Milano | Città Studi – Al via i lavori per il Campus umanistico della Statale

Lo studio di architettura Ottavio Di Blasi – ODB & Partners firma il progetto architettonico e di restauro del nuovo Campus umanistico dell’Università Statale di Milano a Città Studi nell’area di via Celoria 10: un progetto di rigenerazione urbana che si inserisce nel quadro del programma di riorganizzazione edilizia dell’Ateneo.

Parte a Città Studi il cantiere per la realizzazione del Campus umanistico nell’area di via Celoria 10, che ospiterà i corsi del Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali, ma anche corsi di area economica, politica e sociale. Firma il progetto architettonico e di restauro lo studio di architettura Ottavio Di Blasi – ODB & Partners, redatto in ATI con Milan Ingegneria SpA e Tekser s.r.l, selezionata con bando di gara indetto dalla Statale nel 2021, e con la collaborazione della Direzione Edilizia e Sostenibilità dell’Ateneo. 

La Statale conferma quindi la propria intenzione di mantenere un forte presidio a Città Studi, primo storico nucleo scientifico dell’Ateneo, in ferma coerenza con la prospettiva di riorganizzazione e sviluppo multipolare al centro di tutti i suoi piani pluriennali, che prevede, oltre al Campus di Città Studi (polo a vocazione prevalentemente umanistica), il Polo Centrale, il Campus in MIND, il Polo Veterinario di Lodi e il Polo UNIMONT di Edolo.

Il cantiere parte a poche settimane dalla firma del protocollo di intesa tra Comune di Milano e Università Statale, che ha dato nuovo impulso alla riorganizzazione e alla riqualificazione di Città Studi, confermando la vocazione universitaria del quartiere. 

Nel nuovo Campus troveranno nuova collocazione i corsi di laurea dell’ambito dei beni culturali, con le correlate attività di ricerca, attualmente ospitate nella sede di via Noto, che verrà dismessa, ma anche le attività di alcuni dei corsi della Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali, che fanno riferimento alla storica sede di via Conservatorio, così come le attività formative post laurea (Master e Corsi di perfezionamento). Troveranno una nuova sede nel Campus, più idonea alla loro valorizzazione e alla fruizione da parte del pubblico, anche il Centro Apice (Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale) e la nuova sede del Museo Antropologico (MUSA e LABANOF). 

dieci edifici che comporranno il complesso saranno collegati da un sistema di passerelle pedonali coperte che li metterà in comunicazione rendendoli fruibili indipendentemente dalle condizioni atmosferiche esterne, superando il limite storico dei complessi edilizi a padiglioni. L’insieme di questi interventi trasformerà il vecchio complesso a padiglioni in un moderno campus urbano caratterizzato da una migliore offerta di spazi didattici, una più ampia e razionale disponibilità di spazi aperti e a verde, un migliore confort di utilizzo e minori costi energetici e di gestione. Le aree a verde nell’area di progetto vengono valorizzate ed incrementate passando dagli attuali 3.116 mq a 5.846 mq, un aumento ottenuto riducendo al minimo i parcheggi riservati all’interno dell’area del campus a tutto favore della fruibilità pedonale del campus. A lavori ultimati, il Campus prevedrà una superficie totale di circa 25mila mq2.617 posti nelle aule didattiche, 228 posti nei laboratori didattici e una sala Auditorium da 250 posti.

Un’immagine dell’edificio principale che sarà sacrificato e demolito per lasciare posto al nuovo complesso.

Referenze immaigni: Roberto Arsuffi; Rendering MORENO MARRAZZO SPAZIO CREATIVO

Città Studi, via Celoria, Politecnico di Milano, Università Studi di Milano, ODB & Partners, Progetto, Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali,

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

11 commenti su “Milano | Città Studi – Al via i lavori per il Campus umanistico della Statale”

  1. So che è un dettaglio, ma già che siamo in tema:

    non avrebbe più senso se la stazione Piola della M2 si chiamasse “Città Studi”?

    Rispondi
  2. Che struttura pesante, hanno voluto scimiottare Renzo Piano ma male. Dai render il tetto sembra una maglia intricata di travi in ferro che otticamente schiaccia la struttura sottostante

    Rispondi
  3. Bell’intervento, si poteva fare meglio ma il miglioramento è tale che va benissimo anche così, ottimo togliere parcheggi all’interno per aumentare verde e zona pedonale come nell’intervento di Renzo Piano nella zona polimi, bravi

    Rispondi

Lascia un commento