Milano, Centro Storico.
Con il completamento del grande intervento di riqualificazione, la Torre Velasca – tra i massimi simboli del modernismo italiano, progettata dallo studio BBPR e completata in soli due anni tra il 1956 e il 1958 – si presenta oggi in una veste rinnovata, pronta a vivere una nuova stagione nel cuore di Milano. Emblema della città del boom economico, la Torre torna protagonista dello skyline milanese grazie a un progetto promosso e sviluppato da Hines, realtà internazionale del settore immobiliare. L’intervento ha riportato al centro della scena urbana non solo l’edificio, ma anche la piazza antistante, trasformata in un nuovo spazio pubblico, contemporaneo e fruibile.
Avviato alla fine del 2020, il restauro ha restituito valore e centralità alla Torre con uno sguardo rivolto al futuro, ma nel pieno rispetto della sua identità storica. Sostenibilità, innovazione e accessibilità sono i pilastri su cui si è basato l’intervento, che ha ridefinito la Torre Velasca come una destinazione urbana vivace, aperta e profondamente connessa alla città.
















L’intervento, a cura dello studio Asti Architetti, ha coinvolto vari livelli: dal restauro conservativo delle facciate alla rigenerazione degli interni, fino alla creazione di una nuova piazza completamente pedonale. Lo spazio, arricchito da ulivi, magnolie, aree verdi, arredi urbani e zone d’incontro, rappresenta un nuovo punto di riferimento per cittadini e visitatori.
La Torre sarà ancora più accessibile grazie all’apertura di due ristoranti (uno dei quali al 18° piano con vista a 360° su Milano), spazi dedicati a retail, business, hospitality e benessere.
A segnare l’inizio di questo nuovo capitolo, giovedì 15 maggio alle 19.00, sarà “Velasca Vertigo”: un concerto speciale in piazza, diretto dal Maestro Enrico Melozzi, con un’orchestra di oltre 65 musicisti, il soprano Mariam Battistelli e il pianista Giuseppe Andaloro. Un’esperienza immersiva per celebrare la ritrovata connessione tra Milano e la sua Torre, alla presenza del Sindaco Giuseppe Sala e dei protagonisti del progetto.








Un progetto tra storia, design e futuro
“Con la rinascita della Torre Velasca, apriamo un nuovo capitolo della rigenerazione urbana di Milano” – ha dichiarato Mario Abbadessa, senior managing director di Hines Italy – “È un esempio concreto di come pubblico e privato possano lavorare insieme per valorizzare un patrimonio storico, coniugando rispetto per l’identità con tecnologie innovative e sostenibili. La nuova piazza pubblica è il cuore pulsante del progetto: uno spazio aperto, inclusivo, dove la Torre torna a dialogare con la città.”
L’architetto Paolo Asti aggiunge: “Il progetto originale della BBPR è ancora oggi incredibilmente attuale. Non abbiamo voluto trasformare la Torre in un museo, ma restituirle vita. I suoi tratti distintivi – linee pulite, distribuzione degli spazi, scelta dei materiali – ci hanno permesso di immaginare un futuro fedele al suo spirito degli anni Cinquanta, pensato per adattarsi al tempo.”




















Un restauro sartoriale
Dal 1958, anno della sua costruzione, la Torre Velasca non era mai stata oggetto di un intervento tanto profondo e articolato. Il restauro, avviato nell’autunno del 2021, è stato curato dallo studio Asti Architetti, in collaborazione con CEAS, ESA Engineering e ARS Aedificandi, sotto la supervisione della Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.
Con una media di oltre 100 maestranze impegnate ogni giorno, il cantiere ha saputo fondere tradizione e innovazione: finiture realizzate su misura, impianti tecnologici di ultima generazione e un rigoroso rispetto per gli elementi storici, il tutto in linea con i più alti standard ambientali, come dimostra la certificazione LEED Gold.
Le facciate sono tornate al loro colore originale, restituendo alla Torre quella particolare vibrazione cromatica che varia con la luce del giorno, grazie a un intonaco innovativo sviluppato ad hoc. Anche gli interni sono stati oggetto di un attento lavoro di recupero: ceramiche artigianali, legni pregiati, pavimenti in linoleum, boiserie in mogano e lampadari originali in vetro e ottone nella lobby riportano alla luce l’eleganza del design anni Cinquanta.
Particolarmente significativa è stata anche la fase di analisi degli spazi interni: l’architetto Paolo Asti ha evidenziato come la distribuzione originaria risultasse già sorprendentemente ben congegnata. I 72 appartamenti della sezione residenziale sono stati mantenuti con gli stessi tagli e metrature, a conferma della lungimiranza progettuale del BBPR. Nella porzione dedicata agli uffici, è emersa con chiarezza la previsione, già in fase di concezione, di spazi flessibili e aperti: un’idea di open space non ancora pienamente espressa nella composizione originale, ma chiaramente intuibile nella struttura.
A completare l’opera, un nuovo concept di illuminazione pensato per valorizzare l’architettura della Torre e della piazza, compreso il restauro dei caratteristici pali storici disegnati dal BBPR.







