Milano trasporti.
La M6 di Milano torna al centro del dibattito politico, non solo a livello cittadino e regionale, ma anche nazionale. Sabato scorso, durante un evento della Lega, il sottosegretario Alessandro Morelli ha parlato della futura linea rosa della metropolitana, sottolineando che limitarla all’area cittadina sarebbe un errore e suggerendo un’integrazione con il trasporto ferroviario. In sostanza il governo vorrebbe realizzare un tracciato completamente diverso rispetto a quanto ipotizzato sinora da Palazzo Marino.
Inizialmente concepita come una “circle line” che avrebbe dovuto collegare il Nord-Ovest della città – passando per Quarto Oggiaro, Musocco e Cagnola – con il Sud-Est, toccando Barona, Vigentino, Corvetto, Calvairate e Ponte Lambro, ora si ipotizza un’estensione verso la ferrovia Milano-Genova, con fermate a Opera e Locate Triulzi.
Il tracciato riprenderebbe il progetto elaborato per Expo, attraversando Lorenteggio, Giambellino, Scalo Romana e Vigentino fino allo IEO, per poi proseguire verso Macconago e Quintosole. Tuttavia, anziché terminare qui, la linea potrebbe estendersi ulteriormente a sud, sfruttando investimenti già previsti sulla Milano-Genova.
Questa nuova prospettiva si discosta dall’idea iniziale della M6 come “chiusura” della circle line, poiché coprirebbe tratti già serviti dalla M4 e si estenderebbe nella periferia sud, portando finalmente la metropolitana nel Municipio 5, finora sprovvisto di un collegamento diretto (ad eccezione della fermata M2 di piazzale Abbiategrasso). La vera novità, dunque, è la possibilità di un’espansione immediata oltre i confini di Milano, connettendosi alla rete ferroviaria regionale.
Il sindaco Beppe Sala aveva già accennato alla M6 nel maggio 2024, durante una diretta Instagram, senza però entrare nei dettagli del percorso. Più recentemente, l’assessora alla Mobilità Arianna Censi aveva ribadito l’intenzione di realizzare una linea di chiusura della circle line. Da sottolineare che il governo non decide direttamente i tracciati delle linee di trasporto locale, il cui finanziamento per la realizzazione segue un iter complesso. Quindi, a meno che il sottosegretario non abbia fatto riferimento a un percorso già concordato con le parti coinvolte, in primis il Comune di Milano, potrebbe avere esposto solamente dei desiderata che non per forza si tramuteranno nel progetto reale della M6. Di certo è che la M6 torna al centro della scena politica cittadina.

Di seguito alcuni dei percorsi M6 possibili, secondo le varie ipotesi succedutesi.
TRACCIATO A
Di quasi certo c’è la parte sud-orientale del percorso, ormai valutato da anni con alcune stazioni quasi confermate, come: Ponte Lambro; Arena Santa Giulia; Morsenchio; Zama; Cuoco; Lodi Stazione Romana; Ortles; Fatima Vigentino; Ferrari Selvanesco; Agrippa; Abbiategrasso Chiesa Rossa; Binda e Barona Ospedale San Paolo.

TRACCIATO B
Comunque le tappe successive diventano un terno a chi la spunta prima. Per chi vuole che passi spedita attraversando i territori a Ovest, di Porta Vercellina/Lorenteggio e l’Arzaga intercettando le stazioni M4 Frattini e M1 Bande Nere, per poi proseguire incrociando la M5 a Segesta e nuovamente M1 QT8 per coprire il territorio di Certosa Musocco sino a Quarto Oggiaro e Roserio per approdare al distretto di Mind e Cascina Merlata.
Tempo fa si era vista anche una versione che prevedeva una diramazione verso Loreto da piazzale Cuoco e che, percorrendo i viali delle Regioni, avrebbe attraversato l’Acquabella e Città Studi intersecando le stazioni di M4 Susa e M2 Piola, per approdare a Loreto. Tuttavia, sembra essersi trattato più di una proposta alternativa che di un vero progetto in corso.

