Milano | Trasporti – M3: arrivano i primi tornelli anti “salto della cavallina”

Prosegue l’azione di contrasto all’evasione tariffaria da parte di Atm. Nella stazione M3 di San Donato, è stata completata l’installazione dei primi 4 tornelli alti, i quali entreranno in funzione a partire da oggi, 2 gennaio. Entro la fine di febbraio, l’intera stazione sarà dotata dei nuovi varchi, per un totale di 27.

I nuovi tornelli sono progettati per prevenire l’accesso e l’uscita senza il pagamento del biglietto, impedendo qualsiasi tentativo di scavalcare o superare la barriera col famoso “salto della cavallina”. (chissà se sistemeranno anche gli sportelli antipanico usati spesso come “uscita o entrata” veloce?)

Nel corso dei prossimi mesi, la sostituzione dei tornelli esistenti con i maxi tornelli si estenderà ad altre 6 stazioni: Duomo M3, Duomo M1, Cadorna M1, Cadorna M2, Centrale M3, Rogoredo M3.

Entro la fine del 2024, saranno 172 i varchi di nuova generazione presenti sulla rete metropolitana, che si aggiungono a quelli già in uso sulle linee M4 e M5.

La struttura dei nuovi tornelli, con due porte scorrevoli, raggiunge un’altezza di 2,30 metri, impedendo qualsiasi tentativo di superamento. Inoltre, un sensore rileva l’attraversamento simultaneo di due o più persone, inviando una segnalazione al sistema centrale di supervisione per monitorare gli accessi anomali.

Questa iniziativa rafforza l’impegno di Atm nel contrastare l’evasione tariffaria. L’azienda ha già aumentato il numero di controllori a 150 persone e ha intensificato le attività di controllo con nuove modalità, come la marcatura a zone per l’intera giornata in una singola stazione. Il ruolo cruciale del personale di controllo ha contribuito a ridurre il tasso di evasione al di sotto del 2,6%, dopo gli anni della pandemia durante i quali, per ragioni di legge, non era possibile effettuare controlli, aumentando l’atteggiamento di non rispetto delle regole.

Referenze immaigni: Urbanfile, Roberto Arsuffi, ATM

ATM, Metropolitana, Metro, M3, Tornelli,

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28 commenti su “Milano | Trasporti – M3: arrivano i primi tornelli anti “salto della cavallina””

  1. Finalmente qualcuno ha capito che tutelare e/o proteggere chi ha regolare biglietto o abbonamento e paga sempre è importante per una società che vuole definirsi civile.

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  2. Ma chi ha progettato queste schifezze???

    Oltre che orribili, con volumi sovrapposti che li appesantiscono peggio di un catafalco, creano una cacofonia di luci senza senso – l’esatto opposto di quanto fatto dalla segnaletica di Noorda.

    Ma perché non si fa mai un concorso come Dio comanda e va a finire che ci troviamo manufatti che rovinano l’estetica della metropolitana che resteranno per decenni?

    Ma chi sono le scimmie che dirigono ATM???
    Milano capitale del design d’Egitto…..

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  3. Concordo con il vostro commento: idea corretta, ma spesa inutile, se poi non si fa qualcosa anche per le uscite di sicurezza — e, aggiungerei, quelle per i disabili — da dove la gente entra ed esce in continuazione con la massima tranquillità, con gli agenti di stazione che fanno finta di non vedere.

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    • Io agli agenti che fingono di non vedere toglierei dallo stipendio un euro per ogni persona che lasciano entrare scavalcando i tornelli.

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      • Però, è capitato più volte, se richiamano un evasore poi prendono delle botte… Chi glielo fa fare? Il datore di lavoro dovrebbe garantire loro la sicurezza mentre lavorano.
        Come si può fare? Magari mettendo vigili e polizia la situazione migliorerebbe. La Polmetro e la Security di ATM non bastano, ci vuole di più, forse il prefetto può qualcosa

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  4. Non capisco che senso abbia mettere solo 4 tornelli di questo tipo in diverse stazioni. In questo modo chi vuole saltare userà gli altri bassi…oppure le uscite di emergenza spesso lasciate direttamente aperte…
    Molto meglio cominciare da una singola stazione e cambiarle tutte, finito lì si procede con la successiva…

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    • Trovo il commento di erf razzista verso l’Italia e gli italiani che nel corsp deo secoli hanno creato opere d’arte stupende. Siamo inoltre la settima potenza industriale del mondo. Rispetto. Al massimo poteva dire solita cavolata dell’atm di sinistra del sindaco Sala

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      • Sorvolando sul commento infelice e gratuito di “Milano capitale del design d’Egitto…..”, credo che il commento di @Ivan si riferisse al lento e inesorabile “tradimento” progettuale che ATM sta portato avanti da anni (tanto con la giunta Moratti che con quella Sala).
        Il pioneristico lavoro fatto da Bob Noorda e Franco Albini del 1963, ha subito nel tempo una lunga serie di piccole scelte discutibili, nettamente in contrasto con l’idea originale di pulizia estetica e di funzionalità (iniziate con le nuove strisce segnaletiche lucide al posto di quelle opache 2006?).
        I tornelli visti nel post, non so se rappresentano la soluzione definitiva e/o la più efficace, ma sicuramente la scelta di questi “catafalchi” luminosi (più simili ad alieni arrivati dalla Los Angeles distopica di Blade Runner) rientra in questo assurdo modo di lavorare in maniera caotica e senza guardare al progetto nel suo complesso.

