Torino | Nizza-Millefonti: ultimato il cantiere-studio di Palazzo del Lavoro

Si sono conclusi i lavori del cantiere-studio che negli scorsi mesi era stato allestito per alcune facciate del Palazzo del Lavoro, lo storico edificio sito in C.so Unità d’Italia, realizzato negli anni ’60 dall’arch. Gio Ponti e l’Ing. Pier Luigi Nervi per celebrare i 100 anni dell’Unità d’Italia.

Il fabbricato che conta circa 25.000 mq di impronta a terra ed alto quasi 30 m, è attualmente di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, che l’aveva rilevato da Gesim dopo circa 20 anni di abbandono e disuso, e negli scorsi mesi è stato soggetto ad un cantiere-studio, affidato al Consorzio San Luca insieme all’Impresa R.I.C.T. Tauro srl, con lo scopo di realizzare una sorta di mock-up di facciata, al fine di testare e studiare il miglior modo di ristrutturare un edificio di tale rilevanza, tra l’altro protetto dalla Soprintendenza dei Beni Culturali.

Sembrerebbe che il cantiere-studio, costato più di 400 mila euro, abbia restituito un ottimo risultato, riportando alla vita tre delle enormi lame verticali – alte quasi 20 m che sorreggono le facciate in alluminio e vetro a tutta altezza – e le lamelle orizzontali che caratterizzano l’edificio, studiate apposta come frangisole. Rimane adesso da capire quando (e se) inizieranno i lavori per il restauro dell’intero Palazzo del Lavoro, il cui possibile progetto al momento è stato proposto dai professionisti dello Studio di Architettura Rolla e la società Pentagramma Piemonte SpA.

Fonti riportavano la conversione del fabbricato in un nuovo centro commerciale – anche se sembra non essere l’idea ottimale, dato che la zona è satura di attività del genere – mentre si spera che possa diventare, invece, sede del Museo dei Musei. Questa ipotesi, proposta dall’Assessore alla Cultura della Città di Torino, sembra essere quella più consona ad un edificio di tali dimensioni e importanza.

Sarebbe, inoltre, una scelta saggia, sia perché si restituirà una “vita pubblica” ad un edificio nato per il pubblico, sia perché potrà “aiutare” gli altri musei e dare spazio a molte altre collezioni come, ad esempio, al Museo Egizio di Torino che, nonostante ripetuti ampliamenti e ristrutturazioni, risulta ancora essere troppo piccolo rispetto alla quantità di reperti e materiale storico che ha da esporre. Unico inghippo? Trovare i 200 milioni di euro utili alla completa ristrutturazione e riconversione.

Committente: Pentagramma Piemonte SpA (Torino)

Architetto: Studio Rolla Architettura e Urbanistica (Torino)

Impresa: Consorzio San Luca (Torino) + R.I.C.T. Tauro srl (Torino)

Renders: Studio Rolla

Foto Area: Francesco Gullace

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1 commento su “Torino | Nizza-Millefonti: ultimato il cantiere-studio di Palazzo del Lavoro”

  1. Sono un medico, anziano torinese.
    Vorrei che il Palazzo del Lavoro fosse riconvertito e in una scuola di eccellenza, anche residenziale, per mestieri tecnici e artigianali.
    Si dice che in Italia ci sarebbe richiesta di mezzo milione di saldatori, gestione della filiera alimentare, tecnici informatici, tecnici della comunicazione e altre simili figure intermedie, ma non si trovano persone con questa formazione.
    E ci sono tanti giovani italiani che non lavorano e non studiano e tanti giovani che arrivano da altri paesi, per esempio tra i rifugiati, che finiscono a vagare per le nostre città con infelicità loro e degli altri comuni cittadini.
    Il Palazzo del Lavoro vorrei che servisse a colmare questo mismatch nel mondo del lavoro e dei giovani.

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