Milano, Castello. A volte basta una foto per capire lo stato di una città. Uno dei luoghi più frequentati, non solo dai milanesi ma anche dai turisti, è senza dubbio Largo Cairoli. Contrariamente a quanto molti pensano, Largo Cairoli non è dedicato ai quattro eroici fratelli caduti nelle guerre risorgimentali, ma all’unico sopravvissuto: Benedetto Cairoli. Patriota, garibaldino e in seguito uomo politico, Benedetto arrivò a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio dei ministri.
Al centro dell’ampia piazza, dal 1895, svetta il monumento a Giuseppe Garibaldi, una scultura di Ettore Ximenes.
La foto del giorno cattura uno scorcio che incornicia il monumento e la Torre del Filarete del Castello Sforzesco. Uno scatto che, senza troppa fatica, mette in evidenza almeno cinque problemi facilmente risolvibili:
- Illuminazione inadeguata – I lampioni di Largo Cairoli sono decisamente brutti: ricordano fari da parcheggio di un’area di sosta in autostrada, non certo un’arredo urbano degno di una piazza centrale e turistica. Non sarebbe meglio sostituirli con quelli appena installati in Piazza Castello, molto più armoniosi?
- Un orologio fuori posto – Chi ha pensato di piazzare un orologio pubblicitario proprio davanti al monumento, rovinandone la visuale? Non poteva essere collocato ai lati? Per di più… è anche storto.
- Pali invasi dagli adesivi – A Londra, città notoriamente più attenta al decoro urbano, i pali vengono rivestiti con una vernice granulosa che impedisce agli adesivi di attecchire. Perché non adottare una soluzione simile?
- Biciclette parcheggiate ovunque – Una giungla di bici e monopattini lasciati senza criterio, tanto da ostacolare persino il passaggio dei pedoni.
- Un lampione rotto da settimane – Basta alzare lo sguardo per notarlo, eppure resta lì, dimenticato da almeno qualche settimana.
Piccoli interventi che migliorerebbero subito il volto di una delle piazze più importanti di Milano. Quanto dovremo ancora aspettare?





- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Castello, Largo Cairoli, Arredo Urbano, Monumento a Giuseppe Garibaldi, Lampioni
Aggiungerei la segnaletica e i semafori anni 50
per la segnaletica basta visitare altre città lombarde come Brescia o Bergamo.
per i semafori, i semafori di design di Madrid (https://www.20minutos.es/videos/nacional/fjmvyF29-asi-son-los-nuevos-semaforos-de-gran-via/), Barcellona (https://stimulo.com/es/projects/semafor-barcelona/) o delle città francesi (https://fareco.fayat.com/nos-solutions/mobilite-urbaine/signalisation-lumineuse-tricolore/gammes-de-feux-tricolores/feux-de-france)
Giusto lamentarsi degli adesivi e delle bici parcheggiate in ordine, i veri problemi di Milano! Guardate quanto spazio sprecato potrebbero starci parcheggiate addirittura 2 auto forse!!1!1!
Ma dove andremo a finire?!
ah allora non sono l’unico che l’ha pensato… ogni volta si lamentano per delle cagate ma parlare di cose come le aiuole asfaltate per farle diventare parcheggio in via Lomellina all’angolo con viale Argonne o del fatto che hanno finalmente autorizzato il servizio dei TramLink per la linea 7 e 31…
ho iniziato a seguire uf per gli aggiornamenti sui cantieri, sulla mobilità e sul verde… non per leggere una trafila di critiche
È proprio così, regna l’antidecoro… il gusto del disordine, della sciatteria e del brutto, laddove a volte – non sempre – basterebbe davvero poco per “svoltare”…a beneficio di tutti, per un effetto a catena virtuoso.
D’altronde in una città dove la stessa polizia municipale si distingue per maleducazione verbale e mancato rispetto di semafori e limiti di velocità….
Bravo, antidecoro, il gusto del disordine, sciatteria del brutto e, aggiungo io, pressapochismo e assoluto menefreghismo per il cittadino milanese.
Perfetta descrizione del misero operato di questa giunta
Giuste osservazioni e richiami a chi di dovere, ovviamente verso la cosidetta “amministrazione” comunale; non va dimenticata, inoltre, la situazione della – teoricamente – magnifica via Dante: a pochi passi di distanza dal degrado segnalato in Cairoli, in questa via che potrebbe essere una delle più belle d’ Europa, abbiamo la pavimentazione di porfido ormai sconnessa e in stato indecente, per non parlare dei baracconi fast food in stile orto di periferia, che occupano praticamente quasi tutta la carreggiata ciascuno, provocando disagio alla circolazione e un totale degrado estetico.
Pensate che bella sarebbe la via, con fioriere, vasi per arbusti e solo discreti ed eleganti tavolini, come avviene in tutte le città europee.
Milano è questa ormai, pur di raccattare soldi, consente tutto, così poi possono comprare lampioni da svincolo autostradale e piazzarli tra edifici storici ed epoca.
Praticamente è la sintesi di Milano: una colonia di sfruttati, vogliosi di esserlo e amministrata da piciu.
Sono dolorosamente d’accordo!! Ci vuole una svolta radicale nel rispetto della citta’ e dei Milanesi!!!
I soldi li spendono, le cose le fanno, sperperando in progetti brutti e sciatti. Da quando sono a Milano, per dire, piazza Cordusio l’ho vista rifare tre volte spendendo dunque i soldi tre volte. Ditemi voi se si può.
Vedere bici parcheggiate è bellissimo.
Vuol dire che le persone scelgono di muoversi in modo ecologico e andrebbe elogiato e non denigrato come se fossimo banali borghesotti parrucconi.
Ma mi sa che è lo spirito “futurista” dei tempi nuovi…
Rant per 4 lampadine rotte e 2 orologi manco mia nonna con la teiera di porcellana…