Milano | Porta Magenta – Via San Nicolao 4: completato

L’intervento di rigenerazione per la palazzina di via San Nicolao 4 (Porta Magenta e Piazzale Cadorna) è giunto a compimento. 

Trovate la storia della chiesa in un nostro articolo precedente, chiesa che fra l’altro contiene un bellissimo quadro dedicato a San Nicola di Bari, una statua della Madonna con bambino di epoca medievale e altre opere minori ma molto graziose.

Si trattava di una palazzina costruita negli anni Trenta di tre piani, abbastanza anonima rivestita in mattonelle con spazi commerciali al piano strada. Si trova adiacente alla seicentesca chiesa di San Nicolao, ed è stata completamente rivisitata dallo Studio Architetto Giorgio R. Amendola e da Ferreri Costruzioni Srl con la collaborazione dell’architetto Marta Bastianello per il progetto degli interni.

La nuova veste, dobbiamo dire, anche se senza particolari architettonici interessanti, si integra meglio nel piccolo contesto di via San Nicolao, adiacente alla chiesetta e al palazzo ottocentesco sul lato opposto alla chiesetta. Infatti, al posto delle mattonelle in facciata, è stato preferito l’intonaco tinteggiato in ocra chiaro che lo fa sembrare più coerente coi palazzi d’epoca (anche se di fronte si trovano edifici del dopoguerra).

Naturalmente è stato aggiunto un piano alla struttura portandola a quattro piani più il piano commerciale.

Ora però l’edificio ha superato in altezza la chiesetta con la facciata neoclassica e il grande timpano. Come si vede la soluzione adottata per integrare il nuovo con la presenza del timpano è stata risolta con una vetrata arretrata di qualche centimetro.

Finte finestre sono state aggiunte e distribuite per animare la parete cieca che affaccia sul sagrato (invaso da un’auto in modalità parcheggio selvaggio).

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

Porta Magenta, Via San Nicolao, Riqualificazione, Piazzale Cadorna, Corso Magenta

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

9 commenti su “Milano | Porta Magenta – Via San Nicolao 4: completato”

  1. ma che senso ha questa ‘rigenerazione’?
    un piano in più senza rispetto per la chiesa,
    facciata ad intonaco giallo quando il clinker andava in continuità con i mattoni della chiesa,
    l’apoteosi delle finte finestre dove non c’erano finestre,
    eliminazione della fascia marcapiano che riduceva visivamente l’ingombro dei volumi.

    un netto peggioramento!

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    • la fascia era un’oscenità che pareva un rattoppo ad un palazzo già brutto, nessuna omogeneità e armonia. cosa che c’è ora oltre alla vivacità.

      capirne poco come te è brutto

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      • si limiti a dare le sue opinioni estetiche personali sui temi pubblicati da UF senza entrare nei giudizi SULLA persona… Sono provocazioni sterili.
        Leggere e commentare opinioni diverse è alla base del pensiero creativo

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  2. ottimo intervento che dona più grazia alla vista, quei mattoni di basso livello erano proprio brutti. uniformata anche la facciata, sembra nato così il palazzo.

    la semplicità in questi casi è sempre cosa buona

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  3. Un altro intervento insensato, che reso un edificio degli anni ’30 per quanto modesto fosse l’ennesimo scatolone plasticoso adatto a stare bene ovunque privo di qualsiasi attrattiva.

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  4. Il giallo piscio di cane con il grigio piccione con leptospirosi è la combo colore più brutta che c’è in circolazione.

    Mi sono esplosi gli occhi.

    Ma c’è qualcuno che lo trova bello??
    Siete stati torturati da piccoli??

    Mysteri milanesi.
    La cittah del desainh

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