Milano | Porta Vercellina – Completato il ripristino di via Foppa nell’area Stazione M4 Coni Zugna

Milano Porta Vercellina. Possiamo finalmente dire che i cantieri lungo via Foppa, nel distretto di Porta Vercellina, sono ormai conclusi. Restano forse da sistemare pochi dettagli e da aprire ufficialmente le piste ciclabili (forse in attesa di approvazione). Nel frattempo, la linea M4 Blu è pienamente operativa sull’intera tratta, inclusa quella ovest, dal mese di ottobre 2024.

Il nostro “tour da umarel” comincia dall’area precedentemente occupata dal cantiere della stazione M4 Coni Zugna. Quest’area si estende da via Vincenzo Foppa (dedicata al celebre pittore rinascimentale lombardo attivo prima dell’arrivo di Leonardo da Vinci a Milano) fino a via Dugnani, includendo l’incrocio con viale Coni Zugna, il tratto iniziale di via Giuseppe Dezza, l’enorme incrocio con via Montevideo e, infine, quello con via Caravaggio. Rientra anche una porzione del lato settentrionale del Parco Don Giussani, meglio conosciuto come Parco Solari.

Ricordiamo anche che la stazione M4 Coni Zugna (precedentemente chiamata Solari), prende il nome da viale Coni Zugna, a sua volta dedicato alla trincea italiana della prima guerra mondiale sita sul monte che porta questo nome nel Trentino meridionale (ricordiamo che la circonvallazione dei bastioni è quasi per intero dedicata ai luoghi della Prima guerra Moniale).

Ma veniamo al dunque e ai nostri commenti sull’intervento appena completato. Nel complesso, possiamo apprezzare il tentativo di dare una nuova dignità estetica all’area, con un arredo urbano moderno e gradevole. Tuttavia, come già sottolineato in precedenti articoli, secondo noi, se si fosse puntato meno su materiali di pregio, come la pietra utilizzata ovunque, forse si sarebbe potuto riqualificare l’intera via Foppa accordandosi col Comune. Attualmente, in molti tratti, la via rimane degradata, con auto parcheggiate tra gli alberi, marciapiedi danneggiati e fango. Mostreremo queste condizioni nel prossimo articolo dedicato all’area M4 California. Ad ogni modo dai due Municipi (il 6 e il 7 perché per un bel pezzo via Foppa è linea di confine tra o due enti comunali) ci fanno sapere che presto il parcheggio selvaggio sarà eliminato da sotto gli alberi con dei dissuasori.

Dando uno sguardo alle foto di Street View, via Foppa appariva sicuramente più verde in passato. Certo, con una stazione sotterranea, uscite, e alberi appena piantati, sarebbe irrealistico aspettarsi lo stesso effetto. Tuttavia, qualche aiuola in più sarebbe stata gradita. D’altra parte, la riduzione degli alberi ci permette di ammirare meglio le meravigliose architetture lungo questo tratto. Ammettiamo di essere un po’ “rompipalle” su certi dettagli, ma è il nostro mestiere.

Proseguendo, dall’incrocio tra viale Coni Zugna e via Dugnani (non sarebbe stato più semplice chiamare la stazione “Dugnani”, visto che viale Coni Zugna si estende da piazzale Aquileia a corso Cristoforo Colombo?), troviamo una nuova piazza. In pratica l’area delle uscite/entrate della stazione è ora una specie di piazza, con panchine e nessun parcheggio su entrambi i lati che fa percepire lo spazio meno stradale (cosa che sta facendo “imbufalire” gli abitanti del quartiere), ma che noi apprezziamo un pochino.

Anche qui, come nelle altre stazioni già attivate, troviamo che i “catafalchi” che coprono le scale mobili siano privi di design: sembrano prese d’aria di un centro commerciale più che elementi architettonici di arredo urbano per una città moderna e internazionale quale Milano si atteggia.

Le aiuole, con il loro disegno geometrico, si ritrovano lungo tutta via Foppa. Realizzate con bordi metallici alti 2-3 cm, formano un motivo movimentato, interessante a prima vista. Tuttavia, i numerosi angoli acuti possono risultare pericolosi: ci chiediamo quanti finiranno per inciampare o ferirsi (sperando di essere in errore, ma basta osservare le tre foto a seguire).

Un altro punto critico sono le castellane in sampietrini, che, probabilmente, tra un paio d’anni mostreranno segni di usura con buche e dislivelli (segnatevelo sul diario).

Arrivati all’incrocio tra via Montevideo e via Dezza, notiamo che anche qui lo spazio è stato trasformato in una piazza. Pietra ovunque, aiuole acuminate e panchine dominano la scena. La connessione tra la nuova ciclabile e quella storica, risalente a 30 anni fa circa, è evidente nell’ultima immagine.

Piccola nota a margine, la ciclabile di via Dezza com’era stata concepita all’epoca, è poco funzionale ed oggi anche difficilmente percorribile a causa del fondo sconnesso, per lo più per colpa delle radici degli alberi. Sarebbe stato forse meglio un ripensamento totale del percorso invece che sistemare semplicemente l’imbocco da via Foppa.

Proseguendo verso via Caravaggio, il percorso è interamente lastricato in pietra, con ciclabili e alberature ai lati, oltre a parcheggi laterali. Nel complesso, l’aspetto è gradevole, a parte le aiuole con i loro spigoli discutibili appena spiegati.

Concludiamo qui questa prima parte del nostro reportage. Nei prossimi articoli parleremo delle aree di via California, via Washington e piazza Bolivar. Restate sintonizzati!

