Milano | Gallaratese – M1 Molino Dorino e l’abbandono

Milano, Gallaratese.

Se Milano si prendesse davvero cura delle sue periferie, come spesso proclama, alcuni luoghi non verserebbero nello stato di abbandono e trascuratezza che purtroppo continua a caratterizzare molte delle sue aree di confine. Un esempio emblematico è la zona attorno alla stazione M1 di Molino Dorino, situata all’estremità nord-occidentale del Gallaratese.

Qui sorge la settecentesca Cascina Molino Dorino, dotata un tempo di un mulino ad acqua, oggi abbastanza in rovina. Nonostante le numerose proposte di recupero — tra cui un progetto del Comune di Milano del 2017 che prevedeva addirittura la sua demolizione per ampliare il deposito della metropolitana — la cascina, ormai espropriata, è stata dimenticata. Nessuno al momento sembra più sapere quale sarà il suo destino.

Accantonata la sorte della cascina, entriamo nella stazione della metropolitana, inaugurata il 28 settembre 1986. Oggi si presenta in condizioni preoccupanti e avrebbe urgente bisogno di significativi interventi di manutenzione e ristrutturazione. Come più volte ci è stato segnalato, la stazione è diventata un vero e proprio “colabrodo”: l’acqua piovana penetra dalle pareti e forma rivoli che gocciolano costantemente in secchi posizionati alla meno peggio, per evitare che i passeggeri scivolino.

All’interno e al livello stradale si trovano alcuni spazi commerciali — alcuni attivi, altri abbandonati — insieme ai tornelli di accesso alla linea e agli uffici di ATM. Come ogni stazione posta al confine comunale, è anche capolinea per diverse linee di autobus extraurbani, che fanno sosta sotto una massiccia tettoia in cemento armato (abbastanza in buone condizioni).

Ai lati si estendono parcheggi a raso, mentre verso via Gallarate e Cascina Merlata si trova un ampio parcheggio multipiano.

Sono quasi terminati i lavori per la realizzazione della velostazione. Ma ci si chiede: perché collocare questa struttura per le biciclette proprio lungo la passeggiata pedonale che conduce all’ingresso della stazione? In un piazzale così vasto, possibile che non esistesse un punto meno invasivo?

Il piazzale stesso è una desolante distesa di asfalto e cemento, interrotta solo da due aiuole risicate e quattro alberi in croce.

Eppure con un po’ di fantasia ci si potrebbe immaginare uno spazio strategico, animato da attività commerciali, uffici, un po’ di verde, magari una o due torri direzionali e — perché no — il recupero della storica cascina per farne un luogo di aggregazione per il quartiere, un bar o un ristorante.

Invece, nulla di tutto questo. Solo silenzio, incuria e abbandono.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Degrado, M1 Molino Dorino, Molino Dorino, Gallaratese, via Gallarate, Metropolitana, Cascina,
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

9 commenti su “Milano | Gallaratese – M1 Molino Dorino e l’abbandono”

  1. Tocca dire che probabilmente le acque che stillano nella stazione (prova ne sia la diffusione da ogni punto) sono maggiormente di falda che non piovane. E se è così è difficile intervenire. Anche perché quando la stazione fu costruita la falda era molto più bassa e non vi erano necessità progettuali in tal senso. Una volta venni chiamato per l’allagamento di un campo agricolo proprio lì, e si presumeva la rottura di una tubazione. Ed invece era dovuto alla risalita di acque di falda di un fontanile, che superavano la quota del piano di campagna.

    Rispondi
      • Prego… è stato il mio lavoro per 29 anni. Si veniva e si viene tutt’ora spesso chiamati per infiltrazioni nelle gallerie e stazioni della metropolitana, direi su tutte le linee MM a macchia di leopardo. Ogni caso è a sé ma le principali cause sono: risalita di acqua di falda, perdite nella rete fognaria pubblica o nella rete delle acque piovane (che sono due cose diverse), problemi alle reti interne delle stazioni. Dirlo è facile, capire quali dei casi sia è davvero complicato.

        Rispondi
  2. Però hanno speso soldi per mettere le telecamere e i varchi nel quadrilatero della moda! Vuoi vedere la differenza!? …poveri noi che non stiamo nel quadrilatero.
    Che pena questa amministrazione comunale, al peggio non c’è mai limite.

    Rispondi
  3. Purtroppo a Milano stanno nascendo nelle periferie dei veri e propri ghetti, per la colpevole dimenticanza del Comune e della Regione. Un altro esempio di incuria è il quartiere San Siro dove, al di là di molti slogan, non si sta facendo nulla da anni, il degrado è massimo e quasi non ci sono più italiani residenti. Questa cosa è inaccettabile per una città come Milano, e ci dovremo prima o poi fare i conti, se non si interviene.

    Rispondi
  4. Andate a vedere come e’ ridotta la M3 a Rogoredo. Fra qualche mese ci passeranno migliaia di turisti per le olimpiadi invernali. Probabilmente Sala ha in programma di ripulirla la settimana prima, allontanare chi ci va a fare i bisogni, la doccia e a drogarsi, per far ritornare poi tutti la settimana dopo la cerimonia di chiusura.

    Rispondi

Lascia un commento