Ormai potremmo inserirlo benissimo tra i cantieri “fantasma”, quelli giunti ad un punto e da anni completamente abbandonati per vari motivi, stiamo parlando del cantiere sito al bordo del canale Martesana in via Stamira d’Ancona 40 in quel di Gorla (quasi Turro), fermo dal 2021.
Il progetto venne avviato con le procedure nel 2014, con tanto di cartello affisso sul cancello della vecchia autorimessa. L’avvio del cantiere nel 2020, giunto nel maggio 2021 è stato fermato, lasciando 30 famiglie alle prese con mutui già avviati.
Riportiamo una lettera inviata il 30 marzo 2022 a Milano Today da parte di uno degli acquirenti:
Buongiorno Redazione Milano Today, perdonatemi il disturbo ma ho necessità di portare alla vostra attenzione una situazione davvero preoccupante. Io e mia moglie, come altre 30 famiglie, abbiamo acquistato un appartamento in via Stamira d’Ancona 40 Milano tramite Cooperativa Edificare soc. Coop. Arl. vincolato ad una convenzione con il Comune di Milano. Allo stato attuale la costruzione è solo uno scheletrato poiché l’attivita’ di costruzione è ferma da maggio 2021. Da oltre un anno stiamo producendo alla Banca Intesa Sanpaolo di via G.B. Pirelli 16 tutta la documentazione necessaria richiestaci per proseguire con l’erogazione del mutuo stipulato con loro, necessario per terminare i lavori della costruzione del condominio. Premesso che abbiamo già avuto un incontro in Comune con l’assessore Giancarlo Tancredi il quale ha espressamente indicato nella sua lettera che è interesse del Comune di Milano che i lavori riprendano quanto prima e che l’intervento sia completato trattandosi di edilizia residenziale sociale destinata a richiedenti con caratteristiche soggettive. Ma a quanto pare alla banca non interessa piu’, ieri stesso ha avuto un incontro con il cda della cooperativa e ha ribadito che non crede piu’ nel progetto e pertanto non vuole erogare i soldi necessari per far ripartire i lavori, ma vuole obbligare noi soci ad anticipare somme che la banca non ha erogato da oltre un anno, continuando però a chiederci interessi al 5%. Le preciso che ad oggi l’importo erogato dalla banca è in eguale misura rispetto all’importo versato come anticipo da noi acquirenti. La prego di prendere in considerazione la nostra situazione, siamo veramente disperati, abbiamo investito tutti i risparmi della ns vita in questo progetto, ci sono famiglie che hanno venduto casa e ora si ritrovano ad essere in affitto e con il rischio di perdere oltre 50 mila euro a famiglia. È inammissibile inoltre che un progetto così bello lungo la Martesana fallisca così miseramente per colpa di una banca. Siamo davvero disperati, tutte queste famiglie non possono finire per strada.
Nel frattempo il Comune sembra essersi attivato lo scorso inverno con una delibera per vedere di risolvere l’empasse:
Atto integrativo alla convenzione tra il Comune di Milano ed Edificare Soc. Coop. Edilizia a r.l., stipulata in data 13.11.2017 a rogito dott. Ernesto Vismara di Milano n. 57241 di Repertorio e n. 12989 di Raccolta, per regolamentare la realizzazione e gestione dell’intervento di edilizia residenziale sociale da destinare a servizio abitativo, nella forma della locazione con patto di futura vendita in esecuzione degli artt. 3, 4 e 8 delle norme di attuazione del Piano dei Servizi del P.G.T. 2012, secondo quanto previsto dalla delibera C.C. n. 42/2010 e dalla Determinazione del Settore Pianificazione Urbanistica Generale n. 47 del 15.12.2014, sull’area sita in Milano, via Stamira d’Ancona n. 40.
