MIlano | Mobilità – Apertura totale M4 a settembre e poi si pensa al prolungamento a Est

Mentre proseguono i lavori di finitura in superficie nelle 13 stazioni da aprire nella tratta Ovest, la M4, la linea blu della metropolitana milanese, resta chiusa per consentire i test necessari in vista dell’apertura completa prevista per il prossimo autunno. Fino al 6 agosto, i treni sono sostituiti da autobus.

Il primo tratto Linate – Dateo, è stato inaugurato il 27 novembre 2022 e poi il 4 luglio del 2023, collegando anche le stazioni di Tricolore e San Babila, restituendo una buona parte della città ai cittadini. In totale, il tracciato prevede 15 chilometri di lunghezza con 21 fermate. L’obiettivo è di far funzionare l’intera linea fino a San Cristoforo FS, il futuro capolinea ovest a Lorenteggio, entro fine settembre (inizialmente si parlava di fine anno).

I test obbligatori continuano e la linea osserva diversi periodi di chiusura. Successivamente, saranno necessarie le autorizzazioni finali per l’apertura completa al pubblico. Alcune stazioni della sezione centrale, comprese tra Sforza Policlinico e Sant’Ambrogio, potrebbero aprire a fine anno, poiché sono più indietro sulla tabella di marcia. Tuttavia, questo è ancora da confermare.

L’opera, come ricorda il sindaco, è costata 2,3 miliardi di euro e avrà una frequenza di 90 secondi negli orari di punta. Attualmente, la linea blu viaggia da Linate a San Babila in circa 14 minuti. È una metropolitana driverless, cioè senza conducente. A regime, la M4 trasporterà 86 milioni di passeggeri all’anno, con una significativa riduzione dell’impatto ambientale: circa 10mila tonnellate di CO2 e circa 5 milioni di viaggi in auto evitati ogni anno. Complessivamente la M4 sarà lunga 15 chilometri, dotata di 21 stazioni e sei punti di interscambio quali: San Cristoforo FS, Sant’Ambrogio M2, San Babila M1, Dateo FS, Forlanini FS e (se lo vogliamo considerare un interscambio) Sforza Policlinico M3. 

Nel frattempo, si sta valutando il prolungamento della linea blu da Linate Aeroporto verso Est, con un tracciato di 3,1 chilometri e 2 fermate. Il percorso proseguirà da Linate, passando sotto il bacino artificiale dell’Idroscalo, con una fermata a Idroscalo-San Felice e terminando alla stazione di Segrate FS, futura stazione di Porta Est per l’Alta Velocità, oltre che servire le linee regionali e suburbane. Nel dicembre 2023, la giunta di Milano ha approvato il piano di fattibilità tecnica ed economica: saranno necessari ulteriori 44 milioni di euro a causa dell’incremento dei costi delle materie prime, da aggiungere ai 420 milioni di euro già stanziati. Nei prossimi mesi potrebbe arrivare il progetto definitivo, ma l’inaugurazione non dovrebbe avvenire prima del 2030.

Le 21 stazioni M4:

  • Linate Aeroporto
  • Repetti
  • Stazione Forlanini S
  • Argonne
  • Susa
  • Dateo S
  • Tricolore
  • San Babila M1
  • Sforza Policlinico M3
  • Santa Sofia
  • Vetra
  • De Amicis
  • Sant’Ambrogio M2
  • Coni Zugna
  • California
  • Bolivar
  • Tolstoj
  • Frattini
  • Gelsomini
  • Segneri
  • San Cristoforo FS

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi;
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8 commenti su “MIlano | Mobilità – Apertura totale M4 a settembre e poi si pensa al prolungamento a Est”

  1. Buongiorno
    Ma non si puo collegare un passaggio sotteraneo tra linea 1 e 4 senza uscire dai tortellini.?
    Grazie x la risposta/info

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  2. Buongiorno
    Ma non si puo collegare un passaggio sotteraneo tra linea 1 e 4 da lla stazione SanBabila senza uscire dai tornelli?
    Grazie x la risposta/info

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  3. Finalmente!
    10 anni di traffico stravolto.
    Polvere o fango. Fracasso.
    Attività commerciali fallite.
    Piante tagliate a papocchio.
    Grazie per la fine dei lavori.

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  4. Io non darei retta alle chiacchiere di peppe sala, non c’è da fidarsi…..fa sempre propaganda e strumentalizzazione politica, e promesse da campagna elettorale

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  5. Continuano a mancare due cose esiziali dal punto di vista della mobilità urbana in questa città. Il primo è “The Ring”, ovvero la circonvallazione metropolitana, sullo stile di Londra. Certo, ci sono altre volumetrie, altri spazi da coprire. Ma è pensando in grande che si diventa grandi. In secondo luogo, il punto dolente, per me e tutti quelli che abitano nell’Hinterland Sud, è la mancanza di considerazione di ATM. Ok, è l’area meno popolosa e cementificata della città (e NON ci dispiace). Tuttavia la differenza di trattamento a livello dei trasporti è mortificante. Se abiti oltre Rozzano – che già raccomando la via Crucis del 15 -, o sei costretto ad aspettare linee improbabili che allungano notevolmente il giro. Oppure prendere la vecchia macchina, macinare chilometri, rischiare incidenti, produrre inquinamento. Perché noi siamo cittadini di serie B. I’m a daily south sprawler.

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  6. Si poteva pensare anche alla città di Abbiategrasso,, che al momento è raggiungibile solo con pullman oppure una linea ferroviaria Del terzo mondo: continui ritardi, soppressioni, gente ammassata nelle ore di punta, insomma carri bestiame sono meglio.

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