Aggiornamento del 21 giugno dal cantiere di via Melchiorre Gioia a Porta Nuova dove sorgeranno i due edifici ai lati di via Melchiorre Gioia: Gioia 20 e 21. Il progetto è dello studio Antonio Citterio – Patricia Viel and partners, e la conclusione è prevista, grosso modo per il primo quadrimestre del 2024.
Saranno due torri poste ai lati un tempo occupati da due parcheggi in via Melchiorre Gioia 20 (lato via Pirelli) e 21 (lato via Sassetti), rispettivamente una di 98 metri d’altezza (G20 EST) e una di 64 metri d’altezza (G21 OVEST).
In questi due giorni è stata montata la prima delle gru del cantiere per la costruzione di Gioia 20. Qui la sequenza delle varie fasi di questi giorni.
La ditta EDILGEMA s.r.l di Bergamo in questi giorni sta installando la gru a torre per il grattacielo GIOIA 20. La GRU è della marca SAEZ TLS 75 in grado di sollevare carichi massimi di 14 tonnellate con tiro in seconda, il braccio ha una lunghezza massima di 75 metri ma in questo cantiere sarà configurato a 60 metri, il diametro dei primi elementi di torre sono molto robusti e pesanti sulle 16 ton con larghezza torre da 2,40×2,40 a 2,10×2,10 che si stringe fino a 2,5×2,5 per via della altezza, per il momento l’altezza massima sarà di 100 metri libera, più avanti tramite gabbia a teloscopio sarà portata a 108 metri sempre libera, quando il grattacielo sarà all’altezza desiderata la gru verrà ancorata al palazzo e alzata sempre tramite gabbia a teloscopio fino all’altezza massima di 140 metri. Al lavoro in questi 3 giorni c’è la FORTI AUTOGRU 350 TON con il falcone montato, braccio tralicciato che supera i 110 metri di altezza. La gru sarà completata oggi pomeriggio.
Ieri sera è stato montato anche il braccio.
Referenze immagini: Duepiedisbagliati, Roberto Arsuffi
Via Melchiorre Gioia, Porta Nuova, Centro Direzionale, Antonio Citterio – Patricia Viel and partners, G20 EST-G20 OVEST, via Sassetti, via Pirelli
Nella Milano che si evolve a me questo progetto sembra misero, non all’altezza dell’area in cui sorge però ognuno ha i suoi gusti.
Come rovinare la zona.
il sacro furore contro la speculazione con cui ci permeavano ai tempi dell’università è stato proprio sepolto dai petrodollari arabi quando non dai narcodollari calabresi che stanno seppellendo Milano (e affamando noi).
E poi lo storto lì dietro, finito da poco, non lo vedrà più nessuno. Ben costipato di dollari, appunto.
Ma il ci al plurale lo eliminerei, non sia mai qualcuno potesse pensare che condividiamo tutti questa tua personalissima idea <3
Questa “personalissima idea” sarebbe assai più diffusa e ripresa dalla stampa indipendente se a Milano ci fosse un altro sindaco e un’altra giunta. Questo sindaco e questa giunta sono simpatici e allora tutto va bene.