Una nuova vita per Torre Velasca (e per Milano)
Con la fine dei lavori si è chiusa anche la fase di locazione degli spazi. La Torre ha saputo attrarre brand internazionali inediti per il mercato italiano, confermandosi un polo dinamico, capace di coniugare storia e contemporaneità.
Il piano terra ospiterà la storica Pasticceria San Carlo e due ristoranti firmati Sunset Hospitality Group, tra cui SUSHISAMBA e MIA, un nuovo ristorante italiano panoramico. Il 16° piano sarà riservato agli eventi privati.
I piani superiori accoglieranno le 72 METT Suites & Residences, pensate per soggiorni brevi o lunghi, con un design raffinato, comfort moderni e viste spettacolari. Il 17° piano ospiterà un membership club, mentre nei sotterranei si troveranno spa e palestra.
Gli uffici, dal secondo al quindicesimo piano, sono già stati affittati a importanti aziende italiane e internazionali, attratte dalla posizione strategica, dall’efficienza e dalla certificazione WiredScore Gold per la connettività digitale.



Una storia che continua
Costruita in 292 giorni, tra il 1956 e il 1958, su progetto dello Studio BBPR (Banfi, Belgioioso, Peressutti e Rogers), Torre Velasca rappresenta un patrimonio unico nel panorama culturale e urbanistico internazionale, vincolata come monumento dalla Soprintendenza delle Belle Arti nel 2011. Dalla fine del 2020 Torre Velasca è stata oggetto di un intervento di restauro e risanamento conservativo a cura di Hines, in qualità di investitore e sviluppatore, e dello studio Asti Architetti in sinergia con la Soprintendenza. L’edificio si sviluppa su una superficie di 34.000 metri quadrati su 29 piani, di cui due interrati, con destinazioni d’uso misto, tra retail, uffici e appartamenti, questi ultimi posizionati nella parte aggettante contraddistinta dalle celebri “bretelle”.
La Torre Velasca, com’è noto, ha sempre diviso l’opinione pubblica: da una parte chi la considera un capolavoro dell’architettura moderna, riconosciuto anche a livello internazionale; dall’altra, chi la percepisce come un’imponente struttura in cemento, sgraziata e invasiva nel tessuto urbano milanese. Una curiosità significativa riguarda proprio il colore: per decenni, molti milanesi l’hanno descritta come “grigia”, senza accorgersi che le sue superfici fossero in realtà caratterizzate da una calda tonalità rosata, oggi tornata visibile grazie all’attento lavoro di restauro.
L’intervento di riqualificazione ha riguardato anche al contesto urbano circostante attraverso un nuovo disegno della piazza, che sarà caratterizzata da aree verdi al fine di restituire a Milano uno spazio pubblico che rappresenti una nuova destinazione per i suoi cittadini. L’intero progetto si contraddistingue per essere allineato ai più elevati standard internazionali di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, convalidato dall’ottenimento della certificazione internazionale LEED Gold. Inoltre, grazie all’attenta progettazione dell’infrastruttura tecnologica, la sezione degli uffici di Torre Velasca ha già ottenuto la certificazione WiredscoredGold, che riconosce gli alti livelli di connessione digitale e smart technology.
Oggi, non possiamo che essere soddisfatti di vederla restituita al suo originario splendore. Un’icona ritrovata, accompagnata da una piazza finalmente all’altezza del luogo che la ospita: un nuovo spazio pubblico, vivo e rappresentativo, nel cuore di una città che cambia.



- Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Asti Architetti, Hines
- Le foto d’epoca sono immagini diffuse in rete e pertanto non di nostro possesso. Non si conosce autore e proprietario, a meno che non sia riportato sulla foto con watermark.
- Centro Storico, Piazza Missori, Via Santa Sofia, Corso Italia, Corso di Porta Romana, Restauro, riqualificazione, Torre Velasca, M4
RAI RADIO 3 6 aprile 2024 Le meraviglie
Torre Velasca a Milano raccontata da Luca Molinarihttps://www.raiplaysound.it/audio/2024/04/Le-meraviglie-del-06042024-905cffeb-e24e-418b-adaf-9d2f748c576f.html
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https://www.raiplaysound.it/audio/2024/10/Wikiradio-Le-voci-della-storia-del-25102024-355d7dd6-cf29-4d26-b090-3f16bbf1b1f9.html
RAI RADIO 3 Wikiradio. Le voci della storia
Luoghi: Torre Velasca con Tullia Iori. Repertori: estratti dal servizio Milano cresce in altezza (Rai Uno, 15 ottobre 1958); estratti dal programma La nostra Repubblica con un’intervista all’architetto Ernesto Nathan Rogers (Rai1). Tullia Iori è storica dell’ingegneria. Professore all’Università degli studi di Roma Tor Vergata, è responsabile, con Sergio Poretti, del progetto SIXXI dedicato alla Storia dell’ingegneria strutturale in Italia nel Novecento (www.sixxi.eu). Ha curato mostre monografiche su Pier Luigi Nervi (MAXXI), sull’Autostrada del Sole (SAIE) e sulle Strutture romane (MAXXI). Tra i suoi libri: Pier Luigi Nervi (Motta Architettura), L’Ambasciata d’Italia a Brasilia (Electa), Il cemento armato in Italia (Edilstampa). A partire dal 2014, cura i libri della serie SIXXI – Storia dell’ingegneria strutturale in Italia (Gangemi), che raccolgono storie inedite di ponti e di ingegneri.