Si tratta di una modalità che ha preso piede dopo la crisi del 2008, quando gli immobiliaristi avevano difficoltà a vendere perché le banche non erogavano più prestiti. In sostanza l’immobiliare si prende in carico il “rischio della banca”, facendo una specie di prevendita: all’inquilino viene consegnato l’appartamento e anziché pagare un mutuo, pagherà un affitto sino al riscatto del prezzo concordato, in pratica un vincolo come se fosse un mutuo, fino ad estinzione del debito.
Qui di seguito la situazione del sito nel 2012 e poi nel 2014.
Cantiere, avviato, come dicevamo, nel 2020 ma che, nel 2024 si presenta ancora come nel 2021.
Milano | Gorla – Via Stamira d’Ancona, 40 (angolo Via Luigi Bettinelli – Alzaia Martesana)>>> SENZA NOME
(residenziale) (nuova costruzione)
(PT + 5 piani + 1 interrato per autorimessa)
(30 appartamenti)
CARTELLO 2 (giugno 2020)
- committente: (Edificare scarl – società cooperativa edilizia)
- progettista (arch. Tiziano Menescardi – Sedriano, MI)***
- DL: (ing. Paolo Cannella – Milano, MI)
- coordinatore dei lavori: (Romeo Safety Italia srl)
- impresa: (Vera Edilizia srl – Calcinate, BG)
CARTELLO 1 (settembre 2014) >> futura costruzione
—–
**** (grafia errata nel cartello)
Referenze immagini: Roberto Arsuffi; duepiedisbagliati
Gorla, Turro, Martesana, Via Stamira d’Ancona
Che tristezza vedere un cantiere abbandonato lungo la passeggiata sul naviglio.. Speriamo in un lieto fine di questa lunga vicenda
Abito sulla Martesana, é da 2 anni che quel palazzo abbandonato é diventato alloggio di immigrati illegali e chi vive lì accanto capita di vederli quando accendono fuocherelli notturni per riscaldarsi e quando a metà mattina escono a fare i bisogni fisiologici negli spazi verdi all’interno del cantiere.
Un degrado reale e ignorato dal comune.
Di fronte a quel palazzo mai finito e ormai rifugio di illegali c’è (c’era) una bella area verde per cani, ci portavo i miei cani ogni mattina. Da quando hanno tirato su i muri il parco non ha più luce e il terreno diventato fangoso e l’erba non cresce (errore già in partenza l’idea di costruire case abitative che chiudono un area verde con alberi storici, accanto a una cascina storica adibita ora a locale – graditissimo anche ai non più giovani – con musica live all’aperto e corsi di yoga, giardinaggio ecc. Come potete fare un palazzo abitativo oggettivamente brutto attaccato ad una cascina storica che offre musica live fino alle 2 di notte per 6-7 mesi all’anno? Vorrete mica far chiudere un punto di ritrovo dove cultura, musica e corsi vengono erogati spero!)
Quel cantiere andrebbe tirato giù tutto, rovina non solo il panorama sulla passeggiata lungo la martesana ma ormai ê un covo di spaccio, nascondoglio e bivacco di illegali.
Era meglio creare un edificio più basso adibito a supermercato IPERAL (basso costo dei prodotti e qualità più buona del penny e Carrefour) o un piccolo centro commerciale o meglio ancora biblioteca comunale, quell’area verde si sposa meglio con attività culturali di vario genere. Molto meno come cantiere e palazzo abitativo che ingombra e non si concilia con gli eventi musicali nella Cascina accanto.
Ma Sala dove cavolo é? Che imbruttimento atroce quel cantiere… atroce e inguardabile.
Ogni giorno i residenti imprecano passando lì davanti, la lentezza e l’abbandono é imperdonabile.
Lei ha perfettamente ragione, ma purtroppo il sindaco è impegnato nella guerra contro il fascismo e contro i diesel euro5. Le risorse che gironzolano per la zona (abito a due passi da lì) fanno parte della società multietnica e ci portano il loro valore aggiunto. Proprio ieri, 21 gennaio, nell’ area pedonale limitrofa era parcheggiata una Lamborghini con “trapper” associati.
