Milano | Portello – Al via la demolizione della palazzina di via Vigliani 51

Al Portello, verso Piazzale Lotto, per intenderci, presto sarà demolita la palazzina ex Residenza Laure di via Vigliani 51. Un edificio dall’aspetto classico realizzato probabilmente negli anni Venti del Novecento con un giardinetto che lo cinge, si appresta a scomparire.

Infatti da qualche settimana sono in corso i lavori per racchiudere l’edificio per evitare dispersione di materiali durante l’intervento di demolizione.

Purtroppo, come si vede, gli abeti presenti nel giardinetto sono già stati abbattuti e le impalcature stanno nascondendo la palazzina. Ancora oggi non siamo riusciti a scoprire molto di più su cosa sarà edificato al suo posto.

Qui di seguito le foto di metà aprile.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Portello, Piazzale Lotto, Via Vigliani, Demolizione

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

34 commenti su “Milano | Portello – Al via la demolizione della palazzina di via Vigliani 51”

  1. Inconcepibile! quali peculiarità deve avere un edificio per potersi garantire una tutela dagli organi competenti?
    Non conosco altre città in Europa dove si permette ai privati la demolizione di edifici di cento anni ancora del tutto funzionali

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  2. Un vero peccato perdere un fabbricato così aggraziato ben proporzionato con un bel giardinetto peraltro ben inserito nel suo contesto storico.

    Qualsiasi sia il nuovo edificio sarà sempre fuori contesto rispetto al tessuto urbano limitrofo

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    • Ma come è possibile che non sia protetto dalla demolizione un edificio così, in un quartiere caratterizzato da edifici simili?

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  3. Edificio abbattuto senza il minimo rispetto nonostante una storia quasi centenaria come convento; piante mozzate a giro di motosega fin nel giardino accanto. Chiunque ci sia dietro, alla larga da ciò che realizzeranno, se queste sono le premesse…

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  4. No! ma perchè???? i miei nonni abitavano proprio lì davanti e quando andavo a trovarli guardavo sempre quella casa, trovando la sua vista quasi riposante.

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  5. Ma come si può demolire un edificio così?!
    Per sostituirlo con un ennesimo e schifosissimo condominio?
    Siano MALEDETTI tutti coloro che hanno consentito e che consentono ancora la demolizione di edifici storici!
    È ancora doloroso il caso della antica Villa Trotti-Bentivoglio a Niguarda che è stata demolita senza alcuna pietà.

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  6. Mi spiace molto. Mia nonna ha passato gli ultimi anni dj vita in quella palazzina assistita amorevolmente dalle suore francesi che la abitavano. C’era anche la cappell d un bel giardino. È veramente sconsolante

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  7. Ma è davvero uno scandalo!
    Quando è come avverrà questa demolizione?
    Urbanfile per favore aggiornaci, queste scelte sono di una pochezza imbarazzante, non si può ammettere speculazione edilizia a danno del patrimonio storico ed urbanistico.
    Organizziamo una protesta, una volta per tutte questa tendenza deve finire.

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    • Onestamente anzichè andare a scrivere a professionisti incaricati di lavori regolarmente autorizzati a norma di legge, io scriverei al Municipio per capire cosa è successo e perchè non si è opposto o ha reso pubblico il suo (eventuale) dissenso.

      I Municipi non è che siano oberati di chissà quali competenze o responsabilità ed essendo gli organi più vicini sul territorio, dovrebbero proprio essere loro a evidenziare in prima battuta eventuali criticità dei progetti edilizi ai cittadini (magari senza aspettare che noi lo leggiamo sul blog di Urbanfile? 🙂 )

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  8. Siete dei rompicoglioni.
    Nemmeno fosse una villa palladiana.
    Nemmeno avete visto cosa ci faranno.
    Sarà bella l’Esselunga a fianco.
    Talebani del NIMBY
    La gente scappa dall’Italia.

