Milano | Greco – Leoncavallo, un nuovo futuro a Nosedo?

Milano, Greco.

Dopo mezzo secolo di storia, il Leoncavallo di Greco potrebbe presto trasferirsi a circa dieci chilometri dalla sua storica sede di via Watteau. Ieri, negli uffici di Palazzo Marino, è arrivata una manifestazione di interesse preliminare per la concessione d’uso di un immobile comunale in via San Dionigi, a Nosedo/Porto di Mare. A presentarla è stata l’associazione Mamme Antifasciste del Leoncavallo, aprendo così la strada a un possibile trasferimento del celebre centro sociale.

Si tratta di una svolta significativa, soprattutto alla luce degli oltre 130 tentativi di sfratto falliti nel corso degli anni. Anche oggi, l’ennesimo atto di sgombero sembra destinato a ripetersi secondo un copione già visto: l’ufficiale giudiziario consegnerà l’atto e se ne andrà, mentre centinaia di persone presidieranno pacificamente l’ingresso. Il punteggio virtuale segna 132 a 0 per il Leoncavallo, con un nuovo rinvio in vista.

Ma questa volta c’è una novità: la richiesta di sopralluogo per l’immobile di via San Dionigi potrebbe rappresentare una soluzione concreta a una situazione che si trascina da decenni. Comune, Prefettura e militanti stanno cercando un’alternativa per garantire la continuità del Leoncavallo, soprattutto dopo la sentenza della Corte d’Appello dello scorso novembre.

La decisione dei giudici ha stabilito che il Ministero dell’Interno dovrà risarcire 3 milioni di euro alla famiglia Cabassi, proprietaria dell’edificio occupato dal 1995, per non aver mai eseguito lo sgombero. Dopo anni di mediazioni fallite tra Comune e proprietà, la sentenza impone ora un’accelerazione: i Cabassi rivogliono l’area di via Watteau e le istituzioni devono trovare un’alternativa praticabile.

L’ex capannone di via San Dionigi 117 vicino alla Cascina Carpana, potrebbe essere la soluzione individuata. Palazzo Marino ha accolto positivamente la manifestazione d’interesse, sottolineando in una nota la volontà di trovare “una soluzione pragmatica che, nel rispetto delle norme, salvaguardi la storia del Leoncavallo”.

Resta però da sciogliere il nodo economico: chi si farà carico dei costi di ristrutturazione? L’edificio necessita di importanti interventi di bonifica, e l’ipotesi di una compartecipazione ai costi è ancora da definire. Il Comune auspica di ricevere una manifestazione d’interesse definitiva a breve, così da poter avviare un iter pubblico per l’assegnazione dello spazio.

Il futuro del Leoncavallo potrebbe quindi passare nell’area di Porto di Mare. Resta da vedere se questa nuova strada sarà percorribile fino in fondo.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi; La Repubblica; Abitare; WallsOfMilano
  • Greco, Leoncavallo spazio Autogestito, Dauntaun, via Watteau, Sovrintendenza, Nosedo, Via San Dionigi, Porto di Mare
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

2 commenti su “Milano | Greco – Leoncavallo, un nuovo futuro a Nosedo?”

  1. Mamme antifasciste del Leoncavallo… con il massimo rispetto per le mamme, mi viene da ridere. Una volta erano un centro sociale ribelle con una certa dignità, trasgressivi, alternativi, un riferimento per l’antagonismo sociale, adesso gestiscono il bar e fatturano.
    E le mamme (sempre con rispetto parlando) legate al concetto stesso di cosa ha rappresentato il Leoncavallo… ma quanto si sono imborghesiti.
    Ma la mamma è sempre la mamma. Li vedo andare a protestare in corteo con la mamma che raccomanda loro la maglia di lana. Una roba così. E comunque viva le mamme!

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