Milano Porta Genova. Nell’ampio Piazzale Antonio Cantore, dove si trovano i due piccoli caselli del dazio di Porta Genova, sul versante nord sorge l’impianto della Centrale dell’Acqua Potabile dell’acquedotto di Milano.
Situata in Piazza Antonio Cantore, è una centrale di media potenzialità. Entrata in funzione il 25 giugno 1935, era dotata di 13 pozzi con elettropompe sommerse, che attingevano alla falda acquifera sotterranea, il cui livello nella zona si trova a circa 21 metri sotto il suolo. La portata complessiva dei pozzi era di 410 litri al secondo. L’impianto “Cantore” può essere considerato destinato a soddisfare le richieste di picco della zona centro-sud (servizio di punta). Rifatta nel 1971 e ristrutturata nel 1981, nel 2009 è stata dotata di un sistema di trattamento con filtri in acciaio inox contenenti carbone attivo. Oggi è equipaggiata con una vasca di accumulo dalla capacità di 1.291 metri cubi, alimentata da 16 pozzi scavati tra il 1964 e il 1991, con profondità medie di circa 100 metri e alcuni che raggiungono i 150 metri.
(qui di seguito alcune immagini dell’area di cantiere prima dei lavori)
Attualmente sono in corso lavori per il rifacimento delle impermeabilizzazioni delle coperture, la ristrutturazione del campo pozzi e l’adeguamento anche della rete fognaria in Piazzale Antonio Cantore.
La costruzione della centrale sostituì due “boschetti” di alti alberi che decoravano il lato settentrionale del piazzale (lato Corso Genova). Successivamente, su uno dei lati fu realizzato un “podio” rialzato di mezzo metro, sul quale i ristoranti e la gelateria presenti all’epoca, collocarono i loro dehors, mentre l’altro lato (verso via Cicco Simonetta) fu trasformato in un prato d’erba, sicuramente più gradevole da vedersi.
A questo punto ci chiediamo se i lungimiranti amministratori di oggi, così attenti all’ambiente, abbiano previsto una sistemazione a verde anche per il lato attualmente in cantiere (ma ne dubitiamo). Sarebbe infatti una piccola soluzione e un’occasione, considerato il cantiere in corso, per abbellire questo piazzale altrimenti caratterizzato da una evidente sciatteria, con distese di asfalto, auto parcheggiate e pochissimo verde.
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Fonti: (Vittorio Motta, L’acquedotto di Milano, op. cit., p. 50)
- Porta Genova, Acquedotto, Centrale Acqua Potabile, Piazzale Cantore, Corso Genova, Viale Papiniano, Corso Cristoforo Colombo, Darsena
Ma è possibile, nel 2024, essere alla mercè di questi supposti “amministratori illuminati”? Non risponde ad un banale principio democratico quello di rendere noti i criteri, le procedure di scelta degli interventi di arredo urbano e, auspicabilmente, far conoscere alla cittadinanza – specie quella più interessata dagli interventi – l’intervento in anticipo?
…speriamo davvero che ci abbiano pensato alla sistemazione di questo orrendo non luogo.
Incredibile. Sembra di essere nel medioevo.