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    • perché pensi che possano costruirci qualcosa di meglio di un bel condominio? magari invece sarà proprio un altro bel supermercato tipo l’Esselunga che ti piace tanto

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    • La gente non scappa dall’Italia perchè qualcuno difende il suo patrimonio storico, di qualunque epoca e valore. Semmai proprio per l’atteggiamento scarsamente lungimirante che fa agire al contrario. E non mi riferisco solo al settore immobiliare.
      Anche la cosa più bella (che attendo di vedere) non giustifica la demolizione di un edificio di cento anni architettonicamente rappresentativo di un epoca e ben conservato.

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    • Capisco sia una parola figa, ma cosa c’entra la “gentrification” in questo caso?

      Era una bella villa, mica un caseggiato popolare abitato da poveretti che vengono espulsi….

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  9. Bellissima palazzina è inconcepibile! La conosco bene perché abito in zona, non mi capacito né della scelta di demolirla né che lo abbiano permesso.
    Poi la sovrintendenza va a tutelare i muri di alcuni lotti delle ferrovie, pazzesco

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  10. Urbanfile, avendo una visione completa degli interventi in corso su Milano, deve assolutamente attivarsi per concentrare gli sforzi e aggregare le energie dei lettori per fare pressione contro gli enti che permettono questi interventi criminali. Eventualmente creare un’associazione o qualunque altro strumento per fare pressione.

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  11. Secondo me Urbanfile dovrebbe prendere posizione con riferimento allo scempio che i costruttori stanno perpretrando a Milano.

    Interi interessantissimi immobili inizo secolo scorso sono oggetto di demolizioni forsennate. Un conto è abbattere un capannone, un conto è distruggere interessanti architetture che la seconda guerra mondiale aveva risparmiato.

    Per distruggere mi riferisco anche ad interventi di strip out, come ad esempio l’ex palazzo Unicredit in Cordusio dove sono stati distrutti gli interni lasciando l’esterno come uno scenario teatrale. L’anima del palazzo, costituita da marmi, antichi parquet, camini, antiche porte, è andata completamente persa a favore di pareti in carton gesso.

    Raccogliamo le firme per fermare il sacco di Milano!!!!!

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    • Buongiorno. Abitiamo nel condominio confinante, e per noi la demolizione non sarà una passeggiata, avendo – tra l’altro – una parete adiacente.
      È già stata fatta una interrogazione in municipio 8, che dovrebbe già essere stata portata anche in comune. Al posto del convento sappiamo, in quanto confinanti, che sorgerà un condominio con una torre di 7 piani, totalmente fuori contesto. Eppure il progetto, dopo un paio di ricicli, è stato approvato. La Soprintendenza ha fatto un sopralluogo. Quindi il problema non è nell’impresa che si appresta a demolire per poi ricostruire, perché ha avuto i permessi per farlo. Il problema è nel fatto che questi permessi siano stati accordati. Snaturando completamente un isolato. Ignorando una storia. Supportando la costruzione dell’ennesimo palazzo uguale a tutti quelli nuovi della zona, senz’anima. Credendo che tre fili d’edera su terrazzi iper-moderni possano rimpiazzare pini storici. Trascurando l’impatto ambientale che una demolizione di questo tipo comporterà in termini di rumore, polveri, gasolio – per non parlare dei danni sugli edifici adiacenti, a partire dagli alberi tagliati nei giardini confinanti. Per costruire appartamenti da decine di migliaia di euro al metro quadro che solo pochissimi possono permettersi. Quindi la domanda è: come è possibile che il progetto sia stato approvato?

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      • perchè purtroppo qualcuno avrà trovato una bella busta piena il giorno che doveva decidere. Davvero una vergogna questa giunta che continua a far costruire palazzine da 7-8000 euro al metro quadro….

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  12. Pura speculazione. Con questi prezzi al mq ci sono persone che, se potessero, demolirebbero il Duomo.
    Tra qualche anno si parlerà del “sacco di Milano”, che sta perdendo molti edifici che ne rappresentano la storia e lo stile architettonico.
    Questo discorso nulla a che fare con il fermare il rinnovamento o la crescita della città.

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  13. I soliti primitivi deculturati che stanno facendo scempio di vari edifici estetici.. Immagino per costruire obbrobriosi casermoni senza stile o location supermercati e location commerciali…. Mi chiedo con quale volto barbaro si affaccino al mondo..

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