La Martesana rappresenta nel suo insieme un piccolo “mondo al contrario”
Ci sono 30 famiglie con un mutuo attivo per quel cantiere, prima di scrivere certi post dovrebbe avere un pò di empatia con queste famiglie che pagano una casa ancora da costruire e un’affitto dove vivere nel frattempo. Insomma se lei fosse obbligata a pagare un mutuo e un’affitto tutti i mesi da tre anni leggere il suo post le farebbe piacere?
Ma è la stessa cooperativa che ha lasciato non costruito il lotto di via perin del vaga a Musocco??
Anche li dovevano costruire ma è fermo tutto.
Abito sulla Martesana, é da 2 anni che quel palazzo abbandonato é diventato alloggio di immigrati illegali e chi vive lì accanto capita di vederli quando accendono fuocherelli notturni per riscaldarsi e quando a metà mattina escono a fare i bisogni fisiologici negli spazi verdi all’interno del cantiere.
Un degrado reale e ignorato dal comune.
Di fronte a quel palazzo mai finito e ormai rifugio di illegali c’è (c’era) una bella area verde per cani, ci portavo i miei cani ogni mattina. Da quando hanno tirato su i muri il parco non ha più luce e il terreno diventato fangoso e l’erba non cresce (errore già in partenza l’idea di costruire case abitative che chiudono un area verde con alberi storici, accanto a una cascina storica adibita ora a locale – graditissimo anche ai non più giovani – con musica live all’aperto e corsi di yoga, giardinaggio ecc. Come potete fare un palazzo abitativo oggettivamente brutto attaccato ad una cascina storica che offre musica live fino alle 2 di notte per 6-7 mesi all’anno? Vorrete mica far chiudere un punto di ritrovo dove cultura, musica e corsi vengono erogati spero!)
Quel cantiere andrebbe tirato giù tutto, rovina non solo il panorama sulla passeggiata lungo la martesana ma ormai ê un covo di spaccio, nascondoglio e bivacco di illegali.
Era meglio creare un edificio più basso adibito a supermercato IPERAL (basso costo e qualità) o un piccolo centro commerciale o meglio ancora biblioteca comunale, quell’area verde si sposa meglio con attività culturali di vario genere. Molto meno come cantiere e palazzo abitativo che ingombra e non si concilia con gli eventi musicali nella Cascina accanto.
Ma Sala dove cavolo é? Che imbruttimento atroce quel cantiere… atroce e inguardabile.
Ogni giorno i residenti imprecano passando lì davanti, la lentezza e l’abbandono é imperdonabile.
Correggo un errore: il supermercato Iperal ha prezzi bassi e qualità buona. Meglio del Carrefour e Penny senza dubbio.
Cioè il suo unico problema è che il terreno è fangoso che non le piace la vista e che ci rimette un centro culturale?
Vorrei farle i miei complimenti per la profondità pari a quella di una pozzanghera.
Le consiglio di rileggere bene l’articolo e rivedere le sue idee e pensare con l’unico neurone che le rimane.
Pensi alle 30 famiglie con anche possibili bambini che hanno venduto le proprie case per permettersi di acquistare una casa mai costruita e vedere tutti i propri risparmi buttati nel gabinetto per una presa in giro costrette così poi a finire in un altro affitto dove stanno buttando ulteriori soldi. Ma si pensiamo al paesaggio. Se il comune continuerà a mettere burocrazie inutili e la banca non erogherà i soldi questi poveri disgraziati che hanno acquistato cosa faranno? Avevano messo cancellate e le hanno distrutte, la sicurezza non usciva più perché tanto la polizia non poteva fare lo sgombero perché viviamo in un paese dove tutto è concesso. Questa è l’Italia.
Terribile. Io ho avuto una simile esperienza durata 13 anni, con spese a non finire e notti insonni. Invito le persone ad acquistare solamente case già costruite, perché molto spesso i sogni possono trasformarsi in incubi terribili. Avete tutta la mia solidarietà.