Milano | Centro Storico – Cantiere Corso Italia 23: aprile 2024

Aggiornamento di metà aprile 2024 dal grande cantiere che vede coinvolto il complesso per uffici di Corso Italia 23. Si tratta del palazzo di proprietà Allianz Real Estate progettato nel 1958 da Gio Ponti, Piero Portaluppi e Antonio Fornaroli.

Allianz Real Estate ha selezionato SOM – Skidmore Owings & Merrill per rigenerare l’edificio. L’obiettivo del progetto, che sarà ultimato entro l’anno prossimo, è la creazione di un campus urbano, mantenendo una continuità di dialogo con il progetto originale degli anni Cinquanta.

Abbiamo compiuto un piccolo percorso fotografico da via Santa Sofia fino a via Sant’Eufemia. Come si vede i lavori alle facciate proseguono, mostrando anche i nuovi materiali e la loro forma.

A quanto pare sembra che in confronto ai primi rendering diffusi nel 2019, le facciate siano state modificate, forse per “rispettare” maggiormente il progetto originale di Gio Ponti, Piero Portaluppi e Antonio Fornaroli, firme importanti nel panorama architettonico di Milano. Infatti in precedenza la facciata doveva essere rivestita da una griglia vetrata, ora sostituita da lamelle color rosso aragosta (come il colore in facciata del progetto originario).

Comunque questa è la situazione in questi giorni di metà aprile.

Mentre queste foto mostrano il palazzo sito in via Sant’Eufemia 23, dietro l’abside della chiesa sconsacrata di San Paolo Converso. Molto più simile all’originale.

Milano – Centro Storico, Corso Italia 23-25 (angolo via Santa Sofia) (retro in Via Sant’Eufemia 23) > CORSO ITALIA 23 (nella mappa Urbanfile codice: CS16) (uffici residenziale) (nuova costruzione ristrutturazione)> UFFICI (Allianz spa)
Riqualificazione funzionale di edificio preesistente per un’area totale di 45.000mq con una superficie per gli uffici di 24.125mq per 2.851 postazioni di lavoro e un’auditorium di 200 posti.

  • progetto originale: Gio Ponti, Piero Portaluppi e Antonio Fornaroli, 1958
  • progettazione architettonica/direzione artistica: SOM – Skidmore, Owings & Merrill – London, UK
  • direzione lavori generale: Proger spa – Pescar, PE
  • construction manager: Francesco Bragato @ BMS Progetti srl
  • DL: ing. Nicola Antonio Malatesta @ BMS Progetti srl
  • progettazione e direzione lavori strutturale: BMS Progetti srl
  • DL strutture: ing. Sergio Sgambati @ BMS Progetti srl
  • CSP/CSE: ing. Nicola Sciarra @ Proger spa – Pescara, PE
  • direzione lavori impianti: Manens-Tifs spa – Verona, VR
  • DL impianti: ing. Giorgio Marchioretti @ Manens-Tifs spa – Verona, VR
  • respondabile LEED & WELL: ing. Fabio Viero @ Manens-Tifs spa – Verona, VR
  • RL: arch. Vittorio Calvi @ Studio Calvi Architetti
  • project manager: Jacobs Italia spa – Cologno Monzese, MI
  • impresa esecutrice: Colombo Costruzioni spa – Lecco, LC
  • impresa esecutrice opere di demolizione: Noldem srl – Torino, TO
  • impresa facciate: AZA – Aghito Zambonini – Fiorenzuola D’Arda, PC

link: SOM Transforms Gio Ponti Complex in Milan into Campus of the Future – SOM

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Corso Italia, Piazza Missori, Via Santa Sofia, Piazza Luigi Vittorio Bertarelli, Toruing Club Italiano, SOM – Skidmore Owings & Merrill, Allianz Real Estate, Gio Ponti, Piero Portaluppi, Antonio Fornaroli, ATI Project, Covivio
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

9 commenti su “Milano | Centro Storico – Cantiere Corso Italia 23: aprile 2024”

  1. Orribile era meglio il primo progetto moderno lo preferivo a contrasto con le chiese barocche, poi la parte in fondo rossa specchiata mi ha lasciato senza parole per la bassa qualità di senso per il bello.

    Ancora una volta capitale del brutto intervento e viva il soppalco.

    Questo intervento nel centro storico è un incubo!!!!!!

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  2. Incredibile, hanno modificato l’unico elemento interessante del progetto. Il fronte su corso Italia è di una banalità sconcertante, un misto tra un Centro Arredi e un parcheggio multipiano.

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    • Gio Ponti si è dissociato da questo progetto quando il prezioso rivestimento lapideo in colore rosso fu sostituito a quello da lui scelto che era grigio. Era incazzatissimo. Urbanfile un approfondimento no? E che direbbe lui oggi… occasione sprecata sia dai nuovi progettisti che (per il momento) da chi ha scritto questo blando articolo informativo e lo dico pensando invece alla minuzia con cui invece in altri articoli di descrive l’evoluzione di quartieri periferici con grandi ricerche anche in epoche molto remote (dagli antichi romani in su).

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  3. quanto vorrei si tornasse al progetto originario… quegli elementi rosso aragosta sono proprio un pugno in un occhio, a mio parere. è anche vero che non si può accontentare tutti, quindi vivrò meglio pensando che a qualcuno piacerà così.

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