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi,
  • ATM, via Foppa, via Dezza, viale Coni Zugna, M4 Coni Zugna, metropolitana, Trasporti, Parco Solari, Porta Genova, Porta Vercellina, piazza Filangeri,
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

10 commenti su “Milano | Porta Vercellina – Completato il ripristino di via Foppa nell’area Stazione M4 Coni Zugna”

  1. Mi scusi, ma le pare davvero meglio ora di come era prima? Una splendida via alberata invece che questo spaventoso spiazzo biancastro ( peraltro già ora pieno di pozzanghere alla prima pioggia? E trova”gradevoli le aiuole piene di erbacce spacciateci per “verde” nei renderings propinatici per anni insieme al mantra “ripristineremo le alberature”?
    In quanto al parcheggio selvaggio, non potrà che peggiorare vista la quasi totale abolizione di parcheggio regolare che si è creata.. (NB in tutti i 25 anni che ho vissuto nella via, mai una volta che i vigili abbiano sanzionato, come spesso da noi segnalato, chi parcheggiava nelle aiuole!)

    Rispondi
  2. Io trovo l’intervento molto ben riuscito e gradevole nel complesso. Il paragone con la foto presa da google maps non regge… le numerose fotografie del nuovo intervento sono state scattate in una giornata piovosa di gennaio; la foto di google maps in una giornata soleggiata di primavera/estate… ovvio che l’effetto sia più “verde”. Siamo di fianco a un parco pubblico, tra i più belli di Milano, e nel sottosuolo è presente una stazione della metropolitana; qualche albero in meno qui non è una tragedia, a fronte della parziale pedonalizzazione di spazi prima lasciati alle automobili.

    Rispondi
  3. E’ un ottimo lavoro! Mi domando Come e’ possibile che le auto nel 2025 siano ancora parcheggiate tra gli alberi sui parterre? E’ da mentecatti tollerare tutto cio’

    Rispondi
  4. Proprio sotto il condominio, nella foto di apertura di questo articolo, è stata posata la solita pietra a cubetti grigiastra; ebben, questa posatura va dal confine dei giardini fino al marciapiede opposto e sembra esattamente una continuità di area pedonale, cosa che invece non è; invoglia chi proviene dai giardini a proseguire tranquillo, ma risulta invece tutto estremamente pericoloso, è strada carrozzabile e basta e le automobili proseguono senza alcuna segnalazione, rob de matt.

    Rispondi
  5. Diciamo che di questo ricco reportage fotografico di una bella riqualificazione di una zona della città stride il degrado delle facciate insozzate dei condomini … è una cosa di cui non riesco a capacitarmi, con una spesa risibile si potrebbero ripulire e rendere molto più gradevoli, un degrado del genere sarebbe impensabile in qualunque città europea (chiaramente questi sono imbrattamenti di anni e anni)… Per una città migliore serve l’impegno di tutti, lamentarsi di meno e fare di più!

    Rispondi
  6. Grandissimo peccato la non riqualificazione completa di via Foppa, specialmente nella parte subito dopo l’incrocio con via California, nella parte delle BikeMi, con il marciapiede tutto dissestato dalle pietre posate in passato e il tentativo goffo di mettere un po’ di asfalto invece delle pietre all’incrocio successivo. Ma soprattuto i dissuasori che mancano soprattuto davanti alla scuola dove le macchine continuano a parcheggiare indisturbate sui marciapiedi. Mi auguro poi che con la pista ciclabile venga continuata, non ha senso procedere a pezzi, per il resto quello che in realtà è stato fatto è bellissimo

    Rispondi
  7. Grazie per il ricco e dettagliato reportage, del quale, da assiduo ciclista cittadino da diversi decenni, ho apprezzato particolarmente l’evidenza della mancata connessione con la vecchia e non manutenuta corsia ciclabile di via Dezza (la percorro quotidianamente in entrambi i sensi di marcia).
    Sottolineo un altro aspetto rilevante di questo importante ripristino urbano, come di altri importanti cambi effettuati ultimamente in città: sono lasciati inspiegabilmente e a tempo indertminato ad inizio / fine corsia ciclabile le cancellate per impedirne l’accesso (presenti anche nelle vostre foto); tali barriere mi risultano inspiegabili (cosa manca per ultimare i lavori?) e peraltro sono pericolose soprattutto di sera perchè non segnalate e i ciclisti che percorrono la corsia se le trovano davanti improvvisamente, senza segnalazione / illuminazione / motivo.

    Rispondi
  8. La pista ciclabile ha notevolmente peggiorato “‘estetica di via Foppa. Il paragone con google maps regge eccome anche se il meteo è diverso. L’unica è sperare nella crescita degli alberi.
    Bellissimo notare che i molti ciclisti, nonostante la oista ciclabile, preferiscano andare in strada.

    Rispondi
  9. Noto con piacere inoltre che nei municipi sta passando il concetto ormai speriamo digerito e acclamato dei dissuasori necessari per impedire ai prepotenti autodrogati di distruggere le aiuole, gli spazi verdi e pedonali delle città.

    Speriamo abbiano capito la lezione.
    Basta prepotenza stradale
    Le radici degli alberi, che poi d’estate cadono, ringraziano.

    Rispondi
  10. Suggerimento: anziché mettere dei dissuasori per evitare il parcheggio selvaggio sotto le alberature non sarebbe più opportuno posare delle panchine ? Già a Roma se ricordo bene in zonaTuscolana è stato adottato questo stratagemma e i cittadini ringraziano,soprattutto gli anziani e chi ha difficoltà varie….il suggerimento è utile anche per via Bergognone e Solari …e riqualifichiamo questa città,restituiamola ai loro abitanti naturali, i pedoni, i CITTADINI.

    Rispondi

Lascia un commento