte cosa si intende per arte?

          Rispondi
  15. è il tetto di un parcheggio non una piazza. Esteticamente alienante, oggi andrebbe ripensato in chiave GREEN. Ci facessero un Parco, sarebbe piu’ utile. Le nuove piazze contemporanee oggi sono i parchi, e tutto quello che si fa oggi imitando le piazze di ieri è anacronistico sfoggio di stile e in piu’ danneggia il pianeta.

    Rispondi
  16. Lavoro in zona e ci passo tutti i giorni. Skater a parte é quasi deserta. Da giugno a settembre attraversandola si rischia il collasso perché senza ombra e senza alberi la pavimentazione si infuoca. Le persone che lavorano negli stabili in zona la attraversano costeggiando gli edifici per avere un po’ di ombra…

    Citazione da Treccani:
    “In tutte le epoche storiche la piazza ha servito come luogo e centro di riunione dei cittadini…”

    Su questo punto ritengo questa piazza sia stata un fallimento e rimanga come un ottimo esempio di “cosa non va fatto”.

    La sfida é: come renderla piú vivibile / godibile? Vasi enormi con alberi? La costruzione di aiuole?

    Non ho una risposta, ma non credo sia stata concepita per essere uno skate park (anche se gli skater mi piacciono!)

    Rispondi
  17. Quando vedo questa “non piazza” penso al progetto bocciato dello stadio del Milan che doveva sorgere al posto della vecchia fiera… Vedo Casa Milan a due passi… Poi vedo la posizione della metro Portello (nessuno si spiega perché sia lontanissima dal vero Portello). Poi vedo il mega spiazzo di cemento vuoto… Sarebbe stato un buon polmone per garantire un comodo ingresso allo stadio… Insomma se ci fosse lo stadio molte scelte strane avrebbero senso… Sono io a pensar male?

    Rispondi
    • Ma cosa c’entra lo stadio? Ma avete idea che impatto avrebbe avuto sulla città e sulla zona? Fortunatamente il progetto è abortito da solo ma alcunemproposte erano interessanti e avrebbero reso viva snche questa piazza.

      Rispondi
      • Nessuno dice che andava fatto lo stadio al posto della fiera milano city. Si discuteva del fatto che una piazza cosi grande forse era stata pensata come via d’accesso allo stadio (progetto presentato dal Milan). Bocciato il progetto é rimasta questa enorme distesa di cemento, un’opera senza molto senso…

        Rispondi
        • La piazza fa parte del masterplace del progetto Portello, insieme al centro commerciale, al parco, alle case di Cino Zucchi, all’asilo, al complesso Parco Vittoria (queste ultime due progettate da Canali) e sono di molto precedenti slke propste per recuperare i padiglioni delka vecchia fiera, tra le quali aveva primeggiato quello dello stadio del milan, da un’idea di una delle figlue di Berlusconi. In origine era previsto un collegamento tra il Portello e city life

          Rispondi
  18. È già usata come skate park alla buona, io ci farei a questo punto un vero skate park e la risolviamo così, con poca spesa le si trova una destinazione d’uso e si fanno contenti alcune centinaia di ragazzi che potrebbero usufruirne.
    Gli spazi per i ragazzi in questa città mancano, aggiungiamoci qualcosa legato allo sport e, se si riesce, qualche pianta a renderla meno respingente. Di più non ci vedo.

    Rispondi
    • Esattamente.

      A parte skate park non ci si può fare nulla.

      Anzi, meno male che almeno gli skater ci vanno…

      Perché se faceva cagare pure a loro…

      Rispondi
  19. Per natale in tante citta ci sono mercatini in varie zone. Mi chiedo perché , anche per evitare affollamenti, il comune non prnsa a utilizzare anche questa piazza? Forse non è finito il progetto totale, anche perché lIPER ha ancora dello spazio per costruire e mi risulta che avrebbe voluto utilizzarlo nella piazza a ridosso dei padiglioni della Fiera

    Rispondi
  20. la piazza nasceva con la promessa di avere uno spazio in un’area comunque centrale della città per eliminare le baracconate (giro d’Italia, concerto per l’anniversario dell’invenzione della doccia…) da Piazza del Duomo e dal centro storico in generale. Dopodichè nessuna amministrazione ha voluto usarla. A questo punto, sarebbe meglio ripensarla da capo come per altri spazi creati per funzioni pubbliche ma poi mai riempiti.

    Rispondi
  21. sulla piazza hanno già detto ma anche gli edifici starebbero forse bene nella zona industriale di cormano. intervento pessimo sotto ogni punto di vista.

    Rispondi
    • Eh… si tutto quello che viene fatto in questa zona di milano è una schifezza. Quando una oersona esprime un giudizio negativo na anche positivo lo deve motivare.

      Rispondi
  22. Ma soprattutto perchè la posizione della metro Portello è così lontanissima dal vero Portello?

    Basterebbe inserire nella piazza un paio di canestri e uno skate park per trasformarla e farla vivere…… ma purtroppo disturberebbe i lavoratori delle 3 palazzine uffici

    Rispondi
  23. Mai piaciuto lo stile brutalista di Gino valle. Basta vedere piazza 26 luglio a Udine… Unici lavori degni di nota sono Palazzo Rosso a Udine ed il famosissimo design del Cifra 3 per Solari Udine

    Rispondi
  24. Abito in zona, piazza costantemente deserta se non con qualche ragazzino che cerca disperatamente di lanciarti uno skateboard sugli stinchi o di rompere qualche vetrata del palazzo LG.
    Ricordo quando la “piazza” era un enorme parcheggio per il circo con sapore di degrado e abbandono. Bene, ora quel degrado non c’è più ma l’abbandono è rimasto, basta quel cubo centrale per togliere qualsiasi fruibilità di uno spazio cosi grande e inserire un non so che di calustrofobico. Sensazione veramente brutta.

    Rispondi

Lascia un commento