Aggiornamento di metà febbraio 2023 dal cantiere di Via Verdi 3, il nuovo edificio progettato da Mario Botta che si aggiungerà e diventerà un’ala del grande Teatro alla Scala, rendendolo ancora più grande.
L’edificio che nei mesi estivi aveva raggiunto l’attuale torre scenica, realizzata sempre dal Botta (circa 36 metri fuori terra) nel 2004, ora è in fase “spacchettamento” dalle impalcature nella parte alta, quella il cui lato verso Brera è leggermente aggettante. Iniziano a vedersi anche le prime finestre del corpo più largo.








AMPLIAMENTO TEATRO ALLA SCALA – Via Giuseppe Verdi, 3 (edificio pubblico di nuova costruzione – 36 metri d’altezza e 18 metri interrati)
- progetto architettonico: (Arch. Mario Botta – Lugano, CH) + (EPTA – Emilio Pizzi Team Architects srl)
- progetto strutturale: (ing. Gabriele Salvatoni)
- progetto impianti (ing. Marco di Massa @ Beta Progetti srl – Firenze, FI)
- csp: (ing. Marco Lorenzo Trani – Milano, MI)
- cse: (ing. Gianni Breda @ WEI’N Venice srl, Conegliano, TV)
- DL: (ing Marco Morelli @ Teatro alla Scala – Milano, MI)
- imprese affidatarie: (D’Adiutorio Costruzioni spa – Montorio al Vomano, TE) + (Gianni Benvenuto spa – Cernobbio, CO)

Referenze fotografiche: Duepiedisbaglaiti
Mario Botta, Teatro alla Scala, Piazza della Scala, Via Verdi, Cantiere, Centro Storico
Ma esattamente questo edificio brutalists dietro la scala che legame ha?
Sono uffici, sale prove e uno studio di registrazione all’avanguardia capace di contenere tutta l’orchestra.
Non credo si possa parlare di Brutalismo. Botta non usa il cemento a vista che è l’elemento caratterizzante di quello stile.
Botta iniziò brutalista come molti della sua generazione, personalmente io nelle sue architetture contemporanee vedo una grande influenza futurista, specialmente nell’uso dei rivestimenti, delle aperture e dei tagli su volumi di forma regolare.
2023. Mario Botta. Non c’é nulla da aggiungere.
Anche se non usa il cemento è un architettura in stile brutalista, non bella e fuori contesto !
Ma senza cemento a vista non è brutalista 🙂
è chiaro che tu non hai la minima idea di cosa significhi brutalista
definire brutalista lo stile di Botta è come dire che il Duomo è barocco
Concordo. Non c’entra niente col brutalismo, che non è solo cemento a vista, e che come movimento è collocato in un preciso periodo del dopoguerra.
Botta in realtà è una scelta discretamente innovativa per un contesto prettamente storico, e come estensione dell’edificio di Piermarini. Non mi aspetto di certo un’architettura di tendenza, ma qualcosa di solido, elegante e che resista alle mode. Mi sembra questo Botta lo faccia bene.
Forse sarebbe stato meglio un falso storico
Magari nello stesso stile della vicina ex sede Cariplo.
Un edificio di 12 piani nello stile del Piermarini sarebbe stato un falso molto poco storico.
Gli interventi che trasformano edifici storici è bene che restino sempre leggibili.
non è brutalista, è brutto e basta
Brutto.. è brutto !
È il trionfo della BRUTTEZZA!