Milano | Mobilità – Inaugurate le due nuove stazioni M4: San Babila-Tricolore

Dopo le prime stazioni della nuova Metropolitana M4, linea Blu, aperte al servizio lo scorso novembre, oggi son state aperte anche altre due stazioni che finalmente collegheranno la nuova linea con la M1 a San Babila, rendendola finalmente veramente utile al servizio di trasporto cittadino.

Le prime stazioni aperte, son state: Linate aeroporto, Repetti, Stazione Forlanini, Argonne, Susa, Dateo, alle quali per ora si aggiungono quella di Tricolore e San Babila. Entro fine 2024 apriranno contemporaneamente tutte le altre che corrono dal centro verso l’asse ovest di Milano: Sforza Policlinico, Santa Sofia, Vetra, De Amicis, Sant’Ambrogio, Coni Zugna, California, Bolivar, Tolstoj, Frattini, Gelsomini, Segneri e San Cristoforo. Sarà una terza e finale apertura strutturata in un unico lotto, pur essendo «ciascuna nuova fermata a una fase diversa di lavorazione», come hanno spiegato da Mm. Infatti ci sono stazioni già completate, soprattutto quelle nel versante ovest, mentre quelle nella tratta centrale, sono ancora dei cantieri, anche perché iniziate successivamente.

Per l’inaugurazione è stato montato un grande aeroplano di 20 metri con una livrea blu con la scritta “Con M4 voli a Linate” in una piazza San Babila rinnovata e totalmente pedonale.

Allo stesso tempo nella fermata della metropolitana di Linate Aeroporto sarà allestita una riproduzione di piazza San Babila, con tanto di aiuole e una copia della fontana realizzata dall’architetto Luigi Caccia Dominioni. 

Due luoghi che ora sono più vicini grazie al prolungamento della M4 e che si potranno raggiungere in pochissimo tempo senza utilizzare un mezzo privato. Entrambe le installazioni saranno visibili per tutta la prossima settimana. 

Nella giornata in cui si inaugurano le fermate San Babila e Tricolore della M4, il sindaco Beppe Sala tocca il tema nel suo podcast quotidiano. «Due stazioni che realizzano un sogno: collegare direttamente l’aeroporto di Linate al cuore della città». Secondo il sindaco il taglio del nastro «è un fatto epocale per la nostra città, per la sua internalizzazione, per lo sviluppo di quel sistema di trasporti pubblici che ci assicura una serie di fondamentali benefici in termini di decongestione del traffico, di miglioramento ambientale, di ricucitura della città in tutte le sue componenti. È dal novembre del 1964, con l’inaugurazione della M1, che Milano si specchia nella sua metrò riconoscendosi nell’avanzare dei suoi lavori come in una trama che le rivela il suo futuro. Non è solo una questione di chilometri percorsi, di tecnologie applicate, di investimenti realizzati. Milano è la sua metropolitana che, non a caso, nasce anche tramite un’importante operazione di finanziamento popolare a favore della M1. Ma ancora oggi i milanesi investono nella costruzione delle sue reti metropolitane, non foss’altro con la pazienza e la serietà con cui sopportano i tempi (e a volte anche i ritardi)». Poi, uno sguardo al futuro: «Milano non si fermerà: si realizzeranno i prolungamenti delle metro esistenti verso Monza e Baggio e già si sta studiando il percorso della M6».

Qui di seguito le foto della stazione San Babila.

Queste invece le immagini della stazione Tricolore.

Referenze immagini: Marco Montella; Andrea Cherchi; Comune di Milano; Ezio Cairoli

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

46 commenti su “Milano | Mobilità – Inaugurate le due nuove stazioni M4: San Babila-Tricolore”

  1. Ma dove sono gli alberi promessi in superficie?

    Ci sono 9 alberi in largo Toscanini, poi???

    Corso Europa?
    Via Durini ?
    Corso Matteotti?
    Via Borgogna ?

    Piazza San Babila sembra sul serio una pista di atterraggio, bene il rendere pedonale, ma sotto il sole difficilmente si avrà una bella sensazione di relax in questa piazza.

    Boeri sei in ascolto ?

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  2. Continuo a non capire perché a Milano anche le metro di nuova concezione debbano avere questi soffitti bassi e opprimenti. Se non fosse per i vani delle scale, sarebbe claustrofobico come la M5.

    Perché non possiamo avere ampie e ariose stazioni a doppia altezza come a Copenaghen o Brescia (stessa tecnologia di Milano M4 e M5), o Torino, Monaco, Madrid, Barcellona e tantissime altre nuove metro nel mondo?

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    • Nelle città che hai citato, gentile anonimo delle 14.06, ci sono linee con corridoi con soffitto alto e corridoi con soffitto basso.
      Dipende

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    • Io aggiungo ad es. Che a Monaco la maggior parte delle fermate sono a isola (marciapiede centrale unico) le stazioni sono ariose, tutte con un proprio stile e prive di muri o corridoi che servono a dare anche più sicurezza ovvero tutto il contrario del metrò di Milano. Tutto parte da progetto… Se fatto male poi ti tieni quello che hai, per sempre! Ma sembra che questo a Milano NON interessi.

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    • Perché poi gli spazi grandi vanno mantenuti.
      Come per il passante che hanno fatto delle feste che ci sta dentro il duomo di Milano e poi non si capisce una mazza di dove andare!

