Milano | Brera – La torre (bruttarella) diventa artistica prima di venire demolita

La bruttarella torre di 9 piani di largo Treves 1, pur essendo stata progettata da uno dei più geniali e creativi architetti milanesi, Arrigo Arrighetti, che dal 1955 svetta sul distretto di Brera, come abbiamo visto, dal 2021 è stata ceduta al gruppo Stella Re per 52,75 milioni di euro. Quindi presto (forse tra uno o due mesi) sarà abbattuta per essere ricostruita ma in veste residenziale per appartamenti di lusso secondo un progetto ancora tenuto segreto.

La torre, un parallelepipedo con angoli stondati, venne realizzata per ospitare gli uffici del Comune di Milano su progetto dell’architetto Arrigo Arrighetti (1922 – 1989), autore fra l’altro di piccoli gioielli sparsi ovunque in città. Ad esempio come la bella piscina Solari, la suggestiva Chiesa di San Giovanni Bono nel quartiere Sant’Ambrogio alla Barona. Oppure ancora: la Scuola per bambini ambliopici in via Celeste Clericetti 22 a Città Studi o la “stellata” Scuola materna in via Santa Croce 5, dietro alla Basilica di Sant’Eustorgio o la stazione M1 di Amendola Fiera.

Va anche ricordato giusto per la storia urbana di Milano, che la torre di Arrighetti sorse infatti sulle ceneri dell’eclettica prima sede della Bocconi, in Treves dal 1902 al ‘41 prima che l’ateneo venisse trasferito in via Sarfatti.

Dobbiamo dire che questo palazzo di nove piani (più il piano rialzato) non ci è mai parso un capolavoro, troppo decontestualizzato. Staremo a vedere cosa ne verrà fuori dai progetti nel cassetto della nuova proprietà dell’immobile.

Immobile che avrà la sua ultima occasione per essere ammirato durante il prossimo Fuorisalone del Mobile (dal 17 al 23 aprile), perché sarà trasformata in una gigantesca installazione artistica da glo™ insieme ad Agostino Iacurci, i quali presentano “Dry Days, Tropical Nights”.

L’intervento di Iacurci prende il via dalla facciata esterna dell’imponente torre di Largo Treves, fino al suo grezzo interno con colori accesi, silhouette di palme e luci che ricordano i tramonti tropicali. 

A dare ispirazione ad Agostino sono stati due climatologi che hanno immaginato come potrebbe diventare la nostra penisola con l’attuale gestione del Pianeta. Quello che potrebbe aspettarci non sono altro che paesaggi desertici e tropicali. Da qui nasce il nome dell’opera, preso in prestito da due indicatori ambientali che riportano la severità del caldo.

Iacurci firma così una delle tappe del progetto artistico itinerante glo™ for art, nato per sostenere l’arte e diffondere la cultura, favorendo un processo di democratizzazione dell’esperienza artistica.

Durante la settimana sarà possibile entrare per la prima volta nel l’iconico palazzo progettato da Arrighetti, per vivere un’esperienza irripetibile e partecipare a una serie di attività e incontri che ne andranno ad amplificare il carattere immersivo.

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi; glo™ insieme ad Agostino Iacurci

Brera, Largo Treves, Comune di Milano, Demanio, Arrigo Arrighetti, glo™ Agostino Iacurci, Fuorisalone

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

12 commenti su “Milano | Brera – La torre (bruttarella) diventa artistica prima di venire demolita”

  1. Bruttarella, ma i danè che ha fruttato a chi l’ha venduta sono bellissimi.
    Ecco,: qualunque cosa faranno, bella o brutta, a chi costruisce importa solo se vende bene

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  2. Se non sono fessi, chiameranno qualche progettista affidabile e di grido, perchè se paghi oltre 50 milioni un palazzo per abbatterlo e farne delle residenze poi devi tirar su qualcosa coi fiocchi..

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  3. Bell’edificio.

    Venduto a carissimo prezzo: ci abbiamo pagato (quasi) la metà di un mezzo ex rudere al Corvetto per gli uffici comunali….

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    • “fuori contesto” è un’espressione che in questo caso non è corretta. la torre è intenzionalmente una singolarità urbana che, nel pensiero del progettista, vuole mutare il contesto, attirando l’attenzione per divenire nuovo fuoco della piazza. A mio giudizio, pur essendo un’architettura dignitosa, questo obiettivo non è stato raggiunto, ma si tratta della mia opinone. Vero è invece che c’è una grande occasione di realizzare qualcosa che questo proposito lo raggiunga effettivamente.

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  4. E’ shoccante quanto sia ormai enorme la presenza di persone che riescono ad azionare le loro misere idee, senza che nessuno si preoccupi del danno che procurano all estetica!

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  5. Non sarà un capolavoro. Ma è di sicuro di gran lunga più dignitosa è armoniosa delle porcate che, vediamo a cascina merlata, senso s.g o torre Aurora… Perché non demoliscono quelle??

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  6. Demolire il palazzo di largo Treves n virtu’ di che cosa? Centro commerciale.. palestra supermercato.. o soluzioni abitative ultimo grido.. stridente biancore e contrato pieni vuoti.. Senza architettura.. senza carattere. .. fuori contesto.. che orrore..Solo deculturati possono considerare obsolete opere di stile Speriamo che almeno che i Gio’ Ponti rimangano sulla scena..

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