TRACCIATO C
L’alternativa centrale invece potrebbe passare per Porta Lodovica e la Bocconi, le Cinque Vie e intercettare l’interscambio strutturale (M1, M2 e FN) di Cadorna, passando per il Sempione, via Paolo Sarpi, la Bullona e la Cagnola, dove riprenderebbe il percorso già visto e quasi assodato di Quarto Oggiaro, Mind e Cascina Merlata.

TRACCIATO D
Questa variante centrale potrebbe anche vedere l’opzione proposta da qualcuno, del prolungamento della linea M2 da Piazza Abbiategrasso Chiesa Rossa verso Est e andare sino a Ponte Lambro sostituendo la “linea rosa” di quel tratto che invece dalla Bocconi potrebbe scendere sino al Vigentino e Opera. Certo il prolungamento in questa direzione della linea verde comporterebbe costi maggiori vista la struttura “pesante” della linea, con banchine più lunghe e tunnel più ampi rispetto alle nuove metropolitane (M4 e M5).

TRACCIATO E
In passato era circolata anche l’ipotesi di sdoppiare la linea rossa, trasformando il ramo per Bisceglie in M6 e proseguendolo verso sud-est. Tuttavia, questa soluzione implicherebbe la costruzione di una metropolitana “pesante” come la vecchia M1, con costi elevati e complessità realizzative che ne renderebbero difficile l’attuazione.
Perciò il tracciato potrebbe essere quello consolidato da Baggio (sperando finiscano il prolungamento) ripescando il percorso della M1 sino a Pagano, dove la linea si dovrebbe dividere e “scendere” verso Porta Genova, Porta Lodovica, lo Scalo Romana e giù per via Ripamonti servendo il Vigentino, Selvanesco, Macconago e lo IEo, poi giù fino ad Opera e Locate Triulzi. Anche se, a dire il vero, questa parte di Milano è senza alcun dubbio la meno popolosa dell’area urbana.

Qui di seguito riproponiamo un nostro vecchio video.
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Metropolitana, Trasporti, Mobilità, M6, M1, M2, M3, M4, Progetto, Finanziamento, Linea Rosa, Vigentino, Santa Giulia, Morsenchio, Musocco, Quarto Oggiaro, Arzaga, Lorenteggio
spero nel B, più valido ed utile magari con seconda diramazione per Vigentino
Solo un appunto: più passa per il centro, più saranno complicati da fare sia scavi che lavori e più anni ci vorranno a realizzarla.
Per farla in tempi più rapidi meglio che passi fuori in circe line rispetto alle altre linee magari intercettandole con nuove stazioni di interscambio.
Molti interscambi moltiplicano le possibilità di spostamento.
Tracciato B tutta la vita… Unica pecca: coprire un’area già infrastrutturata (asse Viale Molise, Viale Campania, Viale Romagna), invece di coprire quartieri più periferici, ma in forte espansione, come Merezzate, Mecenate e Rubattino, dove ci sarà la nuova cittadella della Scala…
Secondo me, l’ipotesi D è la migliore. A nord biforcherei la linea a Vialba per farla proseguire verso Baranzate / Bollate.
Per quanto riguarda la M1 Staccherei il ramo proveniente da Bisceglie e lo farei proseguire da Pagano, verso Niguarda Bresso.
E.
