Milano | Brera – La smettiamo di costruire baite sui tetti?

Purtroppo ci risiamo, l’architettura che avrebbe anche uno scopo “estetico”, rendendo le nostre città uniche (anche se ormai è abbastanza complicato) e riconoscibili, viene violentata da inserti che, onestamente, troviamo brutti, invadenti e che non dovrebbero neanche esser presi in considerazione.

Tra questi casi di “violenza” ci sono le brutture legalizzate (si spera) di interventi che deturpano immobili anche di pregio, i sopralzi.

E’ il caso del nuovo intervento realizzato al bel palazzo eclettico di via Broletto 43.

Infatti, sull’esuberante palazzo al 43 della via, progettato nientemeno che da Adolfo Coppedé e Giuseppe Sommaruga e costruito nel 1914, fa capolino da qualche settimana il primo dei due manufatti che diventeranno sicuramente l’attico di qualcuno. A dire il vero vi erano già questi due “capanni da caccia” sul tetto, e a quanto pare sono stati completamente riqualificati e probabilmente ampliati, disturbando non poco nell’estetica dell’edificio intero. Qui un articolo dedicato ai sopralzi.

Forse la Commissione Paesaggio e la Sovrintendenza dovrebbero porre dei limiti o delle “guide” a questi interventi che lentamente stanno devastando le architetture della città.

Referenze immagini: Duepiedisbagliati

Sopralzo, Architettura, Castello, Via Broletto, Via Cusani, Castello, Brera

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18 commenti su “Milano | Brera – La smettiamo di costruire baite sui tetti?”

  1. Alla fine l’anno costruita!

    Quelli del comune comunque dovrebbero essere arrestati!

    E per fortuna che il comune non ha accettato il ponte Serra al Pirelli 39, altrimenti chissà che rivoluzione su i tetti di Milano.

    Avrebbe fatto da apri pista a case casette e palafitte.

    Il centro storico non si deve toccare.
    A mio avviso si dovrebbe costruire con lo stesso stile prima della guerra come hanno fatto splendidamente a Vienna!

    Se non ci siete mai stati andate a guardare qualche foto.

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  2. Concordo, assurdo nel dopo guerra pensare di modificare lo stile del centro con palazzi moderni,

    hanno rovinato Milano per sempre facendo perdere quel fascino di città classica!

    E la parte brutta è che continuano a costruire con lo stile del dopo guerra, è diventata una moda costruire Brutto!

    Io lavoro per in agenzia immobiliare e vi assicuro che gli stranieri quelli con i soldi, cercano solo case classiche, no le strutture moderne perché per loro è banale.

    Qui da noi cercano l’Italia artistica.

    Che peccato non aver ricostruito in stile nel dopoguerra!

    Su IG c’è una pagina che si chiama Milano scomparsa o quasi mi rattristo ogni volta che pubblicano.

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    • La cosa più triste ed ignorante è che i milanesi wannabe pensano dinessere più fighi se stanno in una casa moderna…

      Soldi fatti velocemente… senza cultura

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      • A dire il vero quelli senza cultura sono quelli che vorrebbero venire in Italia e trovare tutto immobili dei tempi classici. Cioè noi dovremmo abitare in topaie antiche o con uno stile vetusto per rispettare la visione stereotipata di quelli che vengono dall’estero? Fortuna che noi andiamo avanti, e che vogliamo darci luoghi decenti dove vivere, moderni e contemporanei. I soldi facili senza cultura li hanno fati i russi, gli inglese, gli americani che vogliono venire qui e trovare ancora la dolce vita. Meritiamo anche noi di vivere nel 2023. Per fortuna che durante il medioevo nessuno si faceva ste pippe e hanno creato quella meraviglia che sono i nostri centri storici, il risultato di stratificazioni secolari, una cosa che noi vorremmo fermare andando veramente contro la nostra cultura.

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  3. La legge sul recupero abitativo delle topaie, ehm… dei sottotetti, ha spalancato la strada allo scempio dei sopralzi che snaturano e deturpando la sommità delle cortine stradali.
    L’intento della limitazione del consumo dei suoli era ed è condivisibile, ma fa piangere constatare che a fronte di cotanti “risparmi di terreno” ci troviamo un consumo smisurato di suolo per costruire o modernizzare svincoli viabilistici ipertrofici solo per adattare i raggi di curvatura alle norme europee

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  4. Queste schifezze sono possibili grazie alla legge sui sopralzi (piano casa) dell’allora governo Berlusconi, recepita ovviamente dalla nostra Regione Lombardia (altre regioni non l’hanno attuata). Senza quella legge certe cose non sarebbero possibili

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    • In Italia si fa resistenza passiva per qualsiasi cosa.
      A Milano si registravano i matrimoni tra persone dello stesso sesso prima che ci fosse una legge.

      Ma se c’è da fare baite sui tetti, la legge è SACRA e il Comune si inchina….
      (Devo crederci o è palesemente ridicolo?)

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  5. E se si fa qualcosa da zero no perchè consumi suolo, se lo fai sopra gli edifici no perchè li imbruttisci, se si fa qualcosa di lato no perchè non rispetti il contesto. Fermiamoci tutti, stop a tutto, basta anche solo pensare che poi si rovina il pensiero. Immobili dobbiamo stare

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  6. Sono d’accordo, ma allora dovrebbero assolutamente vietare anche l’installazione di tutta l’impiantistica di climatizzazione “a vista” sui tetti…si vedono delle cose davvero oscene!!! Almeno dovrebbero farle coprire adeguatamente. Ovviamente anche le antenne telefoniche andrebbero camuffate così come avviene in Francia…

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  7. Io sono senza parole.. a me hanno bocciato l’apertura di una cappuccina nel tetto a porta venezia perché non era simmetrica con quella del vicino vista dal cielo. Da strada non era visibile… E poi vedo queste cose…

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  8. In via Varanini su un edificio di Terragni(esponente principe del razionalismo italiano) hanno fatto fare edificare un piano supplementare con la copertura a doppia falda!. Il povero Terragni da allora non riposa in pace!

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  9. Rassegnarci.
    L ‘ Italia va verso il brutto (estetico e culturale).
    Rarissime le belle architetture.
    Tanti (troppi) laureati in architettura ma troppo pochi veri architetti.
    No a costruire su suoli vergini.No a costruire nei cortili urbani.No a costruire recuperando sottotetti .No a costruire sopralzando piani su vecchie case.
    Si a costruire su ex zone industriali.Si a costruire abbattendo vecchie brutte case.

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  10. Il vero problema di questi interventi su palazzi esistenti, sono i progettisti che dovrebbero, con responsabilità, fare sintesi e amalgama tra la loro progettualita’/creatività e il contesto.
    Progetti contemporanei calati in contesti antichi … ci stanno. Quando fatti con proporzione e misura. Bilanciando “I pesi”.
    Purtroppo di questi tempi, gran parte di questi “creativi”, esprimono un linguaggio ego-centrico … a cui non interessa il dialogo di contesto.
    Altri sono solo ignoranti e basta. E le porcate si moltiplicano.

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