Milano | Urbanistica – Rigenerazione urbana e PGT: il Comune punta su qualità ambientale e case a prezzi equi

Favorire una migliore qualità ambientale e urbana, agevolare l’offerta di edilizia in affitto a prezzi accessibili, rafforzare i servizi in un’ottica di prossimità, spingere con maggiore decisione sulla valorizzazione dello spazio pubblico e sugli interventi di riqualificazione e rigenerazione dell’esistente, invece che su quelli di costruzione ex novo. Sono alcuni degli obiettivi per centrare i quali la Giunta ha deciso di apportare modifiche di aggiornamento all’attuale Piano di governo del territorio, in vigore da tre anni.

Con una delibera appena approvata, il Comune dà quindi avvio al procedimento per una variante generale al PGT, in linea con le nuove disposizioni legislative introdotte e capace di imprimere maggiore impulso alle linee programmatiche che muovono l’azione amministrativa, e che devono necessariamente tenere conto della crisi climatica e ambientale e delle due principali variabili intervenute dal 2020 ad oggi: la pandemia da Covid-19 e il conflitto in Ucraina, con le loro conseguenti incidenze soprattutto in ambito socio-economico, dall’esigenza di servizi di prossimità all’impatto sui prezzi energetici e immobiliari.

Chiari gli indirizzi prefissati, che nei prossimi mesi dovranno essere dettagliati, discussi ed  elaborati dall’Amministrazione per essere infine sottoposti al vaglio e all’approvazione del Consiglio comunale.

Tra i principali, quello di accrescere l’offerta di abitazioni a prezzi accessibili, soprattutto per riuscire ad incrociare la domanda di giovani, studenti, famiglie di neoformazione e anziani in difficoltà: verranno quindi ulteriormente agevolati gli interventi di housing sociale, ad esempio con la diminuzione della soglia di superficie che ne rende obbligatoria la realizzazione (oggi fissata a 10.000 m2), con la definizione di sistemi di agevolazione per nuove offerte di edilizia in affitto e per il rilancio di quella convenzionata ordinaria, e con la semplificazione dello stesso impianto normativo del PGT perché possa promuovere innovazione e inclusione, attraendo al contempo nuovi investimenti.

Temi oggetto di variazioni sono anche il contrasto ai cambiamenti climatici e la qualità ambientale, con l’introduzione di norme di allineamento al Piano Aria clima, approvato nel febbraio 2022, la valorizzazione del patrimonio pubblico, la rigenerazione delle infrastrutture per la mobilità, cui verrà data maggiore spinta, e le norme morfologiche che verranno corrette e precisate in rapporto alle trasformazioni urbane in corso d’opera o di progetto: al centro la qualità degli interventi e la definizione di strategie – che passino anche dal coinvolgimento e dalla responsabilizzazione della cittadinanza – per la valorizzazione dello spazio pubblico come luogo di socialità e benessere. L’obiettivo è sviluppare i progetti, privati e pubblici, utili a stimolare la dimensione qualitativa; introdurre strumenti di conoscenza dei bisogni di servizi della cittadinanza e individuare quelli prioritari, funzionali allo sviluppo di relazioni di prossimità, su cui fondare le richieste di interventi a scomputo, semplificando anche le norme procedurali dell’accreditamento dei servizi privati convenzionati e ridefinendo i criteri di bilanciamento economico tra benefici pubblici e privati (così come stabilito da una delibera ad hoc già approvata dalla Giunta lo scorso marzo).

Altro tema, quello della Milano metropolitana e globale, con la definizione di intese tra Comune di Milano, Città metropolitana e altri comuni limitrofi per piani e progetti condivisi.

