Milano | Tre Torri – Quei poveri alberi secchi della Galleria Anna Castelli Ferrieri

La Galleria Anna Castelli Ferrieri a CityLife, per intenderci quella che da Piazza Sei Febbraio conduce in piazza Tre Torri, è stata dotata di almeno cinque grandi fioriere, ciascuna arricchita da cespugli e da un alberello. Peccato che, ormai, quasi tutti questi alberelli siano stati fatti seccare nell’indifferenza di tutti i negozi qui presenti. Piante che ad ogni modo si potevano salvare e che sicuramente avranno un costo il giorno che saranno sostituite. Peccato. Il guaio è che queste povere piante, non sono le uniche che ci hanno rimesso le foglie, sopratutto quelle appena piantate.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

CityLife, Tre Torri, Fiera, Arredo Urbano, Alberi

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21 commenti su “Milano | Tre Torri – Quei poveri alberi secchi della Galleria Anna Castelli Ferrieri”

  1. Milano è piena di piante nuove già morte. Io sono in via dei Missaglia ed è un disastro.il progetto forestaMi è una barzelletta, mettono alberi ovunque, le lasciano crepare e dopo si vantano del loro lavoro.

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    • Anche qui vedete manca proprio la sensibilità dei milanesi verso gli alberi.

      Assuefatti a catrame e asfalto da piu di 50 anni non ne riconoscono più il valore.

      Gli alberi non producono soldi.

      Ha ragione Greta Tonnenberg

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      • Ricordo che il tuo sindaco pagliaccio è il primo responsabile governa insieme ai suoi amici pagliacci da 8 anni e hanno basato tutta la loro facciata sul green peccato che non sono in grado di gestirlo e la cosa peggiore è stata la cagata che ha detto di non innnaffiare sto p…a salvo poi dire che aveva sbagliato. Ma non è colpa sua e sei milanese che l’hanno votato e sicuramente wf sei tra loro quindi sei complice. E finiscila di insultare i milanesi e tornatene al paesello hai scocciato.

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        • A me non sembra che ve ne frega un gran che degli alberi quando questi danno noia ai parcheggi delle automobili.

          Mi sembra banale dire che non avete sensibilità al verde.

          Avete più sensibilità alla lamiera.

          Se questo ti irrita vuol dire che c’è qualcosa di vero.

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  2. È proprio arrivato il momento di ripensare a come trattiamo il verde il città.

    Alberi lasciati morire di sete, alberi affogati nell’asfalto e alberi assediati dalla sosta selvaggia delle automobili… Certo che se si lasciano morire anche le piante nei luoghi più ricchi andiamo bene.

    Aggiungo che ormai visto il clima andrebbero piantate solo essenze resistenti anche se meno pregiate o belle.

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  3. Piazza Oberdan, tutto secco, il comune inutile ed inetto.
    Qualche negozio potrebbe forse bagnare un pochino, ne guadagnerebbero anche loro

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    • C’è già bagnami e i Verdi amici del sindaco la pubblicizzano. Poi sfottono la lega. Loro governano insieme al sindaco e seguono una campagna BagnaMI portata avanti da un canale che si chiama ForestaMi e poi dimenticaMi ovviamente creata per dire quante balle ha sparato e spara sto sindaco

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  4. Certo io comune non brilla per capacità di mantenere in vita il suo patrimonio verde ma non è che ha la bacchetta magica purtroppo . Se i progettisti sono INCAPCI di concepire aree verdi adatte a ospitare piante e arbusti forse è il caso di chiedersi PERCHÉ . Perché si vedono in giro alberelli in vasi che seccano . Aiuole inaridite in mezzo a colate di cemento e asfalto ,alberi piantati su marciapiedi ma senza spazio a sufficienza intorno le radici ecc . Questo sono errori di progettazione di cui il comune non è responsabile a mio parere . Il verde è fragile di suo e reso ancora più fragile da progetti calmati per aria . Sulla riforestazione – bella Paola – siamo degli incapaci totali e soprattutto allo sbando completo . Cioè , l’Italia ….

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    • Sono belli e resistenti

      Però non fanno ombra.

      Ps.
      Ma voi siete stati a passeggiare in Corso Buenos Aires questi giorni??

      Nenache un albero e credo che la temperatura percepita sia intorno ai 60 gradi…

      Nemmeno un albero!!!

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