Sempre a favore di nuove metropolitane ed estensioni delle vecchie per migliorare tutto il sistema di trasporto pubblico di Milano e comuni limitrofi o forse meglio dire “città metropolitana”. Non sono un esperto ma bisogna prendere atto che le criticità evidenziate dal filmato di Urbanfile su M6 sono importanti, spero che gli ingegneri urbanistici che si occupano del progetto ne tengano conto e non commettano più gli errori fatti con la M4. Non sono d’accordo con l’assessore alla mobilità Arianna Censi, nel senso che la M6 non deve chiudere nessun anello ferroviario, per quello aspettiamo da tanto tempo un progetto della vera Circle Line con binari e treni compresi da parte del gruppo FS. Per quanto riguarda il sottosegretario Morelli non ha tutti i torti a voler collegare l’infrastruttura al tracciato ferroviario del sud Milano, questo servirà a aumentare il sistema di trasporto, e poi sbaglio o tutti ci stiamo lamentando sul fatto che le metropolitane rimangono quasi sempre solo in città e che per migliorare il servizio dovrebbero uscire nell’hinterland…
Certo, ma dimentichi un piccolissimo particolare… che le giunte comunali (spesso dello stesso colore del tuo citato Morelli), non mettono un euro nel trasporto pubblico e le spese se le deve accollare ATM e il Comune di Milano (quindi noi milanesi), che poi comunque gestirà la metropolitana (ma vale anche per tram e bus che si vogliono fin fuori i confini comunali). Il caso della M1 e M5 verso Monza ne sono l’esempio più palese, con fermate che forse vedremo nel 2030… forse.
Se non passa per zona 5 e 6 Barona che ne hanno bisogno visto che hanno tagliato le corse dei bus locali, non pago più le tasse comunali. Se la rosa passa ancora in centro che è servitissimo, allora siamo certi che comandano i folli. Anche le periferie pagano le tasse!
Ma quando faranno una linea che oltrepassa il cartello Milano e va raccogliere utenti verso il magentino ?
Fermate quali Settimo Milanese, Cornaredo, Bareggio, Vittuone, Magenta….giusto per facilitare l’ accesso a Milano a quell’ area ?
Mi pare che ciascuno preferisca l’ipotesi più comoda per casa propria.
Personalmente direi che la B e la D siano le migliori.
L’importante è che il capolinea superi i confini comunali per intercettare chi vien da fuori (1 milione di persone al giorno, secondo alcuni calcoli).
Questo concetto vale ovviamente per tutte le altre linee. Tra i vantaggi di proseguire oltre c’è il fatto che i costi di scavo potrebbero diminuire con l’allontanamento dal centro e i tempi velocizzarsi data la minor concentrazione di edifici.
D’accordo che si tratta di metropolitana “Rosa” , però non per questo deve essere per forza “palpabile”. Ignoranti.
Mi ero chiesta anche io il significato di quel “palpabile” fra virgolette. Fosse stato papabile, le virgolette non ci volevano. Volevano forse intendere concretizzabile?
Pensando ai costi:
La B, come metrotramvia di superficie è la cosa più probabile che faranno.
Nuove linee che passino dal centro dubito siano giustificate.
Il lungo prolungamento della MM2 (metro pesante e costoso da realizzare) lo vedo poi come una chimera assoluta – e poi il punto non è migliorare i collegamenti coi comuni di prima fascia? A che serve l’ennesimo collegamento est ovest a sud Milano dove già c’è MM4 e S9/Circle Line??
Secondo me qua e secondo me là. Meglio l’ipotesi A o B o quello che sia. Anche io vorrei una fermata sotto casa per il miglior comodo mio, e ci sta tutta. Definite un percorso che vada bene in un contesto di interesse generale e FATELA sta linea 6!
B come M6 (senza lo sbinamento a nord), D come M7 e prolungamento della M2 come la prima parte di D e che però continua verso nord come lo sbinamento di M6 B.
Tanto per parlare, mi butto anch’io: l’ipotesi D mi sembra la più logica. Per raggiungere Taliedo e Ponte Lambro si potrebbe sbinare la Blu da Repetti verso sud-est anziché portarci la Verde. Naturalmente la vedranno i posteri, visto che ho 66 anni e visti i tempi di realizzazione della metro!
