Milano | Castello – Completata la riqualificazione di piazza Castello e via Beltrami

L’intervento per la riqualificazione di piazza Castello, uno dei luoghi-simbolo della città, possiamo dire che sia stata completata. I lavori presentati nel 2017, avevano avuto inizio nel luglio del 2021. Link con tutti gli articoli realizzati nel corso del tempo a proposito di piazza Castello. Manca ancora l’inaugurazione ufficiale, ma noi la mettiamo ormai come cosa fatta.

L’intervento di riqualificazione ha previsto la sistemazione delle aree di piazza Castello da via Lanza a via Minghetti e via Luca Beltrami, quest’ultima trasformata nell’estensione di piazza Castello con la pavimentazione in granito bianco di Montorfano.

Il progetto ha visto inoltre la pedonalizzazione completa o parziale (accesso solo ai residenti e ai taxi) della piazza nel tratto sopra indicato e la piantumazione di parecchie nove piante, compresi nuovi filari di alberi, piantati ai lati della piazza, con l’asfalto che ha lasciato il posto al calcestre.

Il calcestre, per chi non lo sapesse, è un prodotto auto compattante, naturale, ottenuto da una miscela di varie pezzature di pura dolomia bianca: l’aspetto finale quando è posato è quello di un sentiero realizzato con una finitura di ghiaia fine, ottenuto in base alla granulometria scelta. Già in uso nel parco Sempione (e molto nelle piazze e parchi di Parigi)

Il progetto vincitore nel febbraio 2017 è quello vinto dal team formato dagli architetti Genuizzi Emanuele – progettista (capogruppo) , Strambio De Castillia Vincenzo – progettista, Banal Giovanni – progettista, Ragazzo Enrico – progettista, Carloni Andrea – consulente, Taddei Roberto – consulente. Qui il progetto definitivo con le modifiche richieste della Sovrintendenza.

Ricorderete il brutto sentiero spontaneo che nel corso dei decenni si era formato come al solito da una mancata progettazione. Ora è stato eliminato inserendo cespugli al posto del selciato, ripristinando egregiamente quest’angolo del giardino. (nella seconda foto come si presentava prima).

Dobbiamo dire che l’intervento ci piace parecchio, sebbene non privo di critiche per alcune scelte, dovute al contenimento dei costi, alle richieste della Sovrintendenza e al coordinamento con altri enti, come Telecom o A2a.

Dove scorrevano le automobili e venivano parcheggiati i pulman, ora c’è il selciato in calcestre (terra battuta), le aiuole sono ben disegnate e separate dal calcestre da cordoli in granito. Sono state installate le panchine modello Milano e i filari d’alberi, già deliziano la piazza nonostante ci troviamo in pieno inverno.

Mancano ancora da completare le aree dove si trovano i due chioschi laterali (rimasti al momento un po’ “infossati”), sia quello a destra che quello a sinistra del castello. Comunque in uno dei due sono già in corso i lavori per sistemare l’area.

Come avevamo già rimarcato, la cabina telefonica e i due chioschetti di souvenir sembrano affondati nel pavimento. Entrambi, infatti, non sembra siano stati riposizionati, ma capiamo anche che l’operazione debba coinvolgere altri enti, come la Tim, perciò speriamo in un prossimo intervento (anche se sarebbe stato meglio farlo prima della stesura del calcestre). Il chioschetto lo avrebbero potuto rialzare con una pedana apposita così da non rimanere anch’esso infossato nel calcestre, due pecche (giusto per fare i rompipalle) che potevano fare la piccola differenza secondo noi già da subito.

Speravamo, almeno nella parte che circonda la fontana, di vedere una pavimentazione di pietra, invece anche qui c’è il calcestre.

Come sempre, l’arredo urbano di questa città non si smentisce mai, ed ecco due tipologie di lampione, leggermente diverso, anche nel colore: alcuni sono verniciati in verde e altri lasciati in alluminio a vista.

Veniamo ora alla nota dolente che già avevamo espresso diverse volte. Parliamo di via Beltrami e largo Cairoli. Purtroppo la scelta di non sistemare anche largo Cairoli è una grave mancanza, chissà quando la si riqualificherà? Mancan sempre i soldi per fare qualsiasi cosa ormai.

Via Beltrami è stata pedonalizzata anch’essa e nella parte centrale, pavimentata con lastre di pietra. Pietra servita anche per creare le numerose sedute. L’insieme è gradevole e monumentale.

Peccato che, come abbiamo già detto e non ne capiamo ancora il motivo, ai lati sia rimasto l’asfalto com’era stato steso durante Expo, con intelaiature metalliche. Noi avremmo gradito anche qui la pietra, sia in forma di lastre come nella parte centrale o con sampietrini, anch’essi posizionati nel centro della via. Scelta dettata al risparmio? Peccato, veramente un peccato.

