Milano Fiera Tre Torri.
CityLife S.p.A. e Generali, oggi 14 febbraio 2025, hanno presentato un ambizioso progetto di riqualificazione che restituirà alla città di Milano uno dei suoi spazi pubblici più significativi. L’ex Padiglione Tre della Fiera Campionaria, noto anche come Palazzo delle Scintille, tornerà alla sua storica vocazione di luogo per grandi eventi con un nuovo nome: CityOval Milano.


Un progetto di trasformazione ambizioso
L’iniziativa prevede il restauro e la valorizzazione dell’edificio, costruito nel 1923, trasformandolo nel più grande spazio per eventi situato nel cuore di Milano, con una superficie coperta di 8.200 mq.
L’iconica arena ovale a piano terra sarà completamente rinnovata per accogliere eventi culturali, artistici e sportivi. Il progetto garantirà flessibilità d’uso, accessibilità e sicurezza, adeguando la struttura agli standard tecnologici più avanzati, senza alterarne il fascino architettonico in stile tardo-liberty. Gli interventi riguarderanno il consolidamento strutturale della cupola e del solaio, insieme all’ammodernamento degli impianti.
Per migliorare l’accessibilità, verranno realizzati un nuovo corpo scale e una moderna lobby affacciata su Piazza Burri, che faciliterà l’accesso al primo piano, destinato alla ristorazione. Qui, l’ex balconata doppia sarà riconvertita in un’area per ristoranti, mentre la parte superiore ospiterà uffici.
Un’attenzione particolare sarà dedicata ai sistemi di illuminazione, diffusione sonora e impianti tecnici, con soluzioni avanzate per garantire una configurazione flessibile dello spazio, senza ingombri permanenti.




Tempistiche e obiettivi del progetto
Il completamento dell’arena centrale è previsto entro la fine del 2025, con l’inaugurazione nei primi mesi del 2026. La riqualificazione del primo piano proseguirà fino alla metà dello stesso anno.
L’obiettivo è restituire CityOval Milano alla sua funzione originaria: una grande piazza pubblica coperta, punto di riferimento per eventi di portata internazionale. La struttura multifunzionale sarà un catalizzatore per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della città, ospitando eventi legati a moda, design, innovazione, agroalimentare, sostenibilità, oltre a spettacoli, concerti ed esposizioni artistiche.
CityOval Milano sarà gestito da CityLife attraverso un’entità dedicata, in collaborazione con il Comune di Milano, con cui verrà stipulata una convenzione. È già in fase di definizione un fitto calendario di eventi per il 2026.














Il nuovo nome: CityOval Milano
Il nome e il logo del progetto si ispirano alla cupola dell’edificio, elemento architettonico distintivo che risale al 1923 e rappresenta un’icona nel panorama di CityLife. L’ovale della cupola, con la sua imponenza di 31 metri d’altezza, si riflette nella forma dell’arena centrale. Il logo riprende la particolare tecnica costruttiva basata su ovali concentrici, enfatizzando il carattere dinamico della struttura.
Un secolo di storia al servizio della città
CityOval Milano nasce come Palazzo dello Sport nel 1923, su progetto dell’architetto Paolo Vietti Violi. Negli anni ’30, con l’ampliamento della Fiera Campionaria, fu inglobato come Padiglione 3. Durante la Seconda Guerra Mondiale subì danni significativi e venne successivamente ricostruito.
Fin dalla sua nascita, l’edificio è stato uno spazio polifunzionale, ospitando eventi sportivi, fiere, concerti e manifestazioni culturali. Tra gli appuntamenti storici, si ricordano la Sei Giorni di Milano, saloni dell’auto e dell’aeronautica, oltre alla stagione teatrale della Scala nel 1946, quando il teatro era in fase di ricostruzione.
Nel 2017-2018, CityLife ha restaurato le facciate, riportando alla luce il design originale. Acquistato da Generali nel 2019, nel 2021 ha ospitato il più grande hub vaccinale d’Italia, giocando un ruolo chiave nella gestione della pandemia da Covid-19.








