Milano | Porta Romana – Urban Garden di via Verona

Il cantiere avviato nel 2021, di via Verona a Porta Romana, quello di URBAN GARDEN, il nuovo complesso residenziale costruito al posto del vecchio deposito ATM sito in via Verona 5 angolo Via Vittorio Salmini, è stato completato e gli appartamenti consegnati. Si tratta di un progetto dello studio M2P Architetti Associati.

Nell’insieme l’edificio residenziale appare dignitoso anche se non architettonicamente interessante. Le facciate sono caratterizzate dalle ampie logge che traforano praticamente entrambi i lati lunghi del complesso residenziale. Solo la piccola facciata sullo slargo verso via Crema è “traforata” da poche logge. Forse quando inizieranno ad esserci piante sul terrazzo di coronamento, l’ultimo piano avrà un senso. L’edificio ricostruisce la vecchia cortina urbana dei palazzi limitrofi, realizzati in varie epoche. Disposto a L, al centro è stato ricavato un grande giardino condominiale.

A dire il vero, abbiamo notato un grande divario tra la resa dei rendering e il palazzo completato: anzitutto il colore bruno di molte parti, come il blocco superiore e gli interni, che avrebbero reso l’insieme forse un po’ più elegante, son stati tinteggiati nel color sabbia che domina tutto l’edificio. Probabilmente qualche richiesta particolare da parte dei finanziatori o dalla Commissione Paesaggio, peccato.

Altra cosa un po’ deludente, è l’architettura, verso la “piazzetta” di via Crema, che a nostro avviso avrebbe dovuto avere qualche elemento distintivo architettonico importante, quasi iconico, invece di essere così “semplice”, vista la posizione particolare.

Qui di seguito rendering e plastico…

Complesso completato.

Le facciate interne, dove si trovano gli ampi balconi, dobbiamo dire, anche se poco visibili, sono più interessanti. Frangisole in finto legno scandiscono e uniscono i terrazzi che sono sagomati in maniera ondulata, da avere parti molto aggettanti e ampie alternate a parti di balcone più ridotte.

Milano | Porta Romana – Via Verona, 5 (angolo Via Vittorio Salmini) >>> area ex Deposito ATM >>> URBAN GARDEN – “Una finestra sul parco” (residenziale) (nuova costruzione) (56 appartamenti)

  • proprietà/committente: (Bluestone Verona srl) (BlueStone)
  • concept project: (M2P Architetti Associati)
  • progettista architettonico: (arch. Carlo Bacchini @ R4M Engineering srl)
  • DL generale: (ing. Luca Arcari @ R4M Engineering srl)
  • progettista strutture: (ing. Massimo Panizza @ R4M Engineering srl)
  • DL opere strutturali: (ing. Massimo Panizza @ R4M Engineering srl)
  • progettista impianti meccanici: (p.i. Luca Arrigoni @ Elco & Ebner Engineering srl – Busto Arsizio, VA)
  • progettista impianti elettrici: (p.i. Simone Colombo @ Elco & Ebner Engineering srl – Busto Arsizio, VA)
  • DL impianti: (ing. Matteo Maldarizzi @ Rethink Energy srl – Gallarate VA)
  • RL/CSP/CSE: (arch: Marco Campanella @ BBC Progetti STP sas)
  • impresa affidataria: (Devero Costruzioni spa – Vimercate, MB)
  • progettazione integrata/ingegneria geotecnica/BIM/ingegneria strutturale/ingegneria edile: (CEAS srl)

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Duepiedisbagliati

Porta Romana, Residenziale, Via Verona, Via Vittorio Salmini, M2P Architetti Associati

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

17 commenti su “Milano | Porta Romana – Urban Garden di via Verona”

  1. Bello bello!
    La scelta colori, il dinamismo in facciata e soprattutto dentro, la corte deliziosa.
    L’unica pecca è quel sopralzo che non convince.

    Ma si vede che è stato eseguito con molta cura. Bravi M2P!

