Milano | San Cristoforo – Ma perché ci sono monumenti nel degrado perenne?

Sarà uno dei miei crucci, ma ci sono luoghi, anche importanti e carichi di storia che vivono nel degrado totale e dimenticati dalle istituzioni quali il Comune, lo Stato, la Regione, la Sovrintendenza e anche la Curia. Ricorderete sicuramente quante volte abbiamo menzionato lo staot di degrado della Basilica di San Lorenzo Maggiore, monumento millenario imbrattato come un muro di una fabbrica da anni, senza che nessuno faccia qualcosa.

Anche il ponte sul Naviglio Grande davanti alla quattrocentesca e deliziosa chiesetta di San Cristoforo è da anni nel totale degrado.

Ogni volta che mi capita di vederlo, mi si stringe il cuore. Cartelli, il guardrail stile autostrada, pali orrendi, erbacce e sopratutto scritte vandaliche ovunque.

Quindi degrado provocato non solo dagli imbrattamuri che sporcano ovunque, ma anche dalle istituzioni, che se ne fregano completamente, regalandoci queste belle viste piene di ogni schifezza e che vanno ad imbrattare un luogo altrimenti magico.

Quando basterebbe veramente poco per avere un po’ di rispetto.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

San Cristoforo, degrado, imbrattamuri, Navigli, Naviglio Grande, Degrado, Balaustre, Ripa di Porta Ticinese, la Lodovico il Moro

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | San Cristoforo – Ma perché ci sono monumenti nel degrado perenne?”

  1. “Quel Guardrail non si può vedere, eppure la Sovrintendenza non chiede rimedio Item 9 of 10”

    Cari Urbanfiles, finchè certe cose le scriviamo noi scimuniti nei commenti, ci sta.
    Ma voi che siete assennati, veramente pensate che sia compito della Soprintendenza pattugliare le vie di Milano e chiedere (a chi?) la rimozione di un guardrail che oggettivamente non si può vedere??

    Caliamo un velo pietoso sull’inutile Municipio 6… ma le varie Associazioni dei Navigli e anche noi amanti di queste parti di Milano potremmo farci sentire. Piuttosto è da capire che comanda li, il Comune? Il Canale Villoresi? La Città Metropolitana in quanto erede della Provincia? Boh….

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    • Giusta osservazione,
      alle volte bisogna andare più in profondità. Urbanfile fa già gran parte del lavoro, ma poi piuttosto che puntare il dito contro un particolare ente, bisognerebbe capire come agire in difesa del patrimonio, magari sensibilizzando e promuovendo interventi di manutenzione collettiva.
      Immagino però che l’addio verso la Soprintendenza ed il Comune sia stato alimentato dai molti scempi architettonici degli ultimi anni, e quelli si che hanno responsabili.

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      • > Ma perché ci sono monumenti nel degrado
        > perenne?
        A me la risposta pare semplice così come la soluzione.
        1) Per l’amministrazione NON è degrado e alla maggioranza va bene così quindi NON vedo segnali di un cambiamento.
        2) Da parte mia stufo di vivere nello nel degrado e di rientrare a casa schifato, da nato e cresciuto a Milano…che non riconoscevo più, me ne sono andato! ?

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        • Idem… ho levato le tende da zona Isola l’anno scorso, mi sono trasferito in Brianza e non ho nessuna intenzione di tornare indietro.

          C’è da dire che io ho il vantaggio di essere un libero professionista che può farsi lo studio in casa… quindi non devo fare il pendolare.

          Ormai anche nei paesi c’è tutto quello che c’è in città, qui abbiamo perfino un ottimo teatro che fa gli stessi spettacoli di Milano… ci sono cinema di prima visione, ottimi ristoranti, ci sono supermercati e negozi per tutti i gusti (e per il resto c’è Amazon…), ho tutti i servizi a 10 minuti a piedi, dal comune alla farmacia al dottore (altro che città a 15 minuti…)… ho 3 supermercati nel raggio di 500 metri da casa.

          Quando mi affaccio alla finestra vedo gli alberi e quando vado in giro non devo guardarmi alle spalle. E per quella volta ogni tanto che si va a vedere una mostra o un teatro o altro a Milano, in orari non di punta con la tangenziale ci metto sì e no 20-25 minuti per arrivare a Cimiano e prendere la metro.

          Quindi ciao ciao Milano, ci vediamo una sera alla settimana, per il resto trovati altri polli da spennare.