Le Ipotesi C o ipotesi D (senza pensare alla linea 2) sono i tracciati più simili al vecchio progetto della giunta Moratti.
All’epoca si parlava di linea Arancione.
Purtroppo è vero che passare dal centro può creare non pochi disagi, ma sarebbe l’occasione per creare un’ottima metropolitana in termini di servizio pubblico locale.
Tutto quello che si vuole, ma mi piacerebbe sapere i circa 700 milioni stanziati nel 2022 dal Governo Draghi anche per eseguire lo studio di fattibilità della M6 dove sono finiti, se dopo 3 anni siamo ancora a discutere di 4 o 5 ipotesi.
Poi nel merito, valutare i percorsi senza avere sotto mano i flussi e l’analisi costi-benefici lascia il tempo che trova…ciò detto l’ipotesi D potrebbe essere quella più attrattiva
B o C sono gli unici tracciati che hanno un reale senso e che vanno a coprire zone mal servite dai mezzi del trasporto pubblico come Certosa (linea tram lunga e lentissima) e Ripamonti (idem) e densamente abitate.
Anche io pensavo a questa soluzione
Non è possibile che nel 2025 non arrivi una fermata metropolitana all’ ospedale Niguarda
È incredibile e vergognoso che lo IEO sia scollegato dai mezzi di Milano. Stiamo parlando di pazienti di oncologia e l’Istituto, tra poco pronto un terzo palazzo, è in mezzo ai campi del parco sud.
Bastava costruirlo altrove
B è senza alcun dubbio la scelta più intelligente
Ispirandomi anche a quanto detto in passato da alcuni articoli di questo blog, io personalmente penso che, oltre al percorso del progetto presentato ufficialmente (il percorso tra Ponte Lambro e Barona-San Paolo), il tratto della M6 debba proseguire così:
– Santa Rita, con la fermata nell’omonima piazza del quartiere Barona;
– Canottieri FS, con la fermata che farebbe da interscambio con la futura stazione;
– Frattini, che farebbe da interscambio con la stazione M4;
– Soderini, che sorgerebbe all’incrocio tra Via Luigi Soderini e Via Fezzan (nel Quartiere Ebraico);
– Irnerio, che sorgerebbe in Piazza Carlo Irnerio (vicino Via Washington);
– Ambrosoli, che sorgerebbe in Piazza Giorgio Ambrosoli (vicino Via Paolo Glovio);
– Pagano, che farebbe da instercambio con la M1 e che migliorerebbe la zona di Via del Burchiello;
– Massena, che sorgerebbe all’incrocio tra Piazza Giovanni XXIII e Via Andrea Massena;
– Domodossola FN, che farebbe da interscambio con la M5 e con la stazione ferroviaria;
– Teodorico, che sorgerebbe all’incrocio tra Viale Teodorico e Via Marcantonio Colonna;
– Grosotto, che sorgerebbe all’incrocio tra Via Grosotto e Via Marco Ulpio Traiano;
– Santorre, che sorgerebbe in Piazzale Santorre di Santarosa;
– Certosa FS, che farebbe da interscambio con la stazione ferroviaria;
– Quarto Oggiaro Centro, che sorgerebbe all’incrocio tra Via Michele Lessona e Via Privata Trilussa;
– Roserio-Vialba, che sorgerebbe nella zona dell’Ospedale Sacco;
– Merlata-MIND, che sorgerebbe nella zona dove c’è l’Albero della Vita e che farebbe da interscambio con la futura stazione ferroviaria;
– Rho Fieramilano, che farebbe da interscambio con la M1.
In alternativa, si potrebbe mantenere il percorso da me suggerito nel commento precedente, ma con un piccolo cambiamento:
– Bolivar, che farebbe da interscambio con la M4, al posto di Frattini;
– Sopprimendo la proposta della fermata Soderini, da Bolivar si passerebbe direttamente alla fermata Irnerio e le successive.
Speriamo solo che sia un metrò vero e non un trenino.