Novità a Calvairate, in questi giorni sono in corso le demolizioni dei vecchi caseggiati e padiglioni del Mercato Avicunicolo dove si svolgevano le attività di mercato degli animali volatili da cortile e conigli. Siamo esattamente tra via Lombroso, via Vismara e via Maspero.
Infatti in questi giorni sono stati parzialmente demoliti i due fabbricati residenziali (ex case del personale) che si affacciavano su via Gaspare Vismara ed alcuni capannoni interni.
Si tratta del progetto ARIA, vincitore della seconda edizione di Reinventing Cities, il bando internazionale indetto dal Comune insieme a C40 che prevede l’alienazione o la costituzione del diritto di superficie di siti da destinare a progetti di rigenerazione urbana in chiave sostenibile.
Il progetto era stato presentato nel 2021 da Redo Sgr con Deltaecopolis, CCL, IED Istituto Europeo di Design, CA Ventures e E.On, progettato dagli studi Snøhetta Oslo, Barreca & La Varra, Stantec, CZA Cino Zucchi Architetti per il campus IED, Chapman Taylor, Mpartner, Fondazione Housing Sociale, Fondazione Politecnico di Milano, prof. Marco Filippi, Deloitte, Planet Smart Cities, MIC Mobility-in-Chain, PNAT, GaiaGo, LifeGate, Cresme Ricerche, LAMA development & cooperation, Fondazione Don Gino Rigoldi, Amici di Edoardo, ènostra, Edoardo Tresoldi, The Fab Lab, Festival della Scienza, Eatour, Electreon, Mare Culturale Urbano, Giacimenti Urbani.
L’avicunicolo fu inaugurato nel maggio 1925 e rimase attivo sino al 2016. Dopo la Seconda guerra mondiale l’area era così grande da ospitare una vera e propria comunità composta da centinaia di persone, fino a pochi anni fa, qui vi risiedevano ancora alcune famiglie.
L’area dell’ex Mercato Avicunicolo, fa parte del grande progetto di Aria e questa porzione, chiamata Cluster 5 nella mappa qui di seguito, prevede la realizzazione di 30.000 m2 di Social Housing, aree commerciali e uno studentato.
Referenze Immagini: Roberto Arsuffi; Comune di Milano; render credits Wolf visualizing architecture
Calvairate, Viale Molise, Via Lombroso, Snøhetta, Reinventing cities, Progetto, Masterplan, IED (Istituto Europeo di Design)
Capisco che si tratta di immobili di non particolare valore architettonico, ma di fatto è l’ennesima cancellazione di memoria storica, dato che si tratta comunque di edifici del 1925.
“Capisco che si tratta di immobili di non particolare valore architettonico” e poi procede a scrivere un articolo dove dimostra di non aver capito nulla.
E che cosa dovevano farne?
Bene. A Milano abbiamo bisogno di creare quartieri car free. L’automobile di proprietà danneggia gravemente le nostre città e il suo uso va limitato fortemente. Anche la sosta selvaggia va penalizzata in modo severo. Milano guardi all’Europa e alle altri capitali.