Milano, Porta Volta.
Temevamo si fosse arenato del tutto, lasciando il cantiere nel dimenticatoio per chissà quanto tempo, dopo aver causato non poco scompiglio nel quartiere. Invece, arriva una buona notizia: il Ministero della Cultura stanzierà 6,5 milioni di euro per il Museo della Resistenza a Milano.
A portare il messaggio positivo è stato proprio il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ieri in città per l’inaugurazione della 24ª Esposizione Internazionale della Triennale, presieduta da Stefano Boeri. Dopo un lungo silenzio — e una crescente preoccupazione — è stato lui a confermare ufficialmente l’impegno del governo.
«Abbiamo parlato con il presidente della Regione, Fontana, e con il sindaco Sala. Il contributo del Ministero della Cultura ci sarà», ha dichiarato Giuli ai cronisti. «Abbiamo confermato l’accordo preso dal mio predecessore, Gennaro Sangiuliano, secondo i piani. Non mancherà nulla al Museo della Resistenza». Il finanziamento previsto ammonta a circa 6,5 milioni di euro. «Dopodiché, tutto è migliorabile. Credo che questa cifra sia sufficiente, ma seguiremo passo dopo passo l’avanzamento dei lavori», ha aggiunto il ministro.




A sollecitare l’intervento del governo era stato lo stesso sindaco Beppe Sala, seppur con un certo pessimismo: «Insisto da tempo con il ministro, ma faccio fatica a convincerlo a venire a Milano», aveva detto. L’occasione si è infine presentata con la Triennale, permettendo al sindaco di tirare un sospiro di sollievo: «Ne avevamo parlato insieme anche al presidente Fontana, e devo dire che Giuli è stato di parola».
I lavori per il museo, avviati nel 2023 nell’area di Porta Volta, proseguono. Entro fine maggio dovrebbero essere completati gli scavi in profondità, per poi passare alla costruzione dell’edificio vero e proprio. Inizialmente previsto per il 25 aprile di quest’anno, l’inaugurazione è ora slittata al 2026.
Sarà quindi realizzata la “seconda piramide” di Porta Volta, progettata dallo studio Herzog & de Meuron: una struttura simile, ma più piccola, rispetto a quella che già ospita Microsoft e la Fondazione Feltrinelli sul lato opposto dei caselli di Porta Volta.
«Questo è molto importante», ha ribadito Sala. «Incassate queste promesse per il Museo della Resistenza, ora siamo in dialogo con il ministro Giuli anche per la BEIC, perché anche lì mancano fondi. Una battaglia alla volta».
L’edificio sorgerà sull’area dell’ex distributore di benzina, demolito nel 2017 e rimasto a lungo vuoto. In quel periodo, i cittadini del quartiere si erano mobilitati formando un comitato per difendere il piccolo spazio verde nato spontaneamente. Il comitato, molto attivo, ha tentato — seppur senza un completo successo — di salvare un glicine e alcuni tigli presenti nell’area. Solo il glicine per ora ha resistito a questo sconquasso.



Milano | Porta Volta – Piazzale Baiamonti (area compresa tra Via Alesandro Volta, viale Bastioni di Porta Volta e Viale Montello) > MUSEO NAZIONALE DELLA RESISTENZA AI BASTIONI DI PORTA VOLTA (MiC – Ministero della Cultura) (Comune di Milano)*** (nella mappa Urbanfile codice: PV1)
(secondo edificio Herzog & de Meuron) (uso pubblico)
- committente: MiC – Ministero della Cultura
- progetto architettonico: Herzog & de Meuron (SD Partners srl – Architettura e Ingegneria) (H&dM – Herzog & de Meuron Ltd – Basilea, Svizzera) (Ariatta Ingegneria dei Sistemi spa) (Luraschi & Associati – Ingegneria e Architettura) (Agro Service srl – Cormano, MI)


Museo Resistenza PV1: E5
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Herzog & De Meuron; Comitato Baiamonti Verde Comune
- Porta Volta, Herzog & De Meuron, Viale Montello, viale Crispi, Viale Bastioni di Porta Volta, piazza Baiamonti, Museo Nazionale della Resistenza
Con tutto il rispetto per la Resistenza, soldi sprecati. Non andrà a visitarlo nessuno, a parte le scolaresche comandate in servizio. Ma la demagogia sarà salva. Purtroppo il meraviglioso glicine secolare sacrificato, no, non sièsalvato.
Costo di costituzione € 18.500.000
Costo allestimento museo € 6.500.000
Progetto allestimento € 1.000.000 ca.
Terreno comunale valore € 1.300.000
Varianti ritardi ecc € € 1.000.000 ca.
A fronte di mq. 1.000 spazio espositivo e mq.600 archivio Parri sotterraneo.
Diciamo €/mq. 24.000 per realizzare tutto. Una mostruosa borragine di denaro pubblico.
Ma ce n’era proprio bisogno di questo museo?
Finalmente il ministro Giuli ne fa una giusta
Io non vedo l’ora di visitarlo!
Certo dipende molto da come verrà allestito. Non deve essere un reliquiario, ma un museo interattivo, con audiovisivi e biblioteca, un museo “vivo”, con mostre tematiche temporanee eccetera
Ecco bravo, così almeno uno che andrà a vederlo ci sarà.
Gentile Roberto Arsuffi,
scriviamo a nome del Comitato Baiamonti Verde Comune, autore della fotografia che compare in apertura dell’articolo e delle tre fotografie in chiusura. Non abbiamo niente in contrario a condividere il materiale che pubblichiamo sulla nostra pagina facebook purché siano rispettate le regole della correttezza. Noi non ci chiamiamo “Comitato Baiamonti” ma Comitato Baiamonti Verde Comune, un nome che, al di là di ovvie ragioni di doverosa e corretta attribuzione,
ci qualifica senza possibilità di fraintendimento come un’aggregazione di cittadini che è nata e opera per mantenere a verde l’area attualmente occupata dal cantiere per la costruzione del Museo nazionale della Resistenza. Le fotografie, inoltre, erano al momento della pubblicazione provviste del logo del nostro Comitato, che è stato cancellato.
La prima fotografia a chiusura dell’articolo era stata pubblicata sulla nostra pagina facebook a corredo di una petizione con raccolta firme indirizzata alla Soprintendenza affinché fosse predisposta una visita guidata alle mura spagnole, rivolta ai cittadini e agli studiosi, prima che il cantiere le soffocasse per sempre. L’immagine, così come viene presentata ai vostri lettori, fuori dal contesto nel quale era inserita e priva delle informazioni che l’accompagnavano, è tale da suscitare l’impressione che le mura resteranno visibili, ciò che non sarà.
Degli 80 metri circa del tracciato della cuspide nord del bastione difensivo saranno mantenuti a vista 6 metri circa sotto vetro al piano terra del museo e, nell’area pavimentata antistante la facciata del futuro museo, affiorerà delle mura solo la parte superiore di una piccola porzione. Il resto sarà soffocato dall’edificio che vi si sovrapporrà e per la cui costruzione verranno intaccati o sbriciolati alcuni contrafforti.
Vi preghiamo per il futuro di attribuire correttamente le immagini che vorrete utilizzare dalla nostra pagina facebook e, pur non avendo nessun potere per esigerlo, di presentarle nel loro giusto contesto.
Cordialmente,
p. Comitato Baiamonti Verde Comune
Ersilia Monti, Salvatore Saimbene, Cristiano Ferme