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  2. la cosa che apprezzo, non scontata a milano, è il fatto che abbiano creato un edificio ad angolo che ora completa il rondò in corrispondenza di via crema e via verona, questo crea a mio avviso uno spazio più vivibile e appagante, per il resto molto bello, soprattuto la corte, unica pecca è quell’arancione dei vuoti in facciata, che secondo me stona

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  3. Bello, peccato che quando mi sono informata ( ed era in fase di costruzione) gli appartamenti erano già stati tutti venduti.
    Mi chiedo quando costruiscono come si deve fare se si è interessati ad acquistare un appartamento, possibile che fin dal primo giorno si.volatizzino
    Grazie per l’ attenzione

    Silvia Cenzato

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  4. 🤣🤣🤣😂😂😂😂 ma sono del mestiere questi? Ma come caxxo si fa a progettare così??????? 🤦‍♂️🤦‍♂️🤦‍♂️

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  5. madonna che**erda
    a Milano ormai non c’è più speranza di vedere architetture decenti
    è una merda persino la corte interna – che è più strada che verde….
    una città che ormai ha perso qualsiasi speranza

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  6. Osservando l’unica foto della corte interna si nota l’ormai diffusa tendenza ad abbondare con le aree pavimentate. A cosa servono in un cortile condominiale tutti quei camminamenti così larghi peraltro? Indubbiamente a diminuire le superfici a verde permeabile e la conseguente manutenzione? Già si tratta di verde di copertura sopra le autorimesse , se poi lo ricopriamo di cemento , beh , il risultato è piuttosto deludente e si riducono le già scarse funzioni ecosistemiche fornite dalla vegetazione che , ricordiamolo,non ha la funzione di soprammobile ma di regolatore microclimatico. Per un progetto chiamato Urban garden forse ci si poteva aspettare qualcosa di meglio.

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    • Si ha come l’impressione che con le parole ed i nomi dati ai progetti (garden , bosco , greenlife) si cerchi di camuffare e compensare il poco verde pertinenziale che si crea nei lotti edificabili. I condomini anni 70 prevedevano praticamente sempre dei generosi giardini pertinenziali con alberature ad alto fusto. Spesso i fabbricati erano realizzati arretrati rispetto al fronte strada per ricavare una parte di verde che facesse da filtro prima dell’ingresso vero e proprio. Ci sono molti esempio a Milano di lottizzazioni di 40 o 50 anni orsono che a livello di sistemazioni esterne sono molto più green e sostenibili di progetti attuali. Ora si tende ad impermeabilizzare praticamente quasi il 100% del lotto ed a relegare in spazi strinzimiti il poco verde che si prevede . In via Carlo Torre addirittura in una recente realizzazione sono stati piantati in giardino degli alberelli all’interno di vasi in acciaio…

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  7. Che brutta costruzione: buttarle giù il vecchio per costruire dei MOSTRI: ormai Porta Romana ha solo il nome, tutte le nuove costruzioni sono IDENTICHE e anche BRUTTE. Chissà quando se ne accorgeranno. Aspettiamo via Sigieri e in fondo a via Crema e vedremo che belle!!!! Naturalmente si fa per dire

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  8. La mancanza di alberi veri, non cespuglietti, e verde diffuso è una scelta tanto sbagliata quanto consapevole. Il cambiamento climatico non ammette ignoranza. Non è solo un’occasione persa è proprio un danno collettivo. E poi è proprio bruttissimo. Il costo al mq era stellare, per avere solo questo? E con la pedolanizzazione come la mettono con i box?

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  9. La mancanza di alberi veri, non cespuglietti, e verde diffuso è una scelta tanto sbagliata quanto consapevole. Il cambiamento climatico non ammette ignoranza. Non è solo un’occasione persa è proprio un danno collettivo. E poi è proprio bruttissimo. Il costo al mq era stellare, per avere solo questo? E con la pedonalizzazione come la mettono con i box?

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  10. Siamo seri, una costruzione orribile x una operazione immobiliare con un inizio travagliato. Il sopralluogo poi è indecente. La facciata esterna ricorda i casermoni Aler di Cso XXII Marzo 😢😢😢

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  11. il “sopralzo” in partenza non ha nessun senso.
    ma perché c’è sta fissa di fare ultimi piani “sopralzo looking”? ma perché?

    qualcuno me lo sa spiegare?

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  12. Triste constatare come un edificio risulti migliore solo perché ‘fa angolo’ e segue la linea della strada: indice di un livello estremamente basso a cui siamo ormai abituati da tempo a Milano.

    La costruzione manca di qualsiasi estetica e, tolto qualche accorgimento qui e lì, è il solito casermone pseudo-moderno, grigio e anonimo. Se date una breve occhiata alle costruzioni circostanti vi renderete subito conto dell’enorme stacco sia a livello stilistico che architettonico. Illuminante e deprimente in questo senso il paragone con il vicino palazzo razionalista/modernista in via Salmini: lo stile di quest’ultimo potrà non piacere, ma almeno è sostenuto da una precisa idea architettonica, totalmente assente invece nella nuova costruzione.

    Sulla corte interna, palificata e grigia, meglio stendere un velo pietoso.

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