Nei prossimi mesi, il Comune lavorerà dunque alle modifiche da apportare, per poi sottoporle all’approvazione dell’Aula consiliare.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Edilizia Pubblica, Arredo Urbano, urbanistica, Quartieri

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21 commenti su “Milano | Urbanistica – Rigenerazione urbana e PGT: il Comune punta su qualità ambientale e case a prezzi equi”

  1. Case che invece vadano a Disegnare e dare forma alla città, invece che franmmentarla.. E possibilmente anche esteticamente simili e gradevoli… Quelle quando? 🤔

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  2. Iniziativa che va nella giusta direzione. Ma senza una sinergia con la Regione, l’effettivo risanamento di ALER e un’attenzione del governo nazionale per l’edilizia accessibile si potrà fare poco.

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    • Esatto. Tra i forumisti di questo sito è molto di moda dare al Comune la colpa di tutto, dalla morìa delle vacche all’invasione delle cavallette, ma la realtà è che i Comuni hanno poteri (e fondi) molto limitati.

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      • Sugli alloggi popolari è in parte vero.

        Ma il problema di Milano è l’espulsione della classe media e dei giovani. Persone che hanno reddito troppo alto per le case popolari ma che non possono pagare i prezzi in bolla delle Immobiliari.

        Fino a 10 anni fa il Comune era molto attento nelle nuove lottizzazioni a destinare 1/3 a edilizia sovvenzionata, 1/3 a convenzionata e 1/3 a edilizia libera. Siamo sicuri che adesso si faccia ancora? A me sembra che gli unici che costruiscono siano quelli dai 6000 euro in su: su questo una certa parte di disattenzione del Comune credo ci sia.

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        • Il prezzo medio realistico al mq per la fascia che dici tu a Milano è non meno di 3000-3500 mq2.

          A meno non esiste nulla.
          Moltissimi non senlo possono permettere.

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          • L’unico vero intervento reale sarebbe fornire case a max 2000 euro al mq2.

            Per una fascia comunque di lavoratori e classe media che non è totalmente disagiata.

            Per chi è povero bisogna dargli case popolari a costo zero. O quasi.

            Il resto sono chiacchiere.

  3. Qualità ambientale… finché avremo marciapiedi larghi un metro, auto parcheggiate ovunque e un traffico degno di Calcutta con rumore e caos non avremo mai qualità ambientale.

    Eliminare le auto il più possibile, allargare i marciapiedi e piantumarli, così anche le zone più depresse della città potranno migliorare un po’. Sta città non sta andando nella direzione giusta, sta tollerando troppo un tipo di mobilità che crea solo disagi.

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      • In moltissime vie ormai non si cammina più.

        Marciapiedi stretti per lasciare che poche e inutili macchine stiano parcheggiate per l’eternità. È insopportabile.

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        • tanto quando tolgono le macchine ci fanno la ciclabile o lo spazio per i dehors dei bar mica mettono alberi o lasciano più spazio, per noi pedoni non cambia mai niente… 🙁

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          • Ma stai male??

            Ti rileggi cosa hai scritto?

            Psite ciclabili e dehor dei bar per te non sono anche cose per i pedoni??

            Preferisci fare lo slalom tra auto he salgono e scendono dal marciapiedi invece di sederti in tranquillità a un tavollno a bere qualcosa?

          • Forse è meglio che ti rilegga tu cosa hai scritto.

            Che le piste ciclabili servano ai pedoni e che le auto ( non le bici?) salgono e scendono dai marciapiedi solo un fulminato come te poteva dirlo.

          • Si vede che non sei mai stato a Milano se non hai mai visto le automobili salire e scendere dai marciapiedi…

          • Il marciapiede è dei pedoni.

            Che siano auto, scooter, bici, monopattini, cacche e pipì di cane o tavolini furbetti (ossia oltre il consentito), son tutte patologie più o meno gravi che però andrebbero estirpate senza troppi distinguo.

            Che poi un giorno o l’altro capita a tutti di finire su una sedia a rotelle o di dovere assistere qualcuno che ce l’ha purtroppo.

  4. E pensare che negli anni 60-70 le grandi aziende costruivano case e affittavano ai loro dipendenti gli appartamenti…ora NON esiste più nulla.. Ve ne rendete conto o no??

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