Milano | Sesto San Giovanni – Nuova Stazione FS: gennaio 2024

Aggiornamento di gennaio 2024 dal cantiere per la nuova stazione FS di Sesto San Giovanni, progettata dallo studio Renzo Piano Building Workshop con Ottavio Di Blasi & Partners in collaborazione con SCE Project. La stazione sarà di fatto il primo fondamentale tassello di questa titanica operazione che risanerà la vasta area della cittadina industriale delle acciaierie Falck.

I lavori di costruzione della nuova stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni sono stati affidati a Cimolai Spa dopo una gara pubblica, indetta da Milanosesto Spa, la società proprietaria delle immense aree ex Falck, al centro di uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana. Partite con l’intervento denominato “Unione 0“.

Qui di seguito molte immagini dal cantiere dove si vede bene la lunga passerella di 89 metri di lunghezza per 18 di larghezza, posta al di sopra della linea ferroviaria esistente, dove sono in corso le operazioni di copertura. Al contempo si vedono già anche le rampe di scale sia fisse che mobili.

Referenze immagini: Duepiedisbagliati

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

19 commenti su “Milano | Sesto San Giovanni – Nuova Stazione FS: gennaio 2024”

  1. Magari sbaglio io, anzi forse sicuramente, ma hanno progettato una pensilina enorme con due scale laterali.

    Non ci vedo nulla dì sbalorditivo.

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    • Anch’io ho pensato subito la stessa cosa.

      E poi ti dicono… eh ma è di Renzo Piano… che è lo stesso livello di ragionamento di dire che una borsetta è bella per forza perché è di Prada.

      Sarà pure di Renzo Piano, ma resta una pensilina con due scale.

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    • Sara’ sbalorditiva per il ns. grande mitico Sindaco che, sicuramente, con la sua inaugurazione, trovera’ l’ ennesima occasione per fare ” passerella “, e per incensare se’ stesso ed i suoi accoliti, per questa nuova grande opera che ancora di piu’ portera’ Sesto alla ribalta mondiale😉

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  2. Dario che non sbalordisce, volevo dirti che non sei solo!

    Anch’io mi sforzo di capire questa mali che avvolge tutti quando parlano dei progetti del guru, ma purtroppo non ne vengo rapito.

    Una bella passerella a ponte come si possono fare grazie alle tecnologie costruttive di oggi.

    Leggera, piacevole e fortemente sostenibile anche in tema di produzione energia grazie ai futuri pannelli, e di cio’ rendiamo grazie…( ma credo sia oramai un obbligo!)

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  3. Da un anno e mezzo i lavori progrediscono molto lentamente, il transito sulle banchine è difficoltoso e pericoloso (c’è pochissimo spazio di fianco alle aree transennate). Quando piove la tettoia incompleta fa effetto secchiate (le strutture si riempiono d’acqua e poi si svuotano in testa a chi aspetta il treno).
    Il passaggio alla M1 è chiuso, per prendere la metro bisogna salire e attraversare il piazzale del bus, passando dall’atrio della biglietteria che è anche sala d’attesa (all’arrivo dei treni si assistono scende da battaglia di Braveheart).
    Gli ultimi gradini delle scale d’accesso alle banchine hanno un’alzata differente, per cui c’è rischio inciampo.

    Chi ha difficoltà motorie è meglio che parta da Monza.

    Spero finiscano in fretta (vista la velocità… il primo articolo era del 2019!) o che almeno ripristinino il sottopasso per da e per la M1.

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  4. Progetto basico ma almeno sembra ben rifinito , se si confronta con i lavori recenti delle fermate delle nuove linee della metropolitana. La mia perplessità è sulle scale mobili . Saranno esposte a sole e intemperie tutto l’anno: reggeranno?! Per me no soprattutto perché la manutenzione è il tasto dolente di tutte queste strutture pubbliche. Auguri!

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  5. Il popolo ha fame . Di progetti ben fatti. Caro Ivo , la fortuna dei progettisti o architetti è che non sono su Instagram e soprattutto non parlano su questo blog altrimenti non oso immaginare!

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