Reggio Calabria | Santa Caterina – L’idea del Museo di Zaha Hadid (ri)prende forma

Se ne parla da quasi 20 anni e ormai gli addetti ai lavori avevano quasi perso le speranze. Il Regium Waterfront – così battezzato il masterplan che avrebbe dovuto cambiare una parte del lungomare di Reggio Calabria, nel quartiere Santa Caterina – era stato realizzato nel 2006 da Zaha Hadid Architects, quando l’archistar irachena era ancora in vita.

Lo studio di architettura internazionale aveva vinto il concorso internazionale di progettazione, indetto dalla Città di Reggio Calabria, per la riqualificazione di una parte del lungomare, e che avrebbe dovuto donare alla città calabrese, tra le altre cose, anche nuovi spazi museali e polifunzionali. Il Lotto Zero, dunque, fortunatamente per la Calabria e gli appassionati di architettura, è ritornato in auge dopo diversi anni, in seguito al suo inserimento tra le “14 opere strategiche” previste dal PNRR del governo di Mario Draghi.

Sono 113 i milioni di euro stanziati – tra Recovery Plan e PNRR – e interamente dedicati alla realizzazione del nuovo intervento, che avrà lo scopo di rendere il comune reggino “capitale del Mediterraneo”, culturalmente parlando, essendo il nuovo progetto concepito come un “grande attrattore culturale”. Lo studio di ZHA è stato ufficialmente incaricato, nella primavera del 2023, del Progetto Esecutivo, alla presenza del Direttore Arch. Filippo Innocenti.

L’intervento in questione ricopre una superficie totale di 25.000 mq, di cui ben 13.400 mq dedicati al Museo del Mediterraneo ed 8.000 mq per un nuovo Centro Polifunzionale, previsto come un Performing Art Center, di cui il capoluogo calabrese è sprovvisto. Il progetto è di importanza strategica: non solo andrà a fornire Reggio di nuovi e grandi spazi espositivi, ma sistemerà anche una notevole area di lungomare, dirimpetto alla Sicilia e nella suggestiva cornice dello Stretto di Messina.

Il “più bel chilometro d’Italia”, come d’Annunzio descrisse il lungomare di Reggio Calabria – verrà dunque impreziosito da due futuristici edifici, dalle forme tipiche dello stile di Hadid e ispirate ad una stella marina – proprio per enfatizzare il legame della città col mar mediterraneo – e avranno due piani fuori terra ed un piano interrato, che ospiteranno tutti gli spazi necessari alle strutture con queste destinazioni d’uso: sale espositive permanenti e temporanee, un archivio, un laboratorio di restauro, una biblioteca ed un’ampia sala congressi. Non mancheranno, ovviamente, spazi aperti al pubblico come bar, caffetteria e ristorante, insieme ad un centro di biologia marina.

I lavori verranno affidati all’Impresa Cobar SpA, già presente da anni in territorio reggino ed artefice di altri lotti di costruzione sul lungomare di Reggio, come l’installazione artistica Opera di Edoardo Tresoldi, la Scalinata d’Acqua, e altri interventi per i quali lo studio di ZHA – artefice del masterplan originale – è stato  supportato da alcuni progettisti locali, come Artuso Architetti Associati per la progettazione esecutiva e di dettaglio, Proger SpA, per le consulenze di Management ed Interprogetti srl per la parte di Progettazione Ingegneristica.

Dopo gli interventi – riuscitissimi – di ZHA a della Torre Generali a Milano, il Messner Mountain Museum nel sud-tirolo o altri importanti opere nel sud Italia, come la Stazione di Napoli Afragola e la Stazione Marittima di Salerno, presto il meridione avrà un altro iconico progetto a firma dello Studio fondato dalla queen of curves (la “regina delle curve”), a disposizione della collettività e che darà nuovi spunti di sviluppo culturale, artistico e sociale in zone, al momento, poco sfruttate per questi aspetti.

Museo di Zaha Hadid

  • Committente: Città di Reggio Calabria
  • Progettazione Architettonica / Masterplan: Zaha Hadid Architects (Londra)
  • Progettazione Esecutiva: Artuso Architetti Associati (Reggio Calabria)
  • Progettazione & Management: Proger SpA (Roma)
  • Progettazione Ingegneristica: Interprogetti srl (Napoli)
  • Impresa di Costruzioni: Cobar SpA (Bari)
  • Render: Zaha Hadid Architects
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Reggio Calabria | Santa Caterina – L’idea del Museo di Zaha Hadid (ri)prende forma”

  1. Per quanto interessante sia l’architettura, è sconsolante che manco sappiano cosa intendono farne… Ma si può?

    “Centro Polifunzionale, previsto come un Performing Art Center”, ma che significa?

    Solite storie all’italiana.
    Sempre che lo portino mai a termine, chiaramente.

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  2. Sta architettata puramente egocentrica oltre ad avere le solite forme ambigue a cosa serve?
    Anche il nome Performing Art Center mi sembra vuoto e altisonante per via dell’inglese (dirlo in tedesco?) chiamarlo semplicemente Centro Polifunzionale sembrava vergognoso?

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  3. Reggio Calabria deve essere tutta rivoltata ,una città morta,immobile ,amministrata da gente incapace,ilprogetto così importante se ne parla ancora dopo vent’anni,vi rendete conto?l’intubata fatta dopo trent’anni di bombe alle ditte che vi lavoravano e grazie al sindaco Falcomata’ padre ,leggetevi il libro I signori delle Ferriere..dimenticavo il comune ha risolto il contenzioso con lo studio dell’Archistar?

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