Torino | Centro – Presentato il progetto di un nuovo Polo delle Arti nella Cavallerizza

Sarà un nuovo Polo delle Arti il progetto presentato a Ottobre e sorgerà in alcuni dei locali della Cavallerizza Reale, nel centro di Torino, di fronte al Teatro Regio e a due passi dalla Mole Antonelliana. Al momento si tratta di un Progetto Esecutivo, promosso dallo sforzo congiunto di tre enti: l’Accademia Albertina delle Belle Arti, i Conservatorio Giuseppe Verdi e la Fondazione del Collegio Einaudi, uniti dall’obiettivo di dotare Torino di un nuovo Polo di alta specializzazione delle arti teatrali, musica, composizione, televisioni, arti visive ed arte in generale.

Il progetto – partecipato anche da Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo e Università degli Studi di Torino – è al momento al vaglio del Ministero dell’Istruzione del Merito con lo scopo di ottenere gli investimenti necessari alla sua realizzazione tramite i fondi dell’Alta Formazione Artistica Musicale Coreutica. A questo proposito, nell’agosto 2022, il Collegio Einaudi aveva indetto un Bando di progettazione per la proposta del nuovo Polo, al quale erano stati invitati 10 progettisti e dal quale ne è uscita vincitrice l’idea del raggruppamento formato da Picco Architetti, De Ferrari Architetti e Baietto Battiato Bianco, tutti rinomati architetti torinesi.

La proposta del gruppo guidato dall’Architetto Cristiano Picco è un progetto esecutivo già cantierabile che prevede il recupero di alcuni dei locali storici dell’area sud-ovest della Cavallerizza Reale, un complesso costruito tra il 1600 e il 1800 già interessato da un intervento firmato da Cino Zucchi per realizzare un nuovo hub culturale, formativo, sociale ed educativo, curato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. In particolare, il nuovo Polo delle Arti interesserà quattro fabbricati: la manica D (parte dei fabbricati dell’ala ovest, collegata alla Rotonda di Castellamonte), la manica M e V (il fabbricato dell’ala sud collegata alla Rotonda di Castellamonte), la manica A (l’edificio prospicente su Via G.Verdi) e il corpo C (il fabbricato basso centrale al cortile interno, denominato Padiglione della Scherma).

L’ingresso sarà comune a tutti gli edifici, ed avverrà dalla Via Verdi, nella manica A. La stessa ospiterà, principalmente, i locali dell’Accademia Albertina di Belle Arti e del Conservatorio G.Verdi, e nei suoi quattro piani fuori terrà + interrati, troveranno sede aule didattiche (anche ipogee) e spazi complementari alle attività formative. Nella manica D, invece, verrà collocato il nuovo Dipartimento di Jazz e di Musica Elettronica e nuovo laboratorio di scenografia, mentre un’area verrà dedicata al foyer del teatro, esattamente nella zona nord collegata al corpo C – il Padiglione della Scherma. Quest’ultimo verrà adibito a teatro vero e proprio, con una capienza di circa 100 posti e ampie vetrate che affacciano direttamente sul cortile interno, per sfruttare al meglio l’uso della luce naturale.

Le maniche M e V, invece, saranno interessate solo nei piani alti – perché il piano terreno fa parte di un altro intervento – ed ospiteranno i locali del Collegio Einaudi. Tre dei quattro piani fuori terra, dunque, saranno adibiti a collegio e campus universitario, dormitorio con stanze singole o doppie, distribuite su entrambi i lati esterni con corridoio centrale, in grado di ospitare fino a 80 studenti. Ci saranno anche 4 aule studio, diverse aree relax, e spazi comuni quali sala corsi, cucine, lavanderie, uffici, reception-accoglienza.

Contrariamente al corpo C e alle maniche M e V – soggette prevalentemente a ristrutturazione e recupero dell’esistente – i fabbricati di manica A e D vedranno anche una porzione di nuova costruzione, per la stessa altezza degli edifici esistenti e sulle testate che puntano a sud. Le stesse saranno costruite in stile moderno e minimal, ma con materiali e colori che si inseriranno perfettamente nel contesto.

Tutto il progetto, ovviamente, è stato opportunamente discusso ed approvato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, che protegge l’esistente quale edificio di interesse storico e culturale, nonché Patrimonio Unesco. Il progetto in essere, inoltre, prende spunto dallo Studio di Fattibilità Tecnico-Economica (SFTE) proposto dall’Architetto Matteo Robiglio dello Studio di Architettura TRA – Toussaint Robiglio Architetti (gli stessi autori della Scuola ESCP in costruzione) che cureranno anche la Direzione Artistica dell’Intervento.

Le nuove costruzioni aggiunte contribuiscono a portare la superficie dei locali dai 4.400 mq attuali ai quasi 6.500 mq complessivi del progetto, mentre le aree esterne verranno opportunamente curate così da creare una Piazza dell’Accademia di circa 1.200 mq. Il budget stimato è di quasi 26 milioni di euro, 15 dei quali dedicati alla parte di formazione e 11 per le zone residenziali/universitarie, con la possibilità di incrementare l’importo di altri 7 milioni per il recupero e la valorizzazione delle sedi storiche del Conservatorio e dell’Accademia, sempre grazie a fondi ministeriali.

La manica D (a sinistra) e il corpo C (fabbricato basso) al centro

Un altro duplice importante intervento, dunque, a Torino: non solo si recupereranno i locali (in disuso) di un pezzo di storia patrimonio Unesco, ma si creerà anche un nuovo polo per la “coltura” e lo sviluppo delle arti teatrali e musicali, con l’obiettivo di fornire master professionali di primo e secondo livello che approfondiscano l’interazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale alle arti musicali e visive. Considerando, però, l’approvazione del progetto, la gara e la realizzazione delle opere, il polo artistico potrebbe non essere pronto prima del 2028, anche se si attende l’ok del Ministero per poter delineare le tempistiche reali ed effettive.

Committenti: Accademia Albertina di Belle Arti (Torino) + Conservatorio G. Verdi (Torino) + Fondazione del Collegio Einaudi (Torino)

Partecipazioni Pubbliche: Regione Piemonte + Città di Torino + Fondazione Compagnia di San Paolo + Università degli Studi di Torino

Progettazione Architettonica: Picco Architetti (Torino) + De Ferrari Architetti (Torino) + Baietto Battiato Bianco (Torino)

Direzione Artistica: Arch. Matteo Robiglio, TRA – Toussaint Robiglio Architetti (Torino)

Render: Picco Architetti + De Ferrari Architetti + Baietto Battiato Bianco

Foto: Francesco Gullace

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

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