Milano | Lorenteggio – Al deposito ATM cresce una parete verde

Un design urbano sempre più verde e nuovi mezzi di trasporto sostenibili sono le proposte green di Atm rivolte a Milano e ai suoi cittadini, per una migliore qualità dell’aria e dell’ambiente.

Due i nuovi progetti di sostenibilità ambientale che l’Azienda sta portando avanti, nell’ambito del più ampio piano di investimenti nella flotta elettrica: 350 metri quadrati di parete verde sull’intera facciata dello storico deposito di autobus in via Giambellino e un bosco di 330 alberi nella sede di San Donato, la prima completamente riconvertita alla gestione dei bus elettrici.

Entrambe le iniziative si inseriscono nel più ampio progetto “Full Electric” di Atm, che procede senza sosta. Oggi sono già in servizio 170 e-bus su 10 linee e altri 75 sono in arrivo nel 2022. L’obiettivo è rinnovare completamente l’intero parco dei 1.200 mezzi entro il 2030. Questo si tradurrà in una riduzione del consumo di gasolio di 30 milioni di litri all’anno e nell’abbattimento delle emissioni di CO2 pari a 75 mila tonnellate annue.

“GREEN WALL” IN VIA GIAMBELLINO – In queste settimane è stata definita la realizzazione della parete verde, la cui progettazione ha visto il coinvolgimento della comunità e delle associazioni del quartiere.

I lavori, co-finanziati dal Comune di Milano nell’ambito del bando BE2 e del progetto europeo H2020 CLEVER Cities (https://milanoclever.net/), inizieranno la prossima primavera.

Il risultato sarà misurato con una diminuzione della temperatura dell’aria dell’edificio fino a 4,5 gradi e un risparmio energetico fino al 40% per il raffrescamento e di circa il 5% per il riscaldamento dello stabile. La parete sarà inoltre dotata di impianti totalmente automatizzati di irrigazioni e fertilizzazione, e di rilevatori per misurare l’assorbimento del pm10.

BOSCO URBANO A SAN DONATO – Nei giorni scorsi un gruppo di persone di Atm del deposito di San Donato è stato protagonista della piantumazione di 330 alberi su un’area di circa 1.700 metri quadrati30 ad alto fusto sono stati posizionati all’ingresso della struttura aziendale, gli altri 300 di tipo forestale sono stati piantumati in un’area adiacente al deposito dei treni della linea Gialla.

La quantificazione dei benefici locali e globali della forestazione può avvenire tramite la stima dei cosiddetti “Servizi Ecosistemici”. Tra questi, la tutela del suolo e dell’assetto idrogeologico, la conservazione della biodiversità, il miglioramento della qualità dell’aria attraverso la rimozione di inquinanti particellari, l’assorbimento di anidride carbonica A ciclo completo, le piante nel deposito di San Donato avranno assorbito circa 38 mila kg di CO2.

La realizzazione del bosco urbano rientra nelle attività del verde di Atm e del Comune di Milano ed è stata realizzata con la collaborazione di Rete Clima, che ha calcolato i benefici diretti e indiretti dell’operazione.

Nonostante la situazione attuale, prosegue speditamente il processo di transizione ecologica e ambientale di Atm, che mira ad estendere il rispetto dei criteri di sostenibilità a tutta la catena di fornitura del Gruppo, oltre a confermare la volontà di creare valore sociale e a guidare così la mobilità pubblica della città verso un futuro sempre più green.

Referenze fotografiche: ATM

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

6 commenti su “Milano | Lorenteggio – Al deposito ATM cresce una parete verde”

  1. Deposito ATM rivestito di verde:

    “Il risultato sarà misurato con una diminuzione della temperatura dell’aria dell’edificio fino a 4,5 gradi e un risparmio energetico fino al 40% per il raffrescamento e di circa il 5% per il riscaldamento dello stabile.”

    Qualcuno gliel’ha detto che è una parete esposta a nord dove il sole non batte quasi mai?

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  2. So che non compete a ATM ma al comune, ma invece che queste operazioni di greenwashing non sarebbe meglio impuntarsi per avere più corsie dedicate al trasporto pubblico e asservimento semaforico dei tram?
    E non so, magari aumentare le tariffe di area C che ormai sono troppo basse per disincentivare l’assalto delle auto alla città? O chiedere che i vigili multino con più fermezza la sosta vietata, fonte di incagli e enormi perdite di tempo?

    Risparmieremmo decisamente molta più anidride carbonica che piantando un po’ di cespugli.

    ATM è una grande azienda ma il trasporto pubblico di superficie è il suo punto debole perché troppo lento, penalizzato da un traffico privato che ormai è senza controllo.

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  3. Il solito muro del piagnisteo.

    Anziché apprezzare – magari anche rilevando criticità (quella della parete a nord ad es. è poco centrata, visto che si possono mettere piante ad hoc per il livello di esposizione solare, garantendo comunque un buon assorbimento di co2) – si passa subito al lamento.

    Contenti voi.

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