Milano | Porta Magenta – Il Cenacolo di Leonardo sarà gestito dalla Grande Brera

Milano Porta Magenta. Il progetto del nuovo Polo Museale Statale a Milano, centrato sulla Grande Brera, si amplia: il Ministero della Cultura ha affidato alla Pinacoteca di Brera anche la gestione del Cenacolo Vinciano, l’iconico dipinto su muro dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. Questa assegnazione, insieme alla Biblioteca Nazionale Braidense e a Palazzo Citterio, rafforza la missione di Brera nel panorama museale italiano.

La Pinacoteca ha comunicato che la decisione è parte delle modifiche introdotte nel decreto ministeriale del 23 dicembre 2014 sull’organizzazione dei musei statali. La riforma, completata a maggio, ha riorganizzato gli uffici e gli istituti con autonomia speciale, come la Pinacoteca di Brera. In base all’allegato 2 del decreto, il Cenacolo Vinciano è ora ufficialmente sotto la competenza di Brera, insieme agli altri luoghi culturali autonomi.

Il direttore della Pinacoteca, Angelo Crespi, ha espresso soddisfazione per l’assegnazione, sottolineando l’importanza di preservare il patrimonio rappresentato dal Cenacolo, un capolavoro d’arte noto a livello mondiale e protetto dall’Unesco. La nuova organizzazione rappresenta un ritorno simbolico alle radici, poiché già nell’Ottocento, sotto il direttore Giuseppe Bossi, il Cenacolo era collegato a Brera. Questo legame venne sancito da un Decreto reale nel 1882, e fu nuovamente valorizzato da importanti figure di Brera come Ettore Modigliani e Fernanda Wittgens, che promossero restauri e azioni per la conservazione dell’opera.

Crespi ha inoltre sottolineato come l’inclusione del Cenacolo nel progetto della Grande Brera, con il supporto della storica collaborazione tra Pinacoteca e Accademia, rafforzi il progetto di valorizzazione culturale a livello locale e nazionale.

La Grande Brera è il grande progetto che vede l’ampliamento della pinacoteca con l’acquisizione di Palazzo Citterio, il palazzo in stile barocchetto che dista pochi metri dalla sede del museo e che tra un mese circa sarà aperto finalmente alle visite dopo circa 50 anni di lavori e polemiche.

Il progetto della Grande Brera risale infatti agli anni settanta ed è stato concepito dallo storico direttore Franco Russoli. Nel 1972, infatti, fu proprio Russoli a convincere lo Stato ad acquistare Palazzo Citterio di via Brera 12, con l’obiettivo di espandere gli spazi museali. Da allora, una serie di progetti si sono susseguiti, a partire da quello del 1987 di James Stirling e, successivamente, quello di Mario Bellini. Tuttavia, la svolta è arrivata solo tra il 2015 e il 2018, quando Palazzo Citterio è stato effettivamente restaurato seguendo le linee guida stabilite dalla Sovrintendenza. Nel 2021, l’allora direttore James Bradburne ha proposto alcuni adeguamenti, successivamente accolti, tra cui la costruzione del “corridoio Russoliano”, in omaggio all’ex sovrintendente: una passerella in vetro sospesa sull’Orto Botanico che collega la Pinacoteca e Palazzo Citterio, progetto al momento rimandato, ma non archiviato.

Palazzo Citterio è un classico edificio nobiliare del barocchetto settecentesco milanese con lunga fronte su Via Brera, con ogni probabilità venne realizzato unendo due edifici ben più antichi. La fronte di tre piani mostra eleganti balconcini di ferro arabescati. Mentre dal cortile con due lati a portici settecenteschi si accede più internamente al profondo giardino contiguo all’orto botanico di Brera, con cui confina.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Maurizio Montanga, Brera, Cenacolo Vinciano
  • Brera, Pinacoteca, Via Brera, Riqualificazione, Museo, Palazzo Citterio, Cenacolo Vinciano, Leonardo da Vinci, Porta Magenta, Ministero Beni Culturali
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Lascia un commento