I numeri di CityOval Milano
- Superficie totale: circa 25.000 mq
- Piano terra (arena, hall e servizi): 7.400 mq
- Arena ovale: oltre 4.000 mq
- Primo piano (ristorazione): 3.700 mq
- Altezza cupola: 31 metri
La presentazione ufficiale
Il progetto e il nuovo nome CityOval Milano sono stati presentati durante una conferenza stampa nella Torre Generali, seguita da una visita al cantiere. Hanno partecipato all’evento:
- Aldo Mazzocco, Amministratore Delegato di Generali Real Estate S.p.A. e Presidente di CityLife S.p.A.
- Simone Bemporad, Group Chief Communications & Public Affairs Officer di Generali
- Paolo Micucci, Amministratore Delegato di CityLife S.p.A.
- Giorgio Lazzaro, Responsabile gestione di CityOval
- Roberto Russo, Direttore Opere Pubbliche, Permitting e Sviluppo Residenziale di CityLife S.p.A.
Il team del progetto
- Committente: CityLife S.p.A. (partecipata da Generali Italia)
- Progetto architettonico: Calzoni Architetti, con il contributo dell’architetto Pierluigi Nicolin
- General contractor e direzione lavori: Secap
CityOval Milano rappresenta il ritorno di un’icona della città, pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia e a diventare un polo di attrazione per eventi di livello internazionale.
Dichiarazioni
Aldo Mazzocco, Amministratore Delegato di Generali Real Estate S.p.A. e Presidente di CityLife S.p.A., ha dichiarato:
“Dopo cinque anni dall’acquisto, CityLife è pronta a rilanciare un motore fondamentale per gli eventi della città. CityOval sarà una struttura permanente e sostenibile in grado di competere con le grandi arene europee.”
Simone Bemporad, Group Chief Communications & Public Affairs Officer di Generali, ha aggiunto:
“Siamo orgogliosi di restituire CityOval a Milano. Il suo logo, ispirato alla volta di vetro, simboleggia la capacità di questa nuova arena di generare aggregazione e di rafforzare il ruolo di Milano come hub internazionale per cultura, intrattenimento e innovazione.”
Milano – Fiera TreTorri – Piazza Alberto Burri e Piazza VI Febbraio > CityOval (ex Palazzo delle Scintille) (nella mappa Urbanfile codice: FIE9) (commerciale-intrattenimento-eventi) (ristrutturazione) (riqualificazione)
- committente: CityLife S.p.A. + Generali
- progetto originario: architetto Paolo Vietti Violi (1923)
- progetto architettonico: Arch. Sonia Calzoni / Arch. Pierluigi Nicolin

- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; CityLife
- CityLife, Fiera, Tre Torri, viale Duilio, viale Boezio, viale Cassiodoro, viale Berengario, Palazzo delle Scintille, Velodromo Vigorelli, piazza VI Febbraio, BIG-Bjarke, Architetto Sonia Calzoni, Architetto Pierluigi Nicolin
Che nome triste e ridicolo
Hanno scelto un nome orribile
non sono uno che soffre il continuo uso di nomi anglofoni per le cose nuove ma qui non lo capisco e anzi cxredo sia un autogol.
Trattandosi di far rinascere una cosa esistente, che ha avuto un ruolo importante nella storia della città, e che ha già un nome molto bello come Palazzo delle Scintille, proprio non capisco.
Sarebbe stato già troppo provare a “rinfrescarlo” come fanno spesso provando roba tipo Sparke, Sparke Palace, The Sparkle ma così… CityOval suona pure male!!
Tutto bello, ma non era meglio lasciare il vecchio nome così suggestivo? Invece no, il solito inglesismo: ma quando ci toglieremo di dosso ‘sto provincialismo filo americano alla Nando Mericoni?
Bene!
Peccato per il nome così noisanente inglesizzato. Palazzo delle Scintille a me piaceva.
Avete pensato al casino che create a chi abita in zona? Gli esempi sono già noti con le sfilate di moda di qualche anno fa…ho le foto…e i vigili permettevano tutto. Meditateci e non create ulteriori difficoltà a chi vive qui
Finalmente un utilizzo intelligente di una vecchia struttura!
3700 mq rispetto a 7400 mq per il primo piano?
Ma io vedo solo balconettine intorno all’arena centrale.
Possibile così tanti metri quadri?
Oppure il rendering di progetto finale è differente?
A ogni modo bellissima iniziativa e funzione pubblica!
Bello schifo .. ospitato il più grande hub vaccinale .. quante persone che si sono fidate ed oggi sono morte o soffrono di cancro, leucemie, edemi polmonari ed altro
davvero la moderazione ha fatto passare questo commento?
Paolo: la risposta è zero come diretta conseguenza del vaccino (se ha dei dati verificati contrari la invito a fare denuncia, sarebbe il primo a farlo)
Si, la moderazione ha fatto passare questo commento perché non pratica la censura. Tutti possono esercitare il diritto ad esprimere il proprio pensiero. Caro “Non Paolo”, posto che ci sono morti per aver preso un’aspirina, non Le pare semplicemente impossibile che “la risposta è zero “? In merito alle mancate denunce che lei evoca, si informi un pochino meglio. Vedrà che ne troverà eccome.
Evidenza scientifica di quello che dici: nessuna. Tipico di un Novax. Invece grazie a quel Hub vaccinale si è potuto vaccinare un gran numero di persone salvando molte vite. È grazie al vaccino che ormai il covid non fa più paura.
Invece c’è evidenza scientifica per “non ti vaccini, ti ammali e muori” “Non ti vaccini, contagi qualcuno che poi muore”?
Ancora non si possono fare critiche alla campagna vaccinale dopo cinque anni e tutto quel popo’ che pian piano viene a galla. Quanto maccartismo sull’argomento. Tabù…
avrebbe ragione se ci fosse “tutto quel popo’ che pian piano viene a galla” ma ad oggi… niente. Solo illazioni, portate avanti senza uno straccio di dato.
E se dopo 5 anni tutti quelli convinti che ci siano segreti ancora non sono riusciti a fornire una singola, solida prova al riguardo forse qualche domanda bisognerebbe farsela
A me va benissimo che lei sia così sicuro/sicura. Neanche Lei ha i dati semplicemente perché o non sono stati fatti studi o gli esiti non sono pubblicizzati. Anche oggi, se segue i telegiornali, la commissione parlamentare ha reso noto uno scandalo relativo alle mascherine. Pensi un po’ tutto il resto. A scanso di equivoci, ho fatto tutte le tre dosi del vaccino, solo perché sono stata obbligata altrimenti non avrei potuto lavorare. Veda Lei. Dove non c’è stato alcun obbligo, non è successo assolutamente nulla. Ma tanto i sivax sono più fanatici dei novax.
“Non Lilia” (già da questo si riscontra un atteggiamento di scherno che non va bene). Coltiva il dubbio e rispetta l’intelligenza degli altri. La questione non si presta a sicurezze assolute. Dubita, informati, sopratutto da chi non la pensa come te, unico modo per aprire la propria mente. Non fare “l’agit prop”. Tu, come nessun altra persona “comune” sa cosa sia realmente successo. Non offendere, non pontificare. Dubita, che fa sempre bene.
Non Paolo non Lilia. L’esempio della negazione.
Anche io mi sono vaccinato 3 su 3 e me ne pento. Da quando l’ho fatto non sono più io. E sento molti altri come me. I dati non ci sono perché non si fanno ricerche e se si fanno chissà dove siano i risultati. Quando dico che da dopo il vaccino non sono più lo stesso mi sento dire che è solo una percezione e non ci sono “prove al riguardo”. Certo se non le cerchi e mi rispondi così senza ascoltarmi davvero, le “solide prove” non le trovi.