Milano Montalbino-Maggiolina. Viale Marche, uno dei grandi viali dedicati alle regioni italiane e che forma l’anello della Circonvallazione. Viale Marche comincia dal terrapieno di piazza Carbonari alla Maggiolina e termina nel grande Piazzale Carlo Maciachini passando in quel di Montalbino e poi Dergano. Lungo il suo percorso si trovano due stazioni della metropolitana, una dedicata allo stesso viale Marche, stazione M5 lilla, e l’altra stazione è Maciachini M3.
Come tutti i viali della “circonvalla” ha un parterre centrale contornato da un doppio filare di platani e dove, da viale Zara a piazzale Maciachini, è utilizzato come parcheggio. Naturalmente vi lascio immaginare com’è ridotto il povero parterre centrale.
Pensare che vi fu una delibera approvata nel 2018 che prevedeva la riqualificazione del parterre dei viali Marche e Jenner, anche in vista della rimozione nel tratto iniziale in viale Jenner dei silos istallati oltre una decina d’anni prima per l’acquedotto cittadino. Peccato che, come ogni volta, sia rimasto tutto nel cassetto.
Ad ogni modo, più che per il degrado portato dalle auto parcheggiate al centro del viale, vorremmo far notare la sciatteria in cui versa e lo stato delle alberature.
Un piccolo appunto se possiamo: ma il Comune non potrebbe piantare degli alberi nel tratto finale dove si trova il parcheggio interrato di piazzale Maciachini? Come si vede dalle foto, è stato mantenuto (per fortuna) una strisciolina di verde. Non sarebbe meglio con un bel filare di alberi?
Invece, ecco come vengono mantenuti gli alberi ultimamente a Milano. Platani decennali secchi da mesi e ancora non rimossi e sostituiti. In tutto il viale ne abbiamo contati circa una quindicina, un po’ vergognoso, non trovate?
Per fortuna la parte iniziale del viale, verso piazza Carbonari, il parterre centrale è, oltre ad essere solcato dai vecchi tram carrelli, anche dal fatto che l’area è mantenuta a verde (anche qui manca qualche platano, mai soppiantato, e troviamo qualche albero secco).
Altra nota a margine riguarda la fermata “Marche Piazza Carbonari“, che possiamo ritenere una delle più brutte fermate dei tram di Milano, abbandonata, arrugginita, sporca e assolata.
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; googlemap
- Maggiolina, Dergano, Montalbino, Arredo Urbano, Verde Pubblico, Alberi, Viale Marche, Piazza Carbonari, Piazzale Maciachini,
Buongiorno a tutto lo staf di Urbanfile mi chiamo Giuseppe e vivo proprio vicino a v.le Marche e sono un cittadino italiano ho letto il vostro articolo su v.le Marche io avrei un’idea non si potrebbe oltre che piantare le piante fare una corsia di emergenza per polizia carabinieri vigili del fuoco e ambulanze come hammo fatto in v.le jennner che in mezzo ci passa la 90/91 e poi venite a vedere i giardini di largo vulci che sono mesi che non vengono puliti
Muoiono perché le auto parcheggiate sulle radici compattano cosi tanto il terreno da renderlo impermeabile.
E le radici non bevono piu acqua.
Basta automobili ammazza verde e alberi!
Poi in estate vi lamentate che la città raggiunge i 43 gradi di calore.
E tutti a mettere condizionatori che consumano e buttano altra aria calda per le strade.
Che un’area alberata così grande sia usata come parcheggio selvaggio da anni è veramente un’indecenza.
Purtroppo Milano deve capire che ha bisogno di sviluppare tutti i suoi viali perché è una città in espansione. Invece, come succede in viale marche, rimane una strada per passaggio delle auto. Questo è stato rovinato purtroppo da questi famosi parterre centrali che non hanno fatto altro che dare l’impressione alle strade milanesi di autostrade. Andrebbero tolti, allargati i marciapiedi così da incentivare la vita nel quartiere, piantare alberi non ingombranti sui marciapiedi
Conseguentemente al cambiamento climatico, anche la tipologia di alberature dovrà essere adeguata, è inutile insistere col piantare “autoctone” e vederle soffrire, abbruttirsi loro e quindi anche il paesaggio, per poi morire.
Conseguentemente al cambiamento climatico, anche la tipologia di alberature dovrà essere adeguata, è inutile insistere col piantare “autoctone” e vederle soffrire, abbruttirsi loro e quindi anche il paesaggio, per poi morire.
Abito in viale Marche dal 2001. Ho scritto al comune ogni volta che è cambiata l’amministrazione. Le risposte sono state una presa in giro totale. Ricordo ai tempi della Moratti la risposta demenziale “Condividiamo la sua preoccupazione per gli alberi.” Punto. Non ci spero più.
Ma quando cambiamo questa giunta e questo sindaco?
Domanda: come mai a Milano (nelle città italiane in generale) i viali urbani ampi mancano di segnaletica orizzontale relativa a corsie e direzioni? Sono presenti solo in prossimità dei semafori e degli incroci ma non sull’intero tratto di strada. Basta mettere il naso fuori dall’italia per rendersi conto della differenza abissale. Strade con corsie rendono il traffico piu ordinato e la velocità media si abbassa, oltre ad incanalare meglio il flusso verso le svolte. Da noi invece abbiamo enormi distese grigie dove tutti fanno quello che vogliono e senza alcuna segnaletica, come i paesi del terzo mondo.
Perchè in Italia è sempre tutto a risparmio e senza alcuna razionalità? e dire che le risorse per tirare due strisce di vernice ci sarebbero
Il termine “ manutenzione del verde” per il comune di Milano è un termine sconosciuto. La pulizia e la cura del verde, una volta fatta la piantumazione e’ lasciata alla buona sorte, almeno nelle zone periferiche. Sembra che oltre la BAM i cittadini non ne abbiano diritto.