Oggi partiamo con una nuova serie di articoli dedicati ai musei milanesi. Queste istituzioni attraverso la loro storia, la loro architettura e le loro collezioni costituiscono una parte significativa dell’identità di Milano che a nostro parere vale la pena di conoscere.
Abbiamo deciso di cominciare raccontando il museo civico più antico della città, il Museo di Storia Naturale.
UN PO’ DI STORIA
Il Museo di Storia Naturale di Milano nasce nel 1838 grazie alla generosa donazione delle collezioni naturalistiche del nobile milanese Giuseppe De Cristoforis e del botanico Giorgio Jan (che sarà anche il primo direttore del Museo) le quali comprendono campioni di mineralogia, paleontologia, zoologia, botanica, oltre a strumenti e libri. Inizialmente ospitato nell’ex Convento di Santa Marta, vicino all’attuale via Circo, il museo apre al pubblico nel 1844. Fin dalla sua fondazione, l’istituzione ha una forte vocazione didattica, offrendo corsi pubblici sulle diverse discipline naturalistiche tenuti dal personale scientifico. Con l’espansione delle collezioni, il museo si trasferisce nel 1863 a Palazzo Dugnani in via Manin.
Alla fine del XIX secolo, il museo trova la sua sede definitiva in Corso Venezia. Tra il 1892 e il 1907, l’architetto Giovanni Ceruti progetta e realizza un edificio ispirato ai grandi musei naturalistici europei dell’epoca. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il museo subisce gravi danni a causa dei bombardamenti del 1943, che distruggono gran parte delle collezioni, inclusi preziosi esemplari botanici ed erpetologici.
Dopo anni di chiusura e una lenta ricostruzione, il museo riapre al pubblico nel 1952, grazie anche alle risorse del lascito di Vittorio Ronchetti. Le prime sale vengono riaperte con allestimenti provvisori, e il museo continua a espandere e arricchire le sue collezioni.
Oggi, il Museo di Storia Naturale di Milano è parte del Giardino delle Scienze, che include anche il Civico Planetario Ulrico Hoepli e due laboratori didattici, il Paleolab e il Biolab, continuando la sua missione di divulgazione e ricerca scientifica.
L’ARCHITETTURA DEL MUSEO
L’architettura del Museo di Storia Naturale di Milano rappresenta un significativo esempio di stile storicista ispirato ai grandi musei naturalistici europei e nordamericani. Progettato dall’architetto Giovanni Ceruti e costruito tra il 1892 e il 1907, l’edificio si inserisce in una stagione di sviluppo museale parallela ai progressi delle conoscenze e delle tecniche scientifiche. Questa struttura, situata all’interno dei Giardini Pubblici di Porta Venezia, rappresenta uno dei primi casi dopo l’Unità d’Italia di architettura destinata ad accogliere un museo.
Il Museo adotta uno stile architettonico eclettico. L’edificio è un blocco rettangolare dalla pianta potenzialmente espandibile, diviso da un corpo centrale che forma due cortili, con le sale espositive disposte in due piani di alte gallerie illuminate da entrambi i lati. Il volume centrale su cinque livelli ospita uffici, laboratori e aule.
La facciata è decorata con un vasto repertorio di elementi in terracotta, come cornici, profili, archi e ghiere, che contrastano con la base in pietra di Montorfano. Il laterizio è abbinato alla pietra e viene colorato di nero per far risaltare i motivi decorativi dei gigli e creare un ritmo alternato sugli archi delle finestre.
L’edificio dopo aver subito gravi danni durante un bombardamento nell’agosto del 1943, è stato ricostruito seguendo il progetto originale.
Negli anni recenti, il museo ha subito ulteriori ristrutturazioni per adeguarsi alle nuove esigenze espositive e scientifiche. Tra queste, la recente riapertura della sala dedicata alla Storia dell’evoluzione umana, ora concepita come un ambiente immersivo che espone oltre 400 esemplari, tra cui reperti zoologici, fossili e strumenti litici. Questo nuovo allestimento permanente, realizzato da Migliore+Servetto con interventi multimediali di Studio Azzurro e grafica a cura di Nexo, offre un’esperienza coinvolgente e didattica che guida il pubblico attraverso la storia evolutiva dell’umanità.
Inoltre, il museo ha recentemente rinnovato la sala di Mineralogia e continua ad aggiornare le sue esposizioni per riflettere i più recenti risultati scientifici, mantenendo la sua funzione educativa e culturale per la città di Milano.
LA NOSTRA VISITA
Eccoci all’ingresso del Museo di Storia Naturale per cominciare la nostra visita. Già dall’esterno è molto forte l’impatto di questa bellissima architettura ideata appositamente per ospitare le collezioni naturalistiche del Comune di Milano. Anche spostandosi all’interno colpiscono le proporzioni mastodontiche dell’edificio.
Il percorso di visita si sviluppa in modo lineare su due piani che coprono una superficie di 5500 m2 dove si susseguono una dopo l’altra le 23 sale suddivise nelle seguenti sezioni scientifiche: Mineralogia, Paleontologia, Storia Naturale dell’uomo, Zoologia degli invetebrati, Entomologia.
Ben strutturata e particolarmente chiara è questa mappa che è a disposizione anche alla biglietteria del Museo come depliant per i visitatori.
La prima sala che si incontra ospita le esposizioni temporanee, dopodiché inizia la collezione permanente.
