25 mila mq è la superficie complessiva per il nuovo Centro Polifunzionale di Reggio Calabria, di cui 13.400 mq dedicati al nuovo Museo del Mediterraneo. Questi i numeri dell’intervento della città calabrese, dove sono ufficialmente iniziati i lavori per la trasformazione di una parte della città e del lungomare, che nel giro di qualche anno doneranno al sud un nuovo centro di sviluppo culturale, artistico e sociale.

Il futuristico progetto, a firma dello studio di Zaha Hadid Architects e coordinato dall’Arch. Filippo Innocenti si inserisce nella più ampia operazione del Regium Waterfront, iniziata ben 20 anni fa, ma che adesso sembra prendere realmente vita. I mezzi meccanici dell’impresa Cobar SpA, infatti, hanno iniziati scavi e movimentazioni che dovrebbero portare, nel giro di qualche anno, il nuovo Performing Art Center.



L’intervento, facilmente riconducibile, per stile e per forme, all’architetto di origini irachene, prevede due futuristici edifici ispirati ad una stella marina, con due piani fuori terra ed un piano interrato, ed ospiteranno sale espositive permanenti e temporanee, un archivio, un laboratorio di restauro, una biblioteca ed un’ampia sala congressi. Non mancheranno, ovviamente, spazi aperti al pubblico come bar, caffetteria e ristorante, insieme ad un centro di biologia marina.



Una buona notizia per la città calabrese, da anni interessata anche dalla Biennale dello Stretto – progetto sperimentale voluto e condotto dall’Arch. Alfonso Femia, con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo culturale e non del luogo e fare, di Reggio Calabria, la nuova capitale culturale del Mediterraneo. Diverse attività, insomma, che assieme al nuovo Porto e al discusso Ponte sullo Stretto potrebbero interamente stravolgere il capoluogo ma che, senz’altro, porteranno un nuova “ventata” culturale in una zona ad alto potenziale non ancora pienamente espresso.


Centro Polifunzionale di Reggio Calabria
- Committente: Città di Reggio Calabria
- Progettazione Architettonica / Masterplan: Zaha Hadid Architects (Londra)
- Progettazione Esecutiva: Artuso Architetti Associati (Reggio Calabria)
- Progettazione Ingegneristica: Proger SpA (Roma)
- Progettazione Ingegneristica: Interprogetti srl (Napoli)
- Impresa di Costruzioni: Cobar SpA (Bari)
- Render: Zaha Hadid Architects
(nella mappa C3)

Bello il contenitore – anche se è da vedere come sarà passando dai rendering alla realtà – ma cosa conterrà il “Museo del Mediterraneo”?
Il nome è un po’ generico e quindi ci si domanda quali collezioni dovrebbe ospitare.
Perchè va bene il polifunzionale, ma un nucleo solido lo dovrà pur avere, altrimenti rischiano di essere soldi sprecati per un bel contenitore senza sostanza dentro.