Milano | Brera – Via libera al progetto di via Anfiteatro 7

La storia del piccolo intervento di via Anfiteatro 7 a Brera è arrivata ad una svolta decisiva. Infatti, il Consiglio Stato, così come il Tar prima, ha dato ragione al Comune e a Rs Sviluppo, la società che nel 2018 ha acquistato il terreno dal fondo immobiliare Bnp Paribas per la costruzione di un immobile di 10 piani da edificare nel piccolo lotto a lato di Corso Garibaldi.

Il Consiglio di Stato infatti ha rigettato, cosi come aveva già fatto il Tar, il ricorso degli abitanti dei palazzi circostanti che chiedevano di non lasciar costruire nulla in questo esiguo spazio urbano incastrato tra un moderno palazzo di 8 piani costruito negli anni Cinquanta, Corso Garibaldi 49 e le case di inizio Ottocento (probabilmente sorte su case precedenti e più antiche) di via Anfiteatro 9.

Qui vi era un rudere pericolante demolito definitivamente nel 2007, un’area di 405 metri quadrati rimasta congelata per decenni dopo che il piano regolatore del dopoguerra aveva previsto la realizzazione di una via mai compiuta per intero, via Albertini, ma che, come si vede dalla piantina della città, ha lasciato il segno, anche con la costruzione di nuovi edifici realizzati negli anni Cinquanta che hanno contaminato la struttura urbana della Milano antica.

Lo sviluppo immobiliare di via Anfiteatro 7 aveva già avuto un’autorizzazione nel 1999 per la costruzione di un edificio residenziale poi rimasto sulle carte. Cosa che ha giustificato la costruzione nuova e permesso il rigetto da parte del Tar al ricorso degli abitanti. Infatti vi era già l’autorizzazione per una densità edilizia pari ad un valore di 1.240 metri quadrati di Slp, la superficie lorda di pavimento che somma i singoli piani. E poiché una «ristrutturazione» non deve più rispettare area di sedime e sagoma del vecchio fabbricato, ma solo la volumetria, i giudici hanno stabilito che il futuro immobile di via Anfiteatro non può considerarsi una nuova costruzione, pertanto è in regola.

Gli abitanti, specie quelli del palazzo di via Albertini 5/7 (con entrata alternativa in via Legnano 8), temono di trovarsi davanti un muro di 10 piani che occulterà la luce e “aria” ai loro appartamenti. Infatti han sempre sperato venisse realizzato un giardinetto per i bambini (cosa oggettivamente bizzarra, trattandosi di area privata e che ha tutti i titoli per essere messa a reddito).

Proprio in questi giorni sono in fase di ultimazione gli scavi di fondazione.

Lo sviluppo immobiliare è della società RS Sviluppo srl, mentre l’architettura è curata dallo Studio ArchiMi, come annunciato sul cartello di cantiere già affisso nel 2020. Per ora non è stato divulgato nessun progetto, ma sappiamo, che a differenza di quanto affermato recentemente, l’altezza del nuovo fabbricato sarà di qualche decina di centimetri più bassa rispetto, quantomeno, ad uno degli edifici attigui.

Via Anfiteatro 7 è un progetto residenziale di un edificio di nuova costruzione. Un’iniziativa di RS Sviluppo srl.

  • progetto architettonico: ARCHIMI studio
  • direzione lavori: arch. Marco Cerri per ARCHIMI studio
  • progetto e DL strutturale: ing. Ersilio Riva per RivaIngegneria – Lecco, LC
  • progetto e DL impianti: ing Nerino Valentini per Coprat soc coop – Mantova, MN

Recentemente è stato affisso un nuovo cartello che parla di opere di scavo e carpenteria di contrasto berlinese di micropali. Mentre è stato cambiato l’accesso al cantiere.

Referenze immagini: Duepiedisbaglaiti, Roberto Arsuffi

Studio ArchiMi, Brera, Via Anfiteatro, Piazzale Marengo, Corso Garibaldi,

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

10 commenti su “Milano | Brera – Via libera al progetto di via Anfiteatro 7”

  1. Ma se i “simpatici” vicini volevano il giardinetto, bastava mettessero mano la portafoglio, comprassero il terreno pagando al proprietario il prezzo di mercato e il mancato guadagno. Poi potevano fare quello che volevano con quel terreno.
    Costa? Ma guarda un po’!

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    • è l’unico commento sensasto che ho letto su questo argomento!!

      Ma sappiamo bene che è molto più semplice lamentarsi sempre e arrogare diritti non dovuti.

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  2. avanzi di tessuto storico, piani regolatori realizzati in parte, bombardamenti, la speculazione del dopoguerra… in pochi decenni hanno lacerato un quartiere lasciando il triste disordine di un’accozzaglia di case sparse dove capita senza un preciso criterio in fatto di altezze, allineamenti, volumi, stili…..

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