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  5. L’estetica non è il massimo, però servono tantissimo quindi bisogna accontentarsi. Più che altro non capisco come mai non si inizi dalle stazioni che hanno ancora i vecchi tornelli “a tre barre”, decisamente più facili da evitare degli altri, della rossa e della verde (solo in alcune stazioni sono già stati sostituiti da quelli alti)

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    • Immagino che inizino dalle stazioni dove si registra la maggiore evasione…

      Per esperienza aneddotica nella lista ci metterei senz’altro Cimiano e Crescenzago.

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  6. Io tirerei via tutti i tornelli e pattuglioni in BORGHESE in giro per l’intera durata del servizio. In Germania non esistono tornelli e in un giorno sono stato controllato 3 (tre) volte! Quante volte siete stati controllati??

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    • L’unica volta negli ultimi 4 anni di utilizzo quotidiano dalla M5 è stato alla stazione di Domodossola, dove uno squadrone minaccioso di controllori stavano in agguato agli studenti in uscita dal liceo Beccaria. Alla mia domanda sul perché non vanno piuttosto a controllare stazioni “critiche” come Segesta, mi hanno candidamente risposto che è troppo rischioso.
      Evidentemente gli studenti (quasi tutti con abbonamento), sono obiettivi più facili…

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  7. Ma quale impegno a contrastare l’evasione tariffaria? L’unico risultato sarà quello di agevolare tutti gli “evasori” ad accodarsi dietro a chi il biglietto lo paga come accade SISTEMATICAMENTE ai tornelli della M5, completamente NON presidiati, che uso quotidianamente. Neanche lo sforzo di saltare sarà più necessario ai furbetti.

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  8. Atm dice addio al biglietto di carta: da febbraio i viaggi sui mezzi pubblici a Milano si caricheranno su una tessera

    milano.repubblica.it

    Anno nuovo, nuovi biglietti e nuovi tornelli per i trasporti cittadini, con un lento e progressivo addio ai biglietti cartacei e ai vecchi varchi di tutte le linee metropolitane. Dopo Trenord anche Atm passa, da febbraio, al biglietto da caricare su tessere magnetiche chiamate “chip on paper” che costituiscono un titolo di viaggio elettronico, ricaricabile e che non si butta più via.

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  9. La soluzione risolve solo in parte il problema: adesso tutti i ‘portoghesi’ si appiccicheranno agli utenti paganti per uscire, il cosiddetto ‘tailgating’. Abitudine alquanto pericolosa anche perché spintonano, quando va bene, pur di passare insieme al pagante. Immaginate donne ed anziani cosa rischieranno…

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  10. Sarò controcorrente ma… io renderei i trasporti pubblici GRATUITI.
    Non sarebbe neanche la prima città che lo fa.
    I politici (qualsiasi ‘lato’) si riempono la bocca con scelte ‘verdi’ ma concretamente limitano il traffico veicolare e poco più.
    Questa sarebbe una scelta/investimento molto concreta.

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    • non esistono trasporti pubblici gratuiti.
      se però intendi dire che viste le tasse che paghiamo a milano dovrebbero essere già inclusi, allora sì.

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    • Sarebbe bellissimo, ma assolutamente insostenibile.
      Si può (e si deve) fare in realtà molto più piccole, ma a Milano come in altre grandi città purtroppo non si può fare.

      Semplicemente bisogna fare più controlli e punire aspramente chi non paga.

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    • I primi tornelli anti evasori del biglietto, sono stati realizzati negli USA; addirittura con sbarre di acciaio ecc. Qui da noi, ora che abbiamo raggiunto lo stesso livello di “risorse” che c’è nelle grandi città americane, ci confrontiamo con lo stesso problema; parlare di “inciviltà dei milanesi” come dice l’ articolo, è semplicemente vergognoso: gli stessi tg di regime locali hanno spiegato che l’ evasione del biglietto, in realtà è minima, sia come percentuale, meno del 3 per cento, sia come denaro mancante, circa 170.000 euro, ovviamente per noi una fortuna, per una azienda come ATM… Allora perchè tanta importanza a questi tornelli? Perchè non c’ entra nulla chi non paga il biglietto, si tratta di rispondere alla necessità di impedire l’ accesso a personaggi vari che entrano in metropolitana e ci stanno giornate intere per compiere furti ai danni dei passeggeri.

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  11. Rimettete i cestini che avete tolto e non posizionateli solo a bordo delle strade dove vi é più comodo svuotarli, devono essere messi nelle posizioni dove raccolgono più immondizia ossia dove passa la gente!

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