A distanza di un anno esatto dall’inizio del Concorso di Progettazione per la realizzazione di un nuovo Polo Culturale e, principalmente, un Polo Archivistico, è stato assegnato il progetto vincitore che prevede la trasformazione dell’area una volta adibita alla Regia Manifattura Tabacchi, in c.so Regio Parco, definitivamente chiusa nel 1996, dopo più di due secoli di operatività.
Sarà un’area di 90 mila m2 ad essere soggetta di trasformazione, con 18 edifici storici – 6 dei quali tutelati – che in parte verranno demoliti per lasciare spazio a 4 nuovi fabbricati, portando la SLP a 41.000 m2 (contro i 66.000 del layout esistente). Verrà raddoppiata l’area verde, che conterà 11.500 m2, e 2.000 m2 saranno adibiti a parcheggi.
Il Concorso – che aveva contato 41 partecipazioni di professionisti da tutto il mondo – era stato voluto da diversi enti: primo fra tutti l’Agenzia del Demanio, insieme alla Città di Torino, Regione Piemonte, Politecnico di Torino, Archivio di Stato, Tribunale di Torino, Università di Torino, mossi dalla necessità di nuovi spazi per funzioni pubbliche e dalla volontà di ridare vita ad una preziosa “pagina industriale” di Torino.
Eutropia Architettura dell’Arch. Jacopo Carli si è classificata al primo posto, seguito da Studio Settanta7, Arch. Alfonso Femia, Arch. Fabrizio Rossi Prodi e Arch. Guillermo Vazquez Consuegra. Il prossimo step sarà presentare, nei prossimi 90 giorni, uno Studio di Fattibilità Tecnico-Economica (PFTE), per il quale sarà a lavoro un gruppo di professionisti che, oltre Eutropia, annovera Pininfarina Architecture, Paisà Landscape, Weber Architect e altri.
Uno dei fattori che ha portato la giuria a proclamare il vincitore è stato il totale cambiamento proposto dal progetto, in netto contrasto con il Masterplan a base di gara preparato dal Masterplan Team del Politecnico (MPt). Un contrasto ritenuto “migliorativo”, perché il progetto vincente ha ruotato di 90° il layout dell’intervento, preferendo l’asse fiume Po-Città, anziché quella parallela al corso d’acqua, come invece previsto dal MPt. Questo consentirà, secondo il team di progettazione, una maggiore permeabilità del nuovo Polo Culturale, cioè più presenza ed inclusione della comunità cittadina, unendo direttamente le rive del Po con la città circostante, grazie ad un nuovo anello di giunzione che risiederà proprio nel nuovo Archivio.
Quest’ultimo, infatti, sarà il cuore del progetto – circa il 90% della superficie complessiva sarà dedicata agli spazi per il Demanio e il Ministero della Giustizia e della Cultura – ma che comunque dialogherà con nuove aree adibite a campus e residenze universitarie, didattica, laboratori e spazi commerciali, per un totale complessivo di 305.000 mq.
Lato tecnico, il Progetto di Eutropia è strutturato in modo da richiamare l’anima industriale del luogo, con i nuovi edifici a coperture spioventi a doppia falda da leggere come un richiamo ai tipici “tetti industriali” delle fabbriche torinesi. Le coperture saranno sorrette da un cavalletto strutturale a “Y”, chiaramente visibile nella nuova Galleria Coperta, che ingloba i vani scale, i piani rialzati e parte degli impianti. Colori e materiali dei nuovi fabbricati si adatteranno bene al contesto e agli edifici attigui – prettamente in muratura “rossa”.
Le tecnologie costruttive saranno le più moderne e sostenibili, come confermano le strutture portanti interamente in acciaio, così da minimizzare (e velocizzare) le operazioni in cantiere, a fronte di maggiore prefabbricazione in officina e preferendo strutture “a secco” e smontabili, quindi più ecosostenibili. Anche gli impianti saranno improntati al massimo dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, come l’impianto idrico, ad esempio, che prevede un’attenta gestione e riciclo delle acque, a richiamare l’importanza della risorsa e il rispetto per l’attiguo corso fluviale.
Come previsto dal Masterplan del Politecnico, l’operazione richiede un budget di 200 milioni di euro, anche se al momento gli stakeholders hanno trovato solo 15 milioni, sufficienti per avviare il progetto, la cantierizzazione, le demolizioni e parte dei nuovi fabbricati. Proprio per questo, al momento risulta difficile prevedere i tempi di realizzazione dell’intervento, che dipenderanno esclusivamente dai tempi di erogazione delle restanti somme.
Questa nuova iniziativa non fa che confermare l’onda trasformista che caratterizza Torino al momento, con una serie di progetti e cantieri strategici, alcuni dei quali geograficamente legati al nuovo Polo Archivistico, come la Linea 2 della metropolitana, altri invece più affini per tipologia e modalità. Per citarne alcuni: il progetto di Cino Zucchi per la realizzazione di un nuovo Polo delle Arti negli storici fabbricati dell’Ex Cavallerizza Reale, la nuova Biblioteca Civica a Torino Esposizioni, l’Innovation Block con il recupero dell’Ex Borsa Valori e Palazzo Affari o la riqualificazione dell’area Ex-Westinghouse, mentre si è ancora in attesa di capire il futuro dell’ex Palazzo del Lavoro.
Committente: Agenzia del Demanio, Piemonte e Valle d’Aosta
Enti Coinvolti: Ministero della Giustizia, Ministero della Cultura, Città di Torino, Politecnico di Torino, Università di Torino, Tribunale di Torino, Archivio di Stato
Progettazione Masterplan: Masterplan Team MPt – Politecnico di Torino
.
Concorso di Progettazione, Team vincente
Progettazione, capogruppo: Eutropia, Arch. Jacopo Carli (Firenze)
Concept e Masterplan: Pininfarina Architecture (Torino) + Weber Architects (Firenze)
Progettazione Landscape/Paesaggio: Paisà Landscape (Ravenna)
Progettazione Ingegneristica: AEI Progetti (Firenze)
Progettazione Impiantistica: MCM Ingegneria (Torino)
Antincendio: Less 4 more (Torino)
Geologia: Davide Bolognin (Aosta)
Analisi socio-economica: Area Proxima (Bologna)
Render e Disegni: Eutropia
Foto area: Francesco Gullace + Agenzia del Demanio