La prima sezione è quella dedicata ai minerali, questa parte è stata rinnovata recentemente. Le teche sono moderne seppur l’esposizione resti classica. Sono presenti testi scritti in modo chiaro e comprensibile, adatti per chi ha disposizione tempo per approfondire. Non compare però il testo in lingua inglese (e per quasi tutte le sezioni del Museo sarà così), una grande mancanza tenendo in considerazione che tantissimi visitatori sono stranieri (o per lo meno quelli incontrati durante la nostra vita).
Successivamente le sale proseguono con un’impostazione classificatoria e i testi che spiegano la collezioni sono sempre più densi, a volte anche complessi. Di sicuro appare evidente la natura didattica di questa istituzione che è frequentata da tantissime famiglie con bambini e scolaresche. L’immensa collezione è però resa più fruibile grazie al lavoro dei mediatori culturali che conducono le visite guidate.
Nel percorso oltre a reperti originali, ci si imbatte anche in molteplici riproduzioni di animali e ambientazioni.
In queste sale sono presentate le ricerche e le scoperte paleontologiche, la scienza che studia i fossili.
A questo punto si giunge alla sala dell’evoluzione umana che è stata riallestita di recente, a nostro parere con davvero un ottimo risultato. Come anticipato nel paragrafo sull’architettura, il progetto è realizzato da Migliore+Servetto con interventi multimediali di Studio Azzurro e grafica a cura di Nexo.
L’allestimento della nuova Sala è strutturato intorno a quattro nuclei tematici: “Chi siamo?“; “Un cespuglio africano; “Fuori dall’Africa“;“Homo sapiens“. Sicuramente questa suddivisione più “narrativa” fornisce una chiave di lettura per comprendere meglio la collezione esposta.
Ma la vera differenza dell’esposizione di questa sezione la fanno i diversi dispositivi museografici che fanno uso di componenti multimediali e di una grafica accattivante.
Al centro di ciascuna delle quattro aree campeggia una torre scenica, pensata come ambientazione di una narrazione tra il fisico e il digitale.
Le “linee del tempo” sono davvero ben strutturate. Un particolare interessante è l’inserimento di schermi con video degli habitat di riferimento di cui sono riprodotti anche i suoni, completando così l’allestimento con una componente sensoriale nonché di un’altra dimensione spazio-temporale.
La visita prosegue con le sezioni dedicate alla zoologia degli invertebrati e all’entomologia, la scienza che si occupa dello studio degli insetti. Dopodichè si sale al piano superiore.
Le esposizioni al primo piano del Museo, sono dedicate alla zoologia dei vertebrati. Qui sono presenti ottantatré diorami che illustrano i principali ambienti naturali del mondo, come gli ambienti marini oceanici, la foresta tropicale, la foresta temperata, gli ambienti polari, i deserti, le steppe e i principali ambienti italiani.
In queste sale sono esposti tantissimi esemplari di animali tassidermizzati (ormai non si parla più di animali imbalsamati). Il Museo ospita proprio un Laboratorio di Tassidermia dove vengono preparati gli esemplari per le esposizioni e le collezioni di studio. Tra l’altro in una teca è esposta la spiegazione di questo processo che, in poche parole, prevede il trattamento della pelle con sostanze conservative per prepararla a rivestire un manichino prodotto da un calco dell’animale.
Il Museo inoltre mette a disposizione due laboratori didattici (aperti al pubblico su prenotazione) che si trovano anch’essi all’interno dei Giardini Pubblici: il Biolab ( allestito in una delle ex serre di Palazzo Dugnani) e il Paleolab (istituito nel 2000) collocato in una di quelle che erano le gabbie dei felini dell’ex zoo di Milano.
Infatti, nella seconda metà del XIX secolo il Museo era affiancato da animali veri e propri. Nei giardini si trovavano ad esempio voliere e gabbie per cervi, scimmie e una giraffa, che costituivano quello che era conosciuto come lo zoo di Milano, chiuso definitivamente nel 1992. Di questo momento storico, tra l’altro, si conservano presso la vicina Fondazione Corrente numerose fotografie scattate da Ernesto Treccani.
Concludendo, seppur l’impostazione delle sale del Museo di Storia Naturale sia molto classica, con la sua magnifica architettura e la sua ricchissima collezione il Museo ha un grande potenziale. Soprattutto vedendo le nuove sale dell’evoluzione umana che sono davvero efficaci nel comunicare il patrimonio naturalistico in modo fresco e innovativo, senza tradire la finalità scientifica dell’Istituzione.
INFORMAZIONI PRATICHE
Nome del Museo: Museo Civico di Storia Naturale di Milano
Indirizzo: Corso Venezia, 55, 20121, Milano
Giorni di apertura: Da martedì a domenica. Chiuso il lunedì.
Orari di Visita: 10.00 – 17.30 Ultimo ingresso ore 16.30.
Prezzo del Biglietto:€ 5,00 intero; € 3,00 ridotto
Accessibilità: Ingresso accessibile in sedia a rotelle; ascensore accessibile in sedia a rotelle; bagno accessibile in sedia a rotelle
Accesso per Animali: gli animali non possono accedere ad eccezione di quelli indispensabili all’accompagnamento dei disabili
Servizi Aggiuntivi: Bookshop, guardaroba, Visite guidate e attività didattico-ricreative, biblioteca, Consulenza scientifica
Sito Web: https://museodistorianaturalemilano.it/web/museo-di-storia-naturale
Contatti: msn.milano@coopculture.it
+39 02.884.63337
Fonti: Museo di Storia Naturale di Milano; Lombardia Beni Culturali
Referenza fotografiche: Museo di Storia Naturale di Milano; Lombardia Beni Culturali; Lucia Macchi
Meravigliosa collezione, che merita di essere vista e rivista!
Segnalo solo che avete scritto due volte “zoologia degli invertebrati”.