Anche qui sono ancora in corso gli ultimi ritocchi, ma ormai ci siamo. Comunque torneremo a lavori ultimati, anche se un po’ di pulci le abbiamo fatte. Nel complesso, ribadiamo, l’intervento ci è piaciuto molto.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

29 commenti su “Milano | Castello – Completata la riqualificazione di piazza Castello e via Beltrami”

  1. Trovo eccessivo e brutto l’ uso del calcestre, si dovevano utilizzare (almeno dove si cammina) più lastre di Marmetto, l’ effetto attuale non è per niente bello, e sa di Sagra Strapaesana! Inoltre non è assolutamente vero che mancano i soldi, è stata distrutta una doppia pista ciclabile costata milioni di euro solo pochi anni fà. Approposito i due cespugli davanti alla fontana sono inguardabili e ricordano le fitte siepi che una volta circondavano i vespasiani dei capolinea tranviari! In pratica ci saranno sicuramente degli interventi migliorativi da fare in futuro sull’ eccesso di pavimentazione in calcestre. Peccato che nel frattempo mentre si spendono male decine di milioni in Piazza Castello, nelle periferie abbiamo chilometri di marciapiedi fa rifare, e mancano una marea di scivoli per i disabili, alla faccia della città “progressista” con i servizi raggiungibili a piedi in 15 minuti (certo non per i Disabili, le persone anziane, ecc…). Urge un forte cambiamento di rotta a Palazzo Marino sulle periferie!

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    • Vale per questo e per molti altri commenti a seguire: il solito piagnisteo.

      Per una volta una lavoro semplice ma ben fatto, senza svolazzi e stramberie, con importi tutto sommato ragionevoli, ma no, ognuno ci vede qualcosa di storto.

      Iniziassero tutti a non gettare cicce per terra, a tirare su la bottiglia che qualche maleducato getta per terra e la portasse al cestino più vicino e via andare: insomma, passassero all’azione, anziché baloccarsi con lamenti di ogni tipo.

      Poi ci sono tante cose che non vanno, per carità – qui ad esempio il tallone d’achille di questa città, i lampioni – ma frasi tipo “mentre si spendono male decine di milioni in Piazza Castello, nelle periferie abbiamo chilometri di marciapiedi fa rifare, e mancano una marea di scivoli per i disabili” proprio non si possono leggere!

      Ma dove vivi? Milano è una delle città con maggior numero di scivoli per disabili credo sulla faccia della terra!! Fatti un giro anche nelle grandi capitali e poi mi dici!

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      • Grazie Ivan, e concordo. Va bene notare mancanze importanti, ma principalmente bisogna passare all’azione. Azione di civismo collettiva. Unica opzione per migliorare la città, partendo da chi la usa, che guarda caso è anche chi la progetta.

        È inutile distanziarsi e criticare quando siamo parte della stessa comunità. Cittadini e assessori. Come dici tu, se il cittadino medio mostrasse un minimo di civismo -tirando su una bottiglia dal marciapiede per metterla in un cestino, o anche semplicemente rivolgendosi in modo più educato ai propri concittadini, anche su questo blog- probabilmente la città migliorerebbe davvero.

        Lamentarsi è una specialità italiana, e anche milanese. Per chi garda da all’estero per qualsiasi confronto, notate qualcosa di fondamentale: nei cosiddetti paesi ‘civili’ la gente si lamenta molto di meno e passa all’azione.

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  2. Un progetto senza pretese, ma indubbiamente meglio di prima.

    Come sempre, si poteva far meglio con l’arredo urbano (i lampioni!!) e continuo a pensare che il calcestre urbi et orbi non sia una buona idea in una città dalla scarsa manutenzione come Milano, ma, come diceva quel tale, “el tiempo hablará”.

    Intanto godiamoci l’area riconquistata.

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    • Senza pretese??? Prima era un’autostrada e ora è una piccola oasi verde. In una città dove l’automobile regna sovrana a me sembra uno degli interventi di più ampio respiro e più innovativi fatti negli ultimi 10 anni.

      Poi si possono scrivere decine di commenti tutti uguali sui pali, sui dettagli, sul calcestre che è troppo o troppo poco ma se non vi ricordate com’era prima basta aprire Google Street View e navigare in modalità macchina del tempo nelle foto che arrivano fino al 2008.

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      • Togliere le auto e’ sempre un errore, e tanto piu’ in una citta’ di anziani attivi, come Milano. I luoghi diventano subito pericolosi, fra spaccio, borseggi, aggressioni oramai compiuti in pieno giorno. E vigili e polizia sono li’ a dare multe agli onesti, ma non certo a colpire i malviventi.

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        • “Togliere le auto e’ sempre un errore, e tanto piu’ in una citta’ di anziani attivi, come Milano.”

