Ultimi ritocchi alla torre del Ghisallo (Torre Merlata), conosciuta anche come via Gallarate 131. Eretta nel 1958 su progetto dell’architetto Francesco Cetti Serbelloni si trova all’angolo con viale del Ghisallo e via Magreglio, di fronte all’omonimo cavalcavia autostradale che si trova nel distretto di Certosa (Boldinasco). Si tratta di una torre di 14 piani alta circa 50 metri, con una pianta a Y e un ala commerciale sulle due vie minori dove si trovano dei negozi.
Recentemente è stata sottoposta ad una riqualificazione delle facciate che l’hanno riportata indietro di 64 anni. A quanto pare è stato eliminato il colore bruno dalle “lesene” verticali, colorandole di bianco (evidenti nella foto qui di seguito precedente al restauro).
Questo palazzo molto alto, ha simboleggiato un po’ il boom economico di Milano alla fine degli anni Cinquanta e primi anni Sessanta, posta quasi a ricevere chi giungeva a Milano dal Nord Ovest e dai Laghi. Caratterizzata anche dai perenni cartelloni pubblicitari posti sul tetto.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Google
Certosa, Garegnano, Boldinasco, Via Gallarate, Viale del Ghisallo, Viale Certosa, via Magreglio
Il nome corretto del condominio è “Torre Merlata” (così risulta dai disegni originali).
Sul palazzo è stato applicato un cappotto termico.
Trovo molto belli gli edifici con pianta ad Y. C’è un simile edificio vicino a piazza Maggi, ben visibile arrivando dalla A7. Sarei curioso di conoscere le ragioni dell’adozione e dell’abbandono di tale tipologia costruttiva.
La pianta c.d. “stellare” o trilobata si è usata molto negli anni ’50 e ’60 in Italia, ci sono tanti quartieri così a Milano (come al Q.T.8 o al quartiere Giardino di Cesano Boscone, mentre quello vicino a piazza Maggi ha una pianta diversa), Roma, ecc., ma ci sono esempi a New York degli anni ’30 (Queensbridge e simili).
Schema adottato probabilmente per ragioni di esposizione, luminosità e anche riservatezza, visto che anziché un angolo di 90° rispetto all’appartamento e sue finestre si ottiene un angolo di 120°, cosa che fa arrivare meglio i raggi del sole dalle varie direzioni e impedisce intrusioni visuali.
L’abbandono forse come tutte le mode poi passano…
Meglio ma sarebbe stata molto meglio la demoliIone
Concordo per demolizione.
Ma solo all’inderogabile condizione di demolire prima il palazzo in cui abiti tu.
Sono sicuro, ma pronto a essere smentito, che non abiti in un palazzo storico quattrocentesco e che quello che costruiranno sarà più bello, moderno e attuale.
Certamente, abito al castello marcondirondirondello, leccami il pisello
ok, va bene. dove posso incontrarti?
Vieni a casa mia, Via settala 20 – Milano, ti aspetto toro
Di cosa stiamo parlando? Non era mica un rudere prima! E’ una casa del 1958 che aveva gli intonaci esterni deteriorati e a livello energetico rispecchiava i canoni dell’epoca (come migliaia di case a Milano ovviamente). Non c’era nessun problema strutturale. E’ stato applicato il cappotto in modo da migliorare le prestazione energetiche e contemporaneamente sistemare le facciate.
Non è bella come moltissime case dell’epoca e non solo.
Ha visto nuovissime Torri Aurora in zona CityLife? Le sembrano molto meglio come aspetto?
nome, cognome, interno e piano, prego.
Chiedi a tua sorella fenomeno
Cosa c’entra?questi palazzi hanno reso brutta Milano