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  3. Quanto meno il ton sur ton in toni di grigio è più elegante (e molto milaese) delle piastrelle da bagno della M5, ma nemmeno qui si vede il minimo guizzo di creatività e/o di design.

    Ecco cosa succede quando fai fare agli ingegneri il lavoro degli architetti.

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  4. Come la M5 è pura funzionalità e contenimento dei costi.

    La useremo, ci faciliterà la vita, ma una cosa è certa: non faremo certo sfoggio della M4 o della M5 in giro per il mondo (come invece si poteva all’epoca fare per la M1 e la M2) per rappresentare Milano come città d’avanguardia estetica e tecnologica.

    Il che, comunque la si veda, è un’occasione mancata.

    Certo, metro come quella di Napoli hanno avuto costi e tempi esorbitanti, ma M1 e M2 si son fatte senza fronzoli eccessivi, facendo lavorare però alcuni professionisti degni di questo nome, che con alcuni fondamentali dettagli nei materiali, nella grafica, nelle finiture, hanno fatto scuola.

    Queste ultime linee ce le teniamo così, lavori da geometri e ingegneri, non certo memorabili.

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    • Non so pretendevano le stazioni da archistar di Napoli, bastava Brescia. Tra l’altro mi sembra che il team di progettisti sia lo stesso.

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      • Napoli ha una dola stazione degna di nota. Ed è stata pagata coi soldi del nord visto che città e regione hanno storicamente residuo fiscale ampiamente negativo.
        Le altre stazioni sono bruttine e trascurate. Sicuramente molto peggio di ciascuna delle 5 linee di Milano, che secondo il suo stile è sobria e non ostenta al contrario della mentalità dei Posillipi per cui è fondamentale fare gli sboroni per farsi belli (in questo caso coi soldi altrui)

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    • Per una città che si fregia del titolo di “capitale mondiale del design” la qualità del progetto per finiture e arredi, illuminotecnica, segnaletica e grafica non dovrebbero affatto trascurabili. A maggior agione con un precedente che ha fatto scuola a livello internazionale come la M1 di Albini-Helg e Noorda.

      E’ piuttosto sconfortante constatare come questi aspetti non vengano minimamente colti non solo dalla generalità dei cittadini milanesi, ma neppure dalla classe dirigente di questa città.

      Natualmente i 12 minuti centro-aeroporto sono innegabilmente una gran cosa, senz’altro utilissima e molto migliorativa rispetto ai tempi attuali di collegamento. Su questo non si discute. Ma non si discute neppure che, a parità di lumen, tra un arco di Castiglioni e la lampada presa nel negozio sotto casa per due lire, c’è un abisso di bellezza.

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    • Si, per cambiare a san babila (e a sant’ambrogio quando aprirà) sarà necessario passare due volte dai tornelli (in uscita da M4 e in entrata su M1 e viceversa). NON serve uscire all’aperto: a san babila c’é il corridoio che porta al mezzanino M1 (ed é ben segnalato, basta leggere i cartelli).
      A livello tariffario NON succede nulla: per il sistema é comunque un viaggio unico, a prescindere dal metodo di pagamento (biglietto, abbonamento, bancomat/carta dj credito, biglietto via app o via sms).

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  5. Scusate, mi sfugge qualcosa o c’è un macroscopico baco di progettazione? A cosa servono i distributori automatici di biglietti posti DOPO i tornelli?
    Non posso postare le mie foto, ma si vede abbastanza bene in foto 24 di urbanfile.

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  6. Bene, ora forse conviene intervenire un po’ in superficie per rimuovere i posteggi selvaggi che rendono impossibile la circolazione…

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    • Tu devi essere lo stesso del commento sui terroni, perché la probabilità che si palesino ben due commentatori con questo livello abissale di coglionaggine in poco più di 12 ore sfida qualsiasi legge della statistica.

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      • Voglio ricordare agli utenti che M4 (come peraltro M5) venne progettata, finanziata e approvata dalla giunta di centrodestra di Albertini col voto contrario del PD.
        Lo stesso PD che oggi taglia il nastro tronfio in petto alla presenza di fotografi, fanfara e aeroplani gonfiabili

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  7. Si doveva pensare a collegare via metrò stazione C.le ad aeroporto o ancora meglio fare una diramazione ferroviaria da Segrate, quanti km sono fino a Linate?!, e si aveva un collegamento aeroportuale nel Passante anche se purtroppo a Milano ha un tracciato insensato e a Milano non sanno neppure cosa sia.

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  8. Io trovo la MM4 così come la MM5 ridicole! Milano aveva, ha bisogno di metrò vere, come si suol dire.. pesanti/tradizionali poi dopo 4-5 linee tradizionali si poteva pensare a linee di metrò “leggere” interconnesse a quelle tradizionali per ramificare la rete.
    Questa tipologia d metrò va bene per città medio piccole non per Milano con la densità abitativa che si ritrova.

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    • Bah, mille volte meglio essere serviti da M4 o M5 con le loro alte frequenze che aspettare un quarto d’ora un treno “pesante” come capita ad esempio sul ramo sfigato della MM1 (Bisceglie)

      Sarà che la domanda di trasporto pubblico è in calo, ma io non ho mai avuto particolari disagi coi treni piccoli della MM5.

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