          Questo commento merita un premio. Qualcosa tipo lo “pterodattilo d’oro”. Grande

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        • Aiuto Elena.. il tuo commento è falso dalla prima all’ultima parola. Da dove iniziare?
          Se preferisci le autostrade, gli svincoli, i parcheggi e le tangenziali hai solo l’imbarazzo della scelta, prendi la tua auto e vai a sfrecciare lungo le migliaia di km di stradoni che hai a disposizione.
          I centri storici, le piazze monumentali, i quartieri residenziali, le strade e piazze davanti alle scuole lasciamoli alle persone dai. C’è spazio per tutti al mondo, non solo per voi automobilisti. Gli automobilisti in città sono una provilegiata minoranza che si è arraffata la maggior parte dello spazio disponibile. Andava bene forse negli anni 60, è ora di cambiare, un po’ di ottimismo!

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          • Invece definire gli automobilisti “una privilegiata minoranza” che, stufa delle autostrade, decide di scorrazzare inutilmente in città tanto per far qualcosa le pare un commento tanto più intelligente?

          • A me sa tanto che i primi a usare sempre l’ automobile sono proprio i super entusiasti di tutta questa sistemazione…qui non si tratta di negare che un giardino in pieno centro, risistemato, seppure con errori come anche dice UF, – ad esempio il calcestre anche intorno alla fontana – sia un fatto positivo, certo che lo è, qui si tratta di ricordare che anche i MEZZI PUBBLICI, OVVERO I PULLMANN di linea E NON solo LE AUTO sono stati sfrattati dal centro e vengono convogliati tutti praticamente al noto terminal-fognario Lampugnano, semplicemente vergognoso.
            Quasi tutti, perchè i pullmann esteri vengono lo stesso fatti parcheggiare al parco, nella zona dell’ acquario civico, evidentemente el sindich si vergogna di far sbarcare gli stranieri in un letamaio.
            Io uso la bici in città e i pulmann per andare in vacanza, perchè devo essere trattato come cittadino di serie B? Perchè c’è la metro a Lampugnano? Bene e allora perchè non curare e rendere sicuro e pulito anche quel posto di cacca con una minima parte dei soldi spesi per il lussureggiante centro di Milano??
            Poi, come diceva l’ altro lettore, lo spreco di soldi è ovvio: la pista ciclabile attorno al castello (già di per se assurda e quasi inutile) e di solo pochi anni fa, è già cancellata, come la famosa piazza-liberty-fantasma, “durata” un anno e poi subito rifatta solo perchè faceva comodo a una industria informatica.

        • Le multe non si danno agli onesti.

          Se prendi una multa non sei “onesta”.
          Nemmeno con te stessa.

          Per il resto del tuo rant sembra che vivi o su marte o a gotham city.

          Ok Karen
          È tutto

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      • “Senza pretese” architettonicamente parlando, non era difficile da capire.

        La pedonalizzazione era un prerequisito del bando, non è che questo fosse l’unico progetto che le togliesse. Sarebbero sparite anche con un degli altri ben più innovativi progetti presentati (infatti, il voto popolare ne aveva premiato un altro).

        Tradotto: il tuo commento non c’entra una mazza con quello a cui pretende di rispondere.

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  3. Il calcestre è materiale ecologico ma soprattutto traspirante e filtrante l’acqua piovana.

    Respira con il caldo e il freddo e l’evaporazione e il ciclo di vita delle stagioni.

    Le marmette mettiamole al cimitero.
    La natura e soprattutto Milano d’estate surriscaldata ringraziano…

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  4. Gli alberi dovrebbero essere dei sempreverdi. Così da offrire un bell aspetto anche di inverno.
    Il “calcestre” dovrebbe essere ghiaietto come erano una volta i parchi.
    Se no fanghiglia quando piove e polvere quando è asciutto. Occorre un granulato più grande. Secondo me.

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  5. Non ho capito il perchè piantare i cespugli sul sentiero spontaneo piuttosto che creare un tracciato calpestabile vero e proprio. Se il sentiero esiste è perchè le persone trovano utile passare di lì, no? Che senso ha cercare di bloccare gli spostamenti della gente? 99% di probabilità che inizieranno a calpestare attorno o addirittura sopra..

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  6. Visitata domenica e devo dire che complessivamente è una buona realizzazione.
    Ho notato alcune cose che penso si possano sistemare.
    La prima è il calcestre nell’area fra la fontana e via Beltrami, non posato bene e che ha gia creato pozzanghera e fanghiglia.
    La seconda, ma qui intervenire è impossibile, è il “turismo disordinato” che solo qui a Milano ho notato.
    La terza sono i chioschi di bibite e panini non consoni ad un’area monumentale.
    Marco

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