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        • Anch’io sono schifato dal lerciume grafico e dai cialtroni cittadini che se fregano.Comunque resisto con volontari pulendo (lo fanno anche all’estero)e cercando inutilmente di infondere ai cialtroni il senso civico.Perchè amo Milano.

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    • Le osservazioni dell’anonimo numero 1 sono anche giuste però bisogna anche andare oltre e capire chi ha autorizzato la posa di un guard rail davanti a una chiesa del Trecento perché se lo facessi io come architetto presentando il progetto per la paesaggistica col c**** che me lo accettano!!!!

      Mi pare evidente che ci sia stata una omissione Da parte di chi lo ha posato che non ha fatto gli iter autorizzativi che avrebbe dovuto perché altrimenti è impossibile che questo abominio sia stato autorizzato dalla Soprintendenza

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      • Però non credo che la Soprintendenza abbia voce in capitolo sulla messa in sicurezza delle strade aperte al pubblico: se serve una protezione per le auto, va messa quella autorizzata dal Codice della Strada?

        Certo, uno si potrebbe domandare perchè caspita devono passare le auto su una stretta alzaia ciclabile davanti ad una Chiesetta del Trecento (e in subordine se quel guardrail risalente agli anni 70 sia a norma e/o serva a qualcosa)

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  2. Bisogna dire però che la Chiesa di San Cristoforo non mi sembra degradata
    Qualche volta la mattina quando vado a correre vedo il parroco che lava i marciapiedi e annaffia gli alberi…sono piccole cose ma c’è speranza.

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  3. Le osservazioni dell’anonimo numero 1 sono anche giuste però bisogna anche andare oltre e capire chi ha autorizzato la posa di un guard rail davanti a una chiesa del Trecento perché se lo facessi io come architetto presentando il progetto per la paesaggistica col c**** che me lo accettano!!!!

    Mi pare evidente che ci sia stata una omissione Da parte di chi lo ha posato che non ha fatto gli iter autorizzativi che avrebbe dovuto perché altrimenti è impossibile che questo abominio sia stato autorizzato dalla Soprintendenza

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  4. circa 4gg fa, ho visto la stessa foto in prospettiva della 2 su un post Instagram di “milanodavedere” che intendeva dare un buongiorno con una bella immagine di milano… ho commentato il degrado che si veda da quella foto come UF ha fatto con questo articolo … milanodaNONvedere

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  5. Perchè questa domanda? L’ abbiamo saputo recentemente: a Milano si possono distruggere, quando e come si vuole, la storia urbanistica e il patrimonio artistico dell’ inizio novecento, tra eclettismo e stile liberty, ma che nessuno tocchi i graffiti del leoncavallo…quelli sì che sono da vincolare!

    Nel nostro paese ci sono partiti – alle elezioni votati da svariati milioni di persone – i cui dirigenti sostengono apertamente l’ idea che le sentenze dei tribunali siano frutto di ideologizzazione e di appartenenza politica. Io non dico che sia così, loro lo dicono…certo che se questo è vero, risulta semplice anche capire certe scelte paradossali in materia di vincoli architettonici .

    La domanda è allora, ma perchè questa situazione? Che poi è la stessa per qualunque settore: noi pensiamo che la stampa serva a informare o a fare propaganda? Che il sistema sanitario serva veramente a curare o a spillare soldi? Che la Chiesa cattolica sia composta da sostenitori o da infiltrati? Se non è vera la seconda ipotesi, circa la chiesa, come è possibile una situazione come quella di San Lorenzo ?

    E non si dica che il problema sono i vincoli burocratici ecc. perchè proviamo a ricordare come era degradata la situazione nella zona della stazione centrale e in molte altre luoghi della città (come il Piccolo Teatro) il sindaco allora in carica, Formentini, piaccia o non piaccia l’ idea, ha affrontato la situazione con i fatti, risanando e ripulendo; quando si vuole salvare Milano pèrchè la si ama davvero, le cose possono cambiare veramente, quando invece al potere – politico e amministrativo – vanno gli ideologizzati global o pseudo conservatori, ecco che nulla cambia. Una loro colonia siamo e colonia restiamo.
    Dunque la risposta alla domanda è: più partecipazione, come diceva anche Gaber; diamoci da fare di più, maggior impegno, non lasciamo le istituzioni in mano sempre ai soliti.

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  6. La domanda in realtà è un’ altra. L’ abbiamo saputo recentemente: a Milano si possono distruggere quando e come si vuole, la storia urbanistica e il patrimonio storico-urbanistico dell’ inizio novecento, tra eclettismo e stile liberty, ma che nessuno tocchi i graffiti del leoncavallo…quelli sì che sono da vincolare!

    Nel nostro paese ci sono partiti – alle elezioni votati da svariati milioni di persone – i cui dirigenti sostengono apertamente l’ idea che le sentenze dei tribunali siano frutto di ideologizzazione e di appartenenza politica. Io non dico che sia così, loro lo dicono…certo che se questo è vero, anche capire certe scelte paradossali in materia di vincoli architettonici risulta semplice.

    La domanda è allora, ma perchè questa situazione? Che poi è la stessa per qualunque settore: noi pensiamo che la stampa serva a informare o a fare propaganda? Che il sistema sanitario serva veramente a curare o a spillare soldi? Che la Chiesa cattolica sia composta da sostenitori o da infiltrati? Se non è vera la seconda ipotesi, circa la chiesa, come è possibile una situazione come quella di San Lorenzo ?

    E non si dica che il problema sono i vincoli burocratici ecc. perchè proviamo a ricordare come era degradata la situazione nella zona della stazione centrale e in molte altre luoghi della città (come il Piccolo Teatro) il sindaco allora in carica, Formentini, piaccia o non piaccia l’ idea, ha affrontato la situazione con i fatti, risanando e ripulendo; quando si vuole salvare Milano pèrchè la si ama davvero, le cose possono cambiare veramente, quando invece al potere – politico e amministrativo – vanno gli ideologizzati global o pseudo conservatori, ecco che nulla cambia. Una loro colonia siamo e colonia restiamo.
    La risposta allora è: più partecipazione, diamoci da fare, non lasciamo le istituzioni in mano sempre ai soliti.

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  7. Carcere e lavori forzati. Il sindaco che si farà carico di questo cancro avrà il mio voto. I vandali sono sempre gli stessi: 031 CREW, Rigolo, Rupe, e altri nomi di imbecilli sparsi per la città.

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  8. La domanda in realtà è un’ altra.
    L’ abbiamo saputo recentemente: a Milano si possono distruggere, quando e come si vuole, la storia urbanistica e il patrimonio storico-urbanistico dell’ inizio novecento, tra eclettismo e stile liberty… ma che nessuno tocchi i graffiti del leoncavallo, quelli sì che sono da vincolare!

    Nel nostro paese ci sono partiti – alle elezioni votati da svariati milioni di persone – i cui dirigenti sostengono apertamente l’ idea che le sentenze dei tribunali siano frutto di ideologizzazione e di appartenenza politica. Io non dico che sia così, loro lo dicono…certo che se questo è vero, anche capire certe scelte paradossali in materia di vincoli architettonici risulta semplice.

    La domanda è allora, ma perchè questa situazione? Che poi è la stessa per qualunque settore: noi pensiamo che la stampa serva a informare o a fare propaganda? Che il sistema sanitario serva veramente a curare o a spillare soldi? Che la Chiesa cattolica sia composta da sostenitori o da infiltrati? Se non è vera la seconda ipotesi, circa la chiesa, come è possibile una situazione come quella di San Lorenzo ?

    E non si dica che il problema sono i vincoli burocratici ecc. perchè proviamo a ricordare come era degradata la situazione nella zona della stazione centrale e in molte altre luoghi della città (come il Piccolo Teatro) il sindaco allora in carica, Formentini, piaccia o non piaccia l’ idea, ha affrontato la situazione con i fatti, risanando e ripulendo; quando si vuole salvare Milano pèrchè la si ama davvero, le cose possono cambiare veramente, quando invece al potere – politico e amministrativo – vanno gli ideologizzati global o pseudo conservatori, ecco che nulla cambia. Una colonia siamo e colonia restiamo.
    La risposta allora è: più partecipazione, diamoci da fare, non lasciamo le istituzioni in mano sempre ai soliti.

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  9. é un angolo raro di Milano e va preservato in tutti i suoi dettagli.

    e giusto di fronte ci sono i Lavatoi, i quali completamente abbandonati, meriterebbero invece di essere preservati e celebrati così come nel non distante Vicolo dei Lavandai.

    C’e’ da dire che è un quartiere che pero’ ha una sua forte identita’ e che vedo migliorare, seppur lentamente, di anno in anno

    certo si possono trovare migliori alternative rispetto al Guard rail…

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