Milano | Porta Vittoria – Garantito il futuro per la Palazzina Liberty di Largo Marinai d’Italia

Sono ben nove mesi ormai che la graziosa Palazzina Liberty «Dario Fo e Franca Rame» al centro di Largo Marinai d’Italia e Parco Vittorio Formentano a Porta Vittoria, ha chiuso i battenti per lavori di ristrutturazione e adeguamento alle norme di sicurezza. La ristrutturazione sarebbe dovuta partire dal 24 febbraio 2022 per l’esattezza, a seguito di un’ispezione della Commissione di Vigilanza che ha richiesto una serie di documentazioni mancanti. Così è stata bruscamente interrotta la stagione concertistica di Milano Classica e delle altre realtà musicali che qui operavano. Nel frattempo, in questi lunghi nove mesi, la palazzina liberty ha cominciato a cadere in un progressivo stato di incuria.

Già nell’ottobre 2021, subito dopo le elezioni che confermarono il sindaco Beppe Sala, l’allora assessore alla Cultura Filippo Del Corno fece approvare in giunta “le linee guida per il bando di affidamento della Palazzina Liberty a un concessionario che ne valorizzasse e potenziasse la struttura come centro culturale e sociale della musica classica, attraverso un progetto in dialogo costante con le realtà associative del territorio e con diversi soggetti impegnati nel campo della musica”. L’avviso pubblico prevedeva non solo l’affido “a un soggetto terzo” della gestione della Palazzina “tramite una convenzione che avrà durata ventennale, in modo da consentire al concessionario la sostenibilità del progetto nel suo complesso”, ma anche la “valorizzazione dell’immobile attraverso lavori di manutenzione e di completamento dell’adeguamento alle normative in materia di sicurezza per un totale minimo di 1,2 milioni di euro”. Lavori che ci si attendeva di veder partire di lì a poco. E che invece, come denunciato anche da molti, come il Municipio 4, non sono mai partiti. Tanto che a febbraio di quest’anno è arrivata la chiusura forzata dell’immobile considerato inagibile al pubblico.

Il Municipio 4 ha alzato il polverone chiedendo delle risposte: “Da mesi stiamo aspettando che si faccia finalmente chiarezza sul futuro della Palazzina Liberty […] ma non ci sono segnali in questa direzione e siamo quindi molto preoccupati del fatto che sia chiusa da ormai 9 mesi, che ci siano segnali di degrado, che sia peggiorata la sicurezza dell’area”, si legge sul numero di dicembre 2022 di Quattro, periodico di informazione dell’omonimo municipio, in una breve comunicazione che precede un appello co-firmato dalla presidente del Consiglio Municipale, Stefania Aleni, dai presidenti di Milano Classica, del Conservatorio e dalla direttrice artistica del Franco Parenti, rispettivamente Claudia Brancaccio, Raffaello Vignali e Andrée Ruth Shammah, e altre personalità della cultura milanese. “Abbiamo deciso di lanciare una petizione al sindaco e all’assessore alla Cultura di Milano affinché si scelga la strada migliore e più veloce per restituire la Palazzina alla sua funzione musicale e culturale a servizio non solo del nostro municipio ma di tutta la città”.

Così ecco giunta in questi giorni la bella notizia dall’assessorato alla Cultura Tommaso Sacchi, che ha risposto nel merito comunicando che i lavori per la ristrutturazione e successiva apertura della Palazzina Liberty saranno avviati nel 2023. Così ha rassicurato:“abbiamo deciso di provvedere direttamente alla ristrutturazione della Palazzina Liberty perché si tratta di un luogo di cultura e un bene prezioso e fortemente identitario per la città ed è dovere della nostra Amministrazione manutenerlo e renderlo agibile e accogliente”. Aggiungendo: “nulla escluderà in un secondo momento la possibilità di affidare giornate o periodi più prolungati a soggetti culturali che dimostreranno qualità progettuali e rispetto e valorizzazione di un bene culturale così importante e identitario per nostra comunità”. L’intervento dei privati, dunque, arriverà, ma solo a lavori finiti e sempre per un periodo di circa vent’anni, nel corso dei quali la Palazzina Liberty — che dal 1974 al 1980 è stata la “casa” di Dario Fo e Franca Rame — dovrà offrire “spettacoli musicali di qualità a prezzi accessibili saldando le relazioni con il tessuto sociale e le associazioni del territorio”.

L’amministrazione ha già redatto un primo documento tecnico secondo cui è previsto un intervento complessivo di recupero sia strutturale sia impiantistico per un valore che è salito a circa 5 milioni di euro, con lavori di consolidamento della struttura, messa a punto degli impianti e sostituzione degli infissi, e lo stanziamento è già nel Piano esecutivo di gestione.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Andrea Jarach

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7 commenti su “Milano | Porta Vittoria – Garantito il futuro per la Palazzina Liberty di Largo Marinai d’Italia”

  1. Lavori che inizieranno nel 2023 vuol dire, nella migliore delle ipotesi che hanno impiegato due anni per iniziare i lavori. Complimenti!

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  2. Ma delle leggi più severe per i vandali spray?

    Non saprei che razza di stupido si diverte a scarabocchiare su un edificio così,

    In nord Europa c’è più rispetto, non si trovano strade imbrattate come qui da noi.

    Tutte le vetrine dei negozi di Milano sono vandalizzate!
    Il naviglio è imbarazzante per fare un esempio!

    Sarebbe un posto piacevole dove portare gli ospiti, invece è la zona più sporca e sciatta di Milano!

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    • Purtroppo l’imbrattamuri è difeso dalla sinistra intellettualoide come l’autista troglodita è nelle simpatie della destra celodurista.

      Ognuno ha la propria categoria di idioti da supportare

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    • Non c’è interesse da parte della amministrazione Comunale.Bologna ha stanziato recentemente un milione e mezzo di euro per ripulire i graffiti anche da stabili privati.La gente di Milano poi sembra disinteressata pure lei.Non protesta salvo alcuni.Manca senso civico di tutti.

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  3. Ogni volta che leggo i discorsi entusiastici dei politici all’inizio di lavori dopo “solo” un anno di abbandono mi viene “solo” un violento attacco di profonda nausea. Non dovete vantarvi dovete solo vergognarvi! E noi